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- Iscritto il: 22/10/2011, 1:32
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Non essendoci una sezione dedicata agli articoli economici che possono suggerire spunti operativi nel trading quotidiano, propongo qui alcune riflessioni su questo importantissimo indice.
Che cos'è l'indice Baltic Dry?
E' un indicatore elaborato dalla borsa di Londra che traccia quotidianamente la dinamica dei trasporti marittimi internazionali. In sostanza esso mostra l'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie delle navi cargo.
Qui alcuni link:
http://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=BDIY:IND
http://www.investmenttools.com/futures/ ... _index.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Baltic_Dry_Index
Il valore di tale indice, in questi giorni, si aggira attorno a 1800: si tratta di un livello pari a circa un sesto rispetto al picco storico raggiunto dall'indice nel maggio del 2008. Il traffico globale delle merci deve fare i conti con la flessione della domanda di Europa ed USA, da una parte; e dall'altra con l'aumento dei costi del carburante.
E' previsto che vi sia stagnazione fino al 2014.
Pertanto, non nel breve ovviamente, ma nel medio e lungo termine, bisognerà fare i conti con questo indice che nel passato si è mostrato molto efficace nel misurare la "temperatura" della stato dell'economia globale, e pensare alle nostre strategie con un'ottica più al ribasso che al rialzo.
Naturalmente, per la nostra economia, quella dell'europa e del resto del mondo, spero che questa volta l'IBD si sbagli!
Un saluto.
Che cos'è l'indice Baltic Dry?
E' un indicatore elaborato dalla borsa di Londra che traccia quotidianamente la dinamica dei trasporti marittimi internazionali. In sostanza esso mostra l'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie delle navi cargo.
Qui alcuni link:
http://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=BDIY:IND
http://www.investmenttools.com/futures/ ... _index.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Baltic_Dry_Index
Il valore di tale indice, in questi giorni, si aggira attorno a 1800: si tratta di un livello pari a circa un sesto rispetto al picco storico raggiunto dall'indice nel maggio del 2008. Il traffico globale delle merci deve fare i conti con la flessione della domanda di Europa ed USA, da una parte; e dall'altra con l'aumento dei costi del carburante.
E' previsto che vi sia stagnazione fino al 2014.
Pertanto, non nel breve ovviamente, ma nel medio e lungo termine, bisognerà fare i conti con questo indice che nel passato si è mostrato molto efficace nel misurare la "temperatura" della stato dell'economia globale, e pensare alle nostre strategie con un'ottica più al ribasso che al rialzo.
Naturalmente, per la nostra economia, quella dell'europa e del resto del mondo, spero che questa volta l'IBD si sbagli!
Un saluto.