Un esempio sulle opzioni MibO (1)Usiamo il modello della B&S in modo diretto. In modo, cioè, per calcolare il prezzo di un'opzione, noti tutti gli altri valori.
Consideriamo la C17500 scadenza giugno 2013.
Impostiamo, quindi, tutti i valori noti (supponiamo di conoscere anche il valore della volatilità implicita):
il prezzo dell'indice FTSEMib, So = 17361
il prezzo di esercizio, K = 17500
la vita residua, T = 21/06/2013
la volatilità del prezzo dell'azione, 21,17%
il tasso free risk, r = 0,22%
Ed ora prendiamo un calcolatore di opzioni, ad esempio quello di AZ13.
VI15.png
Inseriamo il valore dei parametri e confrontiamo il valore indicato per l'opzione dal calcolatore con quello di mercato.
VI16.png
Come si può notare, il valore indicato dal calcolatore, 297, si colloca proprio a metà dell'intervallo bid-ask osservabile nella seconda immagine.
Una precisazione, doverosa, circa quest'ultimo aspetto. Precisazione che ci tornerà utile quando affronteremo più in dettaglio la volatilità implicita.
I valori del bid e dell'ask (o del denaro e della lettera) sono sempre presenti, a mercati aperti, nel book di un'attività finanziaria, qualunque essa sia. Ci dicono, in sostanza, qual'è il prezzo di colui (o coloro) che vuole comprare ed il prezzo di colui (o coloro) che vuole vendere. I migliori prezzi. Migliori nel senso che se io voglio vendere una C17500, ad esempio, il miglior prezzo, dal mio punto di vista, sarà 292 (vedi immagine precedente). E viceversa.
E allora, ci si potrebbe chiedere, come si fa a capire qual'è il prezzo "vero" di quel bene finanziario? Quello che dobbiamo inserire, ad esempio, in una cella excel per poi fare un determinato calcolo? Semplice: si fa la media tra i due. Si introduce quello che, nell'ambiente, è indicato come
mid. Ovvero:
mid = (bid + ask ) / 2
Ci torneremo anche in seguito, quando analizzeremo i vari fogli excel che andrò via via a proporre.
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