Per chi è alle prime armi …

Comincia l’avventura

Amici lettori, allacciatevi le cinture perché sta per iniziare un lungo viaggio che ci porterà a conoscere e ad approfondire fino a padroneggiare alcuni tra gli strumenti più evoluti che la moderna ingegneria finanziaria ci mette a disposizione.

Come primo passo è utile inquadrare questo strumento finanziario – le opzioni - all’interno della sua categoria di appartenenza cioè i cosiddetti derivati.

Ma... che cosa sono i derivati?

Sono strumenti finanziari il cui valore non è autonomo ma deriva dal prezzo di una attività sottostante che può essere di natura reale (come per esempio le materie prime grano, oro, petrolio, ecc.) o di natura finanziaria (azioni, obbligazioni, tassi di cambio, indici, ecc.) il termine “derivato” sta appunto - a indicare questa dipendenza.

Pertanto è l’andamento del prezzo del sottostante che costituisce il riferimento principale di un derivato. Ricordatelo sempre!

Un’altra caratteristica fondamentale dei derivati - a differenza di altri prodotti finanziari come per esempio le Azioni - è quella di essere a termine cioè sono strumenti finanziari dotati tutti di una scadenza.

Come nascono i derivati?

Storicamente i derivati traggono la loro origine dal commercio delle materie prime e in particolare all’esigenza di dover proteggere le partite di merci che si intendeva acquistare o vendere da eventuali impreviste fluttuazioni nei prezzi dovute alle più svariate cause.

In altre parole avevano funzioni tipicamente di copertura del rischio.

Da strumenti di copertura del rischio i derivati hanno perso nel tempo questa funzione e hanno assunto via via una funzione tipicamente speculativa.

Qual è la ragione di questo cambiamento? Semplice! L’effetto leva.

Ne parleremo più in dettaglio strada facendo magari con qualche esempio pratico.

Qui ci basta sapere che l’effetto leva indica quante volte il rendimento potenziale di uno strumento derivato è superiore a quello del sottostante.

Tanto per fare uno esempio una leva del 25% significa che per ogni 1% di variazione del sottostante il derivato potrà avere una variazione positiva o negativa del 25%.

Quindi l’effetto leva che questo genere di strumenti normalmente garantisce, fa sì che un investimento sui derivati andato a buon fine presenti margini di guadagno enormemente più elevati rispetto a un investimento di pari valore effettuato direttamente sul sottostante.

Ecco un’altra caratteristica dei Derivati! L’effetto leva.

Datemi una leva e vi solleverò il mondo, diceva Archimede!

Salve a tutti. Mi permetto di dire la mia sulla diatriba del lotto sperando di essere di aiuto a chiarire affinchè nn appaia lasciata in sospeso a chi legge. Gianpiero ha ragione quando dice che, reinbussolando, la probabilità non va calcolata sempre su 90 numeri. Infatti i calcoli dovrebbero essere 5/90 per il numero 5/90 x 4/89 per l'ambo, 5/90 x 4/89 x 3/88 per il terno...e così via. D'altronde, se si sviluppano queste operazioni, il risultato è esattamente quello che è stato pubblicato da AZ nella tabella allegata. Chiedendo venia qualora questo possa sembrare un post "lana caprina" ne approfitto cmq per fare i miei auguri di buon trading a tutti e di successo a questo nuovo e sicuramente valido sito.

Salve a tutti. Mi permetto di dire la mia sulla diatriba del lotto sperando di essere di aiuto a chiarire affinchè nn appaia lasciata in sospeso a chi legge. Gianpiero ha ragione quando dice che, reinbussolando, la probabilità non va calcolata sempre su 90 numeri. Infatti i calcoli dovrebbero essere 5/90 per il numero 5/90 x 4/89 per l'ambo, 5/90 x 4/89 x 3/88 per il terno...e così via. D'altronde, se si sviluppano queste operazioni, il risultato è esattamente quello che è stato pubblicato da AZ nella tabella allegata. Chiedendo venia qualora questo possa sembrare un post "lana caprina" ne approfitto cmq per fare i miei auguri di buon trading a tutti e di successo a questo nuovo e sicuramente valido sito.

Quando si specifica “senza reimbussolamento” implicitamente si asserisce che le probabilità si modificano a mano a mano che si procede nell’estrazione. I tuoi calcoli sono giusti hai solo applicato il teorema delle probabilità composte per eventi indipendenti ed ecco perché vengono gli stessi risultati della tabella.

Se lancio in aria una moneta per due volte e voglio sapere la probabilità di avere due teste consecutive posso fare il rapporto tra i casi favorevoli e i casi possibili 1/4, oppure posso moltiplicare la probabilità di avere testa nel primo lancio per probabilità di avere testa nel secondo lancio 1/2 * 1/2 = 1/4 avremo sempre lo stesso risultato.

I prodotti derivati, sin dalla nascita, si dividono in due grandi categorie:

Futures

Opzioni

La principale differenza tra i due, che rappresentano - come vedremo - un accordo relativo alla consegna del sottostante a una determinata data e a un determinato prezzo, risiede nel fatto che i futures conferiscono l’obbligo della consegna del sottostante, mentre le opzioni solo la facoltà di acquistare o meno il sottostante alla scadenza.

Per quelli più acculturati mi riferisco alle opzioni comprate naturalmente!

Come linea propedeutica suggerirei di affrontare prima il capitolo dei Futures che sono più semplici da trattare e poi delle Opzioni

Future

Il Future è uno strumento molto semplice. Rischioso sì, ma tutt’altro che difficile da capire.

Per conoscerlo meglio, partiamo dalla definizione classica così ci togliamo il dente!

Il Future è un contratto a termine cioè un accordo tra due soggetti per la consegna di una determinata quantità di un certo sottostante ad un prezzo (prezzo di consegna) e ad un data (data di scadenza) prefissati.

Detto in modo più semplice significa che le parti che stipulano il contratto stabiliscono oggi prezzo e quantità, ma rimandano a una data futura la consegna della merce.

Come sapete - infatti - Future in inglese vuoi dire futuro!

A che scopo dovrei fare questo contratto? Che vantaggi mi porta?

Al tempo... ci arriveremo!

Intatnto è bene che tu sappia che l’acquirente del contratto Future (vale a dire colui che si impegna alla scadenza a corrispondere il prezzo di consegna per ricevere il sottostante) in gergo si dice che apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore (vale a dire colui che si impegna alla scadenza a consegnare il sottostante per ricevere il prezzo di consegna) apre una posizione corta (short position).

Vogliamo fare un esempio di fantasia tanto per rendere l’idea?

Si… si… facciamolo! Ti prego...

Supponi che Caio desideri comprare - visti i tempi - un lingotto d’oro da un Kg da Tizio che di mestiere fa l’orefice. Che fa? Comincia a farsi un po’ di conti. Egli sa che l’oro viene trattato utilizzando come unità di misura l’oncia Troy che equivale a 31,103 grammi. Quindi un Kg di oro sono esattamente 32,15072 once. Sa anche che attualmente la quotazione dell’oro è a 1660 dollari l’oncia per cui con una semplice moltiplicazione arriva alla conclusione che un Kg di oro gli costa circa 53.370 dollari, visto il rapporto euro/dollaro di 1,373 desume che per comprarsi un Kg di oro in questo momento deve sborsare come minimo 38.871 euro.
Quindi si reca presso il negozio dell’orafo, concorda il prezzo diciamo 39.000 euro, paga con bonifico e infine se lo porta a casa.

Certo. Se l’ha pagato è roba sua.

Se invece Caio ha un approccio di tipo speculativo e vede ovunque la possibilità di concludere un buon affare, può agire diversamente. E, per agire diversamente, può cercare un accordo con l'orefice Tizio.

Ossia?

Ossia stipulare con lui un contratto, vincolante per entrambi, stante il quale egli si impegna a ritirare esattamente tra un mese il lingotto d'oro dal peso di un Kg ad al prezzo stabilito di 39.000 euro. Allo stesso tempo il venditore si impegna a consegnare questo stesso lingotto d'oro dietro pagamento di 39.000 euro concordato sempre tra un mese.

E’ chiaro sin qui?

Chiaro. Ma non vedo il motivo di questo rinvio nella consegna