Trading e investimenti

Un esempio vale più di mille parole.

Prendete questa mattina. C’è una notizia in apertura che implica che il mercato scenderà. Ora, siete un trader di un hedge fund e volete entrare in una posizione corta con 100 contratti. Naturalmente anche altri apprendono la notizia e vogliono cogliere l’opportunità. Il prezzo sta iniziando a scendere rapidamente.

Volete partecipare e volete davvero entrare in posizione. Per essere sicuri di essere in grado di cavalcare la nuova tendenza, dovete entrare nel trade con un Ordine al Meglio. Dovete essere aggressivi.

Ora, è vero che in questo modo avrete la certezza di essere entrati in posizione, ma è altrettanto vero che – essendo il vostro ordine relativamente grande - non tutti i contratti saranno eseguiti allo stesso prezzo a causa della mancanza di controparte sufficiente dal lato degli acquirenti.

Dei 100 contratti. 20 sono stati fatti a 24.540, 30 a 24.520 e 50 a 24.500

Il prezzo di carico dei 100 contratti è stato 24.514


L'argomento è molto più complesso, ma per capire il concetto di base dovrebbe essere sufficiente ciò che abbiamo detto fino a questo punto.

Ora capite anche questa schermata che propongo sempre.

Questa è riferita ad oggi fino a questo momento

Nel mercato esiste anche la componente passiva che utilizza invece gli “Ordini Pendenti” ossia ordini di acquisto o di vendita presenti come proposte sul book di negoziazione che vengono eseguiti quando la quotazione dello strumento finanziario raggiunge un determinato livello di prezzo.

Questo tipo di ordine passivo, viene eseguito a un prezzo determinato. L'entrata è garantita solo a quello specifico prezzo. L'esecuzione non è garantita nel senso che il prezzo potrebbe non visitare mai quel livello e quindi non entreremmo mai nel mercato.

Grazie della puntuale spiegazione non banale del perchè il prezzo sale (o scende).
Quindi sono gli operatori "impazienti" che con i loro "Buy market" o "Sell market"
aggrediscono il book e lo spostano in sù o in giù.
Così facendo si configurano come prenditori di liquidità,
liquidità fornita loro dai market maker e/o dagli operatori "passivi".

Grazie della puntuale spiegazione non banale del perchè il prezzo sale (o scende).
Quindi sono gli operatori "impazienti" che con i loro "Buy market" o "Sell market"
aggrediscono il book e lo spostano in sù o in giù.
Così facendo si configurano come prenditori di liquidità,
liquidità fornita loro dai market maker e/o dagli operatori "passivi".

E' esattamente così...

In linea teorica anche gli ordini stop e profit possiamo considerarli ordini attivi, dato che diventano ordini al meglio quando il loro prezzo viene raggiunto.

L'importanza del volume

Partiamo da un concetto. Il mercato è sempre dominato, mosso o condizionato da poche grandi istituzioni o gruppi finanziari.
Per giustificare questo pensiero basta guardare la tabella riportata dove si evince che circa il 64% di tutto il volume delle valute è negoziato da soli dieci istituti finanziari.
Hanno la maggioranza assoluta, muovono e condizionano il prezzo. Fa parte del loro mestiere!

Questa situazione non è limitata solo al mercato forex. È lo stesso per tutti gli strumenti finanziari. Prendiamo per esempio il mercato delle criptovalute che va tanto di moda nell’ultimo periodo, si può notare che è ancora più controllato da pochi gruppi finanziari che la fanno da padrone dominando e manipolano questo mercato.
Nell'immagine che segue si può notare che solo il 4,11% gruppi finanziari possiede il 96,53% di tutti i bitcoin in circolazione.

Naturalmente noi apparteniamo alla categoria dei retail che finanziariamente parlando è piuttosto piccola per muovere i prezzi al fine di ottenere un vantaggio.
Siamo dunque spacciati? Assolutamente no! Anzi possiamo fare molto sui mercati perché siamo agili a differenza dei colossi finanziari. L’unica accortezza che dobbiamo avere e quella di prendere coscienza del nostro ruolo in questa partita.
Detto in parole povere: dobbiamo capire che cosa stanno facendo i grandi gruppi finanziari o istituzionali e metterci in scia sapendo che saranno loro a difendere certe posizioni strategiche di prezzo.

Nei post precedenti ho espresso la convinzione che possiamo prevedere l'attività istituzionale e le mosse del mercato con l'azione combinata dei prezzi e il volume e per certi versi anche del tempo inteso come accettazione di un determinato livello di prezzo.
Ciò che invece ho cercato di istillare e che non vi aiuterà in alcun modo a prevedere le future mosse del mercato sono gli indicatori.
Personalmente ho già dato e per fortuna ho capito subito all’inizio della mia carriera di trader perché non funzionavano.
Detto in parole povere, gli indicatori standard mostrano solo lo sviluppo storico, ma non riescono a prevedere i movimenti futuri. In effetti se guardate come vengono calcolati gli indicatori più comuni, vedrete che funzionano con due sole variabili:

• il tempo
  
• il prezzo storico

Non c’è niente di magico sono solo linee nei vostri grafici che non aggiungono assolutamente alcun valore.

Allora, perché la maggior parte degli analisti, anche più blasonati, utilizzano questi indicatori? Beh… perché sono persone che si alzano la mattina e vanno a lavorare per portare a casa la classica “pagnotta”.

Il loro lavoro principale consiste nello scrivere ogni giorno qualche stupido articolo di analisi tecnica per qualche broker o per sé stessi spiegando a posteriori come si è comportato il mercato e conquistando i più sprovveduti. Tanto sanno che bene o male questi clienti perderanno i loro soldi in breve tempo. La statistica sulle morie di principianti sul mercato parla chiaro: la maggior parte delle persone in questo settore perde soldi durante il primo anno di attività.

Perciò, gli analisti li incentivano a fare ancora trading nel tentativo – apparente – di fargli recuperare i soldi persi. Ma il finale è scontato.

L'unico scopo degli indicatori è quello di indurre le persone di avere il controllo della situazione e di spingerle a fare più trading fino al completo fallimento.