Sopra o sotto il fair value?Vediamo un esempio di come si posa utilizzare la VS (volatilità storica) per capire se il prezzo di un'opzione è alto o basso.
Supponiamo che il nostro orizzonte temporale coincida con il mese. Siamo, cioè, opzionisti che imbastiscono le proprie strategie che hanno una durata, in media, di un mese borsistico (circa 21 giorni di sessioni giornaliere di trading). Fisseremo allora il nostro loopback a 21.
Nella figura immediatamente successiva ho riportato il grafico della VS a 21 giorni - curva di colore fucsia - inerente il sottostante EuroStoxx 50 - curva di colore bleu -.
VS_fig9.png
La riga verticale divide il periodo temporale all'interno del quale varia l'ascissa (il tempo, nel nostro caso) in due parti circa eguali e di un anno ciascuna. L'idea è la seguente: il primo periodo, da luglio 2010 a luglio 2011, svolge la funzione di indicatore dei periodi di bassa ed alta volatilità. Si tratta del
periodo di test. Le zone indicate con A1, A2 ed A3, corrispondenti ad una VS variabile tra l'11% ed il 14% circa, costituiscono delle potenziali aree di acquisto. Al contrario, le zone indicate con V1, V2 e V3, costituiscono zone di potenziale vendita e rappresentano valori di VS variabili, all'incirca, tra il 20% ed il 24%.
Il secondo periodo, invece, quello a destra della riga verticale, costituisce il
periodo di trading. E' un periodo di tempo che dobbiamo immaginare non conosciuto (anche se, in questo momento, è invece visibile ai nostri occhi!). Chi si occupa di backtesting di trading system certamente non avrà difficoltà a seguire il ragionamento.
Attenzione! Quando affermo zone di vendita o zone di acquisto non mi riferisco al sottostante ma alle opzioni. In una zona di acquisto sia le opzioni call che le put sono - o, almeno, si presume che siano - sottovalutate. E quello, allora, sarà il momento giusto per acquistarle. Cosa acquistare, poi, ce lo dovranno dire altri indicatori: quegli indicatori che si prefiggono lo scopo di prevedere la direzione del sottostante.
Che cosa è successo nel secondo periodo, quello di trading? Che nella zona A5, un minimo relativo della funzione VS, avremmo acquistato bene. Non altrettanto bene, invece, avremmo venduto nelle zone V4 e V5. Al lettore attento non sarà sfuggito, evidentemente, che la zona V4 è all'interno del periodo che ha accompagnato l'ultima crisi dei mercati: quella del secondo semestre 2011. Periodo in cui la volatilità si è impennata raggiungendo valori molto alti: attorno al 50%.
Concludo questo esempio ricordando che esistono anche altri metodi per individuare zone di bassa ed alta volatilità relativa. Si tratta di metodi di derivazione statistica o basati sull'analisi tecnica.
Forse avrò modo di approfondirli in una prossima pubblicazione.
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