MARKET PROFILE (Introduzione)

La prima cosa da fare è dunque quella di riconoscere le minacce che possono essere sia interne, dovute alle nostre fragilità psicologiche legate a distorsioni inconsapevoli o intenzionali, sia esterne insite nel mercato di riferimento.

Una profonda comprensione del mercato, un'analisi attenta degli operatori più influenti, unita a un corretto approccio psicologico, può aiutare l'investitore a evitare trappole e pericoli nei mercati, garantendogli sopravvivenza e successo. Fondamentale è la costanza durante il periodo di apprendimento, così come lo è la correzione degli errori che inevitabilmente si commettono lungo il cammino e che contribuiscono a migliorare il proprio stile di trading. Inoltre, visto che i mercati sono in continua evoluzione, bisogna imparare ad adattarsi a queste mutevoli condizioni a man mano che emergono.

Molti nuovi trader iniziano il loro percorso di trading focalizzando l’attenzione unicamente sul prezzo e sul suo movimento. In poco tempo si rendono conto che questo tipo di approccio da solo non basta per ottenere risultati apprezzabili sul lungo periodo. Un movimento direzionale del prezzo, se non viene sostenuto ed alimentato da una adeguata quantità di volume, è destinato ad esaurirsi rapidamente.

Per cui spesso i trader alle prime armi rimangono intrappolati da un improvviso cambio di rotta del mercato proprio perché non considerano adeguatamente l’importanza del volume che, essendo espressione di interesse da parte dei partecipanti, ha il dovere di confermare il trend seguito dai prezzi.

Quando si verifica uno strappo rialzista, per rottura di un livello importante di resistenza, o ribassista per la perforazione di un supporto cruciale, si osserva spesso un aumento significativo del volume degli scambi. Questo fenomeno è legato all’ingresso sul mercato di molti operatori che vogliono sfruttare il movimento di breve termine che si è innescato o vogliono semplicemente coprire posizioni andate in sofferenza. Al contrario, durante le fasi laterali di consolidamento e di congestione, si registra una contrazione dei volumi tipica delle situazioni di incertezza e di indecisione da parte degli operatori.

Una volta acquisito familiarità con l’analisi del mercato, i trader iniziano a rendersi conto che lo studio combinato del prezzo e del volume, pur essendo necessario, da solo non è sufficiente per garantire una lettura affidabile delle dinamiche del mercato; manca ancora un tassello importante da prendere in considerazione: il tempo.

Una delle valutazioni più importanti e più impegnative, con cui gli investitori devono confrontarsi quotidianamente, è quella di determinare se un mercato si trova in una fase laterale o di tendenza. Ebbene, queste due condizioni del mercato dipendono in gran parte dal tempo. Per uno scalper una variazione del prezzo di modesta entità può rappresentare una tendenza, per un day trader un trend può essere semplicemente una serie di periodi di trenta minuti con massimi e minimi crescenti; al contrario, per un investitore di lungo periodo queste oscillazioni sono del tutto trascurabili.

È del tutto evidente che diversi orizzonti temporali presuppongono diversi obiettivi e quindi una differente impostazione operativa. Un trader, con un orizzonte temporale di breve termine, basa il suo trading su fluttuazioni di prezzo che si verificano nell’arco di un giorno o meno. Al contrario, un investitore con una prospettiva a lungo termine effettua investimenti basati su previsioni di crescita o rendimento che si sviluppano nel corso di mesi o anni. Quindi, un prezzo ritenuto troppo alto da un day trader potrebbe tranquillamente attirare l’attenzione di un investitore a lungo termine che lo ritiene invece un buon affare.

Con l’incorporazione del tempo nella propria analisi in aggiunta alle variabili di prezzo e volume, i trader fanno un salto di qualità, acquisiscono una visione multidimensionale e quindi più realistica del mercato quando devono prendere decisioni di trading.

Tuttavia, per completare il puzzle, manca ancora un tassello critico: il valore ritenuto equo dal mercato, cioè il prezzo di equilibrio. Questo rappresenta il motore principale che guida il mercato, la forza trainante che sta dietro tutte le principali decisioni di scambio più importanti.

Un trader che mira a trarre profitto da una operazione sul mercato ha due possibili alternative: può assumere una posizione lunga, acquistando un prodotto a un prezzo basso per poi rivenderlo a un prezzo più alto, oppure può prendere una posizione corta, vendendo lo stesso prodotto a un prezzo alto per poi riacquistarlo a un prezzo più basso.

Ebbene, nessuna di queste due strategie può avere successo senza una comprensione precisa di dove si trova il valore di equilibrio del mercato. Senza questa conoscenza, il trading diventa un gioco casuale, simile al lancio di una moneta.

La percezione del valore di equilibrio o prezzo di equilibrio da parte del trader rappresenta quindi il fattore determinante per qualsiasi operazione di trading effettuata sul mercato.

Quando un grosso operatore istituzionale decide di effettuare un acquisto su un determinato asset finanziario, lo fa perché ritiene che il suo valore attuale sia inferiore rispetto a quello che viene percepito dal mercato come giusto valore (fair value). Di conseguenza assegna implicitamente all’asset in questione una maggiore probabilità di crescita futura. Naturalmente, quando decide di vendere, lo fa per le ragioni opposte.