Re: MARKET PROFILE (Storia e sviluppo)

Quando ho iniziato la mia carriera di trader, ero animato da un obiettivo chiaro e forte: trovare una strategia di trading infallibile che mi permettesse di lasciare il mio vecchio lavoro per dedicarmi completamente alla mia passione: il trading dei mercati. Questa mia ricerca intensa era ben più di un semplice cambio di carriera; incarnava il sogno di trasformare una passione in una professione a tempo pieno.

Ero convinto che il trading richiedesse poco tempo, poco denaro, e portasse poco stress. Nessun altro lavoro mi sembrava altrettanto appagante e avvincente. La semplicità dei principi del trading, la sua indipendenza da altre conoscenze e il suo costante dinamismo mi affascinavano. E, soprattutto, ero persuaso che il trading potesse arricchire rapidamente, senza rischi significativi e anche partendo da un capitale modesto.

Nacque in quegli anni il “Sistema Garcia” con la stesura del libro “Day Trading Options”
In cui ci sono buona parte degli elementi che oggi - guarda caso - tutti rincorrono. Il Sistema Garcia è stato trattato ampiamente anche in questo forum per cui chi si vuole documentare può farlo benissimo. Si tratta semplicemente di mettere in piedi una strategia costruita in base all'andamento del mercato e dei livelli che questo raggiungerà durante lo sviluppo giornaliero.

Il Market Profile si sposa molto bene con i livelli di Garcia in quanto pur non fornendo direttamente segnali di acquisto o di vendita ci aiuta a inquadrare la tipologia di giornata che si sta delineando ossia se si tratta di una giornata di tipo direzionale o di tipo swing.

Capite bene che questa indicazione risulta molto importante a livello operativo.
Sapere che si tratta per esempio di una giornata direzionale fa aumentare le probabilità che il prezzo possa superare il 4° livello a rialzo o a ribasso. Per cui in questi casi l’operatività potrebbe essere impostata in maniera diversa rispetto a quella canonica di entrate costanti in contro trend.
Mentre se è di tipo swing è più facile che i prezzi oscillino tra i livelli facendo delle escursioni in alto e in basso per tornare verso il centro; è chiaro che in questo caso seguire il sistema classico porta a dei vantaggi.

Nel mio percorso iniziale, mi sono imbattuto in numerose strategie, alcune di successo con intuizioni promettenti che garantivano un discreto successo con un minimo sforzo, altre più complesse che non hanno dato gli esiti sperati e definitivamente cestinate. Ho dedicato innumerevoli ore allo studio di queste tecniche, sperando di scoprire quella 'formula magica' che mi avrebbe garantito successo costante nel mercato.

Tuttavia, con il passare del tempo, ho iniziato a realizzare che il trading non è solo una questione di trovare la strategia perfetta. Ho imparato che è altrettanto importante comprendere la psicologia del mercato, i modelli di comportamento dei trader, e come la dinamica di domanda e offerta influenzano i prezzi.
Ho scoperto che non esiste una singola strategia che funzioni sempre in ogni circostanza e condizione di mercato, e che la flessibilità e l'adattabilità sono qualità fondamentali per un trader di successo.

Ho anche capito che la gestione del rischio è cruciale per ottenere un trading di successo. Non importa quanto una strategia sia efficace, senza una solida gestione del rischio, si è sempre esposti a perdite potenzialmente devastanti.

Ho imparato a bilanciare le mie aspettative di guadagno con la realtà della volatilità del mercato e l'inevitabilità delle perdite.

Tanto è vero che per ricordarmelo ne ho fatto uno slogan “Meno si rischia più si guadagna ...” inserito alla fine di tutti i miei post.

Col tempo, la mia ricerca del Santo Graal del trading si è trasformata in un viaggio di crescita personale e professionale. Ho iniziato a capire che il trading è qualcosa di più di un mezzo per ottenere un fine economico. La tecnica è importante, ma ancor più decisivo è il tipo di approccio a questo meraviglioso mondo, che non offre soddisfazioni soltanto economiche (importanti!) ma anche gratificazioni personali, basate sulla consapevolezza che gli esiti dell’impresa dipendono, alla lunga, non dalla fortuna ma dall'abilità.

La mia conoscenza del Market Profile è relativamente recente rispetto a quando è stato introdotto negli anni '80. Molti trader – compreso il sottoscritto – non erano interessati ai concetti del Market Profile perché lo ritenevano un metodo piuttosto complicato e di difficile applicazione nella pratica operativa. Nulla di più sbagliato.

In realtà, come vedremo nel prosieguo del corso, il profilo di mercato è abbastanza intuitivo e di facile comprensione. Si tratta sostanzialmente di un modo diverso di rappresentare i dati generati dal mercato. Una volta capito il suo funzionamento e le preziose informazioni che è in grado di offrire, è assolutamente difficile farne a meno in quanto migliora sensibilmente la propria comprensione delle dinamiche di mercato offrendo una visione molto chiara dell'attività di mercato durante il suo svolgimento più di qualsiasi altro tipo di grafico.

All'inizio della mia esperienza come trader, non dedicavo molto tempo a riflettere su alcune domande fondamentali che ora ritengo cruciali per una comprensione approfondita del mercato. Domande come: cosa muove effettivamente il mercato? Perché i prezzi oscillano in un certo modo? Qual è il mio ruolo in questo complesso sistema? Questi interrogativi, inizialmente, non avevano un grande impatto sulle mie decisioni di trading e spesso venivano trascurati più di quanto meritassero.
Questo errore procedurale, derivante dalla mancanza di tempo investito nell'approfondire la natura fondamentale dei mercati in cui si tenta di operare, è una leggerezza che commettono molti trader e che impedisce di operare con efficacia nel mondo del trading.

“Se conosci il nemico come te stesso, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo” – queste parole di Sun Tzu, estratte dal suo celebre trattato 'L'arte della guerra', risuonano profondamente nel mio approccio al trading. La conoscenza del mercato e la consapevolezza delle proprie capacità e limiti sono fondamentali per il successo, proprio come nel campo di battaglia.

Riflettendo sulle mie esperienze nel trading, mi trovo spesso a pensare a “L'arte della guerra” di Sun Tzu. Quest'opera, sebbene scritta in un contesto molto diverso, offre insegnamenti sorprendentemente applicabili al mondo del trading.
Sun Tzu sosteneva che la conoscenza sia del nemico sia di se stessi è cruciale per il successo in qualsiasi battaglia. Nel contesto del trading, questo si traduce nella comprensione profonda del mercato e nella consapevolezza delle proprie capacità e limiti.

Sun Tzu poneva grande enfasi sulla strategia e sull'importanza di adattarsi alle circostanze mutevoli, due aspetti fondamentali anche nel trading e che abbiamo in precedenza richiamato.
Proprio come un generale deve essere in grado di leggere e reagire al campo di battaglia in continuo cambiamento, un trader deve saper interpretare le fluttuazioni del mercato e adattare di conseguenza le sue strategie.