tucciotrader ha scritto:Quello che mi piace del ragionamento è che non c'è bisogno di scomodare la BS o altre formule, per prezzare delle opzioni ATM front-month, basta che si parte dalla vola storica del sottostante a 21 giorni e si usa quella formuletta dove si ottiene la vola giornaliera (sqrt(250)) e poi la si moltiplica per i giorni a scadenza (sqrt(5))
Secondo te, per prezzare uno straddle ATM scadenza gugno, devo variale la finestra con la quale osservo la vola storica, ad esempio 42 giorni, oppure sempre dalla vola a 21 giorni, però invece di (sqrt(5)) usare i siogni di yrading che mancano a scadenza luglio?
Cmq, il ratio si paga poco ora che la scadenza giugno è oramai arrivata, fosse stato 2/3 settimane fa, si pagave eccome!
Se durante un mese di contrattazione costruisci uno storico della volatilità implicita sulle opzioni ATM e poi a fine mese vai a controllare se effettivamente la curva ottenuta coincide con quella della volatilità storica calcolata sui rendimenti, vedrai che normalmente la prima è quasi sempre maggiore rispetto alla seconda.
Quello che vedi è il grafico relativo alla volatilità implicita e volatilità storica a 3 mesi dell’indice S&P500 nel periodo 30 agosto 2000 - 14 febbraio 2008.
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Si può notare come la volatilità implicita nelle opzioni su questo indice azionaro eccede sistematicamente la volatilità storica.
La differenza tra le due rivela l’esistenza di un consistente premio al rischio.
Il fatto che la volatilità implicita tende ad essere più alta della futura volatilità è alla base dei sostenitori della vendita sistematica di opzioni con contestuali coperture dinamiche sul loro sottostante.
Basarsi quindi sulla volatilità storica per prezzare una opzione non è saggio in quanto porta - a mio avviso - a degli errori grossolani di stima.
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