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CORSI 2016

Sezione dedicata alla discussione di strategie complesse che possono riguardare anche l'utilizzo combinato di opzioni e futures per creare figure sintetiche
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AZ13

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Re: CORSI 2016

Messaggio20/02/2016, 17:59

Paura di perdere

Se da una parte ci sono traders che pensano di poter guadagnare con le opzioni una montagna di soldi in breve tempo, esiste un’altra categoria che proprio per una conoscenza limitata delle opzioni, opera con la costante e continua paura di perdere denaro.
Ora, perdere denaro con le opzioni o con altri strumenti finanziari è una cosa del tutto normale, accade a tutti i traders, anche ai più bravi, soprattutto all’inizio. Quindi, non si può avere paura di perdere il proprio denaro, ciò incide sulle scelte da prendere, e dunque sul risultato finale. Ciò che bisogna fare semmai è tagliare le perdite e eventualmente far correre i profitti. Certo! Avere un metodo che funzioni davvero aiuta ad avere un atteggiamento sicuramente meno pauroso.
In ogni caso se si sta rischiando denaro che non ci si può permettere di perdere, allora è preferibile chiudete il conto, prelevare quanto ancora è rimasto, e pensare ad altro. Operare in borsa con il terrore di perdere denaro è il modo peggiore per affrontare questa professione e direi la maniera più veloce per dilapidare il proprio capitale.
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AZ13

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Re: CORSI 2016

Messaggio20/02/2016, 18:26

Mancanza di disciplina

Un’altra caratteristica negativa che ho potuto constatare è l’assoluta mancanza di disciplina nel seguire uno schema operativo. Essere disciplinati significa operare meccanicamente seguendo un metodo che non si deve abbandonare alla prima occasione solo perché non sta dando i risultati attesi. Bisogna ricordare che solo così si riesce a mettere il guinzaglio all’emotività. Gli operatori indisciplinati lavorano a casaccio, saltano di strategia in strategia, non hanno voglia di imparare, sono impazienti e non valutano i risultati ottenuti – in parole povere - non sono adatti per questo mestiere.
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Re: CORSI 2016

Messaggio20/02/2016, 18:47

Paper trading

Simulare l'operatività di trading prima di investire denaro vero sarebbe la maniera migliore per iniziare, sia per prendere dimestichezza con il metodo proposto sia per valutarne l’efficacia, tuttavia ritengo che il paper trading - eliminando la componete emotiva – apporti più danni che benefici e alla lunga può risultare dannoso. Per imparare a nuotare bisogna prima o poi buttarsi in acqua.
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Re: CORSI 2016

Messaggio20/02/2016, 20:54

Non controllare adeguatamente il rischio assunto

Quando si usano strumenti a leva come i derivati bisogna essere doppiamente prudenti e controllare sempre il rischio che ci si assume. Ora, come si sa, con le opzioni ci si espone non soltanto alla possibile direzione che potrà avere il mercato di riferimento nel futuro ma entrano in ballo altri fattori come il tempo e la volatilità. Ecco, un altro errore che noto spesso è appunto quello di non controllare adeguatamente il rischio assumendo una marginazione fuori controllo fino a superare la liquidità disponibile sul conto, per cui arriva immediatamente dalla banca una mail di “Margin Call” in cui si chiede di reintegrare la liquidità o tramite chiusura parziale o totale della posizione, pena la chiusura d’ufficio. Ciò provoca delle perdite che si sommano a quelle precedenti e in alcuni casi possono essere devastanti.

Inutile dire che il denaro è lo strumento su cui si basa quest’attività perciò è necessario conservarlo con estrema cura. D’altra parte gli investitori più famosi al mondo, pur seguendo strategie operative diverse, hanno tutti un denominatore comune: quello del meticoloso e per certi versi ossessivo controllo del rischio.
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AZ13

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Re: CORSI 2016

Messaggio20/02/2016, 21:24

Conservazione del capitale

La perdita rilevante porta con sé due aspetti importanti. Il primo, ovvio a tutti, di tipo psicologico e l’altro di natura pratica ossia una diminuzione del capitale a disposizione e quindi una riduzione della possibilità di generare utili. Per descrivere meglio il secondo aspetto, possiamo ricorrere a un esempio pratico. Supponiamo di avere a disposizione 100.000 euro da utilizzare per il nostro trading. Supponiamo che un generico trader riesce a guadagnare il 20% annuo, a fine anno avrà guadagnato 20.000 euro (100.000 x 20%). Ma se per esempio - in seguito a una perdita importante - dimezzasse il capitale del 50% portandolo a 50.000 euro anche se dovesse riuscire a guadagnare sempre il 20% (ossia la stessa percentuale), otterrà un utile di 10.000 euro (50.000 x 20%) e il suo capitale salirà a 60.000 euro. Per tornare al capitale iniziale, il trader dovrà realizzare un guadagno del 100% (50.000 x 100% = 50.000; 50.000 + 50.000 = 100.000). Quindi, a fronte di una perdita del 50%, per recuperare il capitale iniziale, si dovrà ottenere un guadagno del 100%. Da questo esempio si può capire come sia fondamentale conservare e non perdere il proprio capitale, perché il recupero delle perdite può essere un lavoro lungo e estenuante.
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Re: CORSI 2016

Messaggio20/02/2016, 23:24

:13 :13 :13 :13

ringrazio dopo 11 anni di aver conosciuto per caso il tuo sito e dopo 11 anni di leggere cose che non ho mai letto da nessun altra parte...sono molti anni che lavoro in questo mondo, ho conosciuto molti chiaccheroni, inventori, giocolieri, ma ripeto dopo molti anni mi ritengo fortunato leggerti.... :13 e siccome sn molti anni che ci sbatto la testa e ne ho capito sulla mia pelle i tuoi concetti al contrario magari di altri che ieri ti avranno conosciuto con un "google ricerca" e leggendoti spero non diano una lettura sufficiente, posso dirti che hai solo ragione...anche se non ti interessa molto penso...perche sono un numero dei tanti che ti applaudono...
la mia strada ha perso molti conoscenti che pensavano che questa strada fosse un "gratta e vinci"....alla fine sono rimasto solo...scusa se ho interrotto il tuo post ma ci voleva penso un interruzione emotiva....
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Re: CORSI 2016

Messaggio21/02/2016, 13:18

Taglia le perdite e fai correre i profitti

Una delle regole di buon senso per ottenere un risultato positivo nel trading, a prescindere dalla tecnica utilizzata, è quella di tagliare le perdite e far correre i profitti. Ebbene, un altro errore tipico che ho potuto riscontrare è quello che la maggior parte di chi fa questo mestiere fa esattamente il contrario ovvero taglia i profitti e lascia correre le perdite.

Questo atteggiamento affonda le radici su aspetti psicologici che ho cercato di sviscerare nella sezione riguardante la finanza comportamentale. In particolare l’effetto disposizione, ossia la tendenza a uscire troppo presto da una posizione in guadagno e a trattenere troppo a lungo una in deprezzamento a causa dell’incapacità di accettare una perdita. In altre parole si cerca – inconsciamente – di anticipare il piacere e si rinvia quanto possibile l'insoddisfazione, perché si tende a separare mentalmente il risultato potenziale da quello effettivo.

Me ne accorgo per esempio quando le persone che hanno un portafoglio composto da opzioni e futures, pur essendo quest’ultimo neutrale di Delta e quindi poco rischioso dal punto di vista direzionale, concentrano la propria attenzione unicamente sul future e non sull’intero portafoglio come giusto che sia. Alcuni addirittura in maniera del tutto sbagliata arrivano a rinunciare ad utilizzare questo importante strumento derivato nella propria operatività.
La ragione? Probabilmente deriva dal fatto che il future viene regolato quotidianamente al prezzo di chiusura e se c’è una perdita viene contabilizzata mentre quella sulle opzioni viene regolata in un secondo momento.
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Re: CORSI 2016

Messaggio21/02/2016, 17:40

Dare il giusto peso al denaro guadagnato

Un altro comportamento sbagliato che ho riscontrato sovente è quello di non dare il giusto peso al denaro guadagnato con il trading anche per semplice fortuna al quale – non so per quale ragione - si tende ad attribuire un valore inferiore a quello, ad esempio guadagnato col "sudore della fronte"; la conseguenza qual è? E che spesso questi soldi vengono reinvestiti impulsivamente sull'onda dell'ebbrezza accollandosi rischi maggiori e non su basi ponderate e razionali; inconsapevolmente pensiamo "tanto è denaro che ho in più rispetto a quello che già possiedo e che nessuno mi può toccare e se mi va bene – come credo - faccio il botto…!”. Si tende cioè a sopravvalutare le proprie capacità illudendosi di poter controllare eventi che per loro natura non lo sono, ci si sente inebriati dal successo e invincibili per cui si evitano accuratamente le possibili critiche e posizioni contrarie e non si dà ascolto alla sottile vocina che è dentro di noi e che cerca in qualche modo di riportarci coi piedi per terra. Morale della favola si perde non solo quello che si era guadagnato ma si paga un conto ancora più salato per il rischio che ci si è accollato.

Mi sembra già di sentire…
  • “Sono veramente un grande! Ho azzeccato quasi tutto!”

  • “Sai che faccio? Quasi quasi carico… il trend è evidente, probabilmente altri stanno facendo un pacco di soldi e io sto qui a girare le dita!

  • “Che ti avevo detto? Avrei dovuto investire di più!”

  • “Ok, niente di preoccupante è solo una piccola correzione. Ottimo per mediare.

  • “A questi prezzi conviene mediare un altro po’!"

  • “A questo punto il prezzo è incredibilmente basso: deve per forza essere il minimo."

  • “Cosa sta succedendo? Ha rotto anche questo supporto e che diamine!”

  • “Basta! Ho perso troppo! Chiudo tutto!”

  • “Guarda qui! Ho fatto bene a chiudere."

  • “Cosa sta succedendo? Sta riprendendo...rimbalza violentemente…"

  • “Lo sapevo che avrebbe ripreso, avrei dovuto restare dentro.”

  • “OK Compro!”

Tendiamo sempre a dare una spiegazione a tutto, dopo che il tutto si è verificato. L'esclamazione tipica è: "lo sapevo che sarebbe andata così! Me lo sentivo! È sempre così!". Questo allontana la presa di coscienza dei nostri errori, che tendiamo a perpetuare ripetendo sempre gli stessi schemi mentali col risultato di sprecare capitale e risorse.
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Re: CORSI 2016

Messaggio21/02/2016, 19:49

Ora, la domanda che ci dobbiamo porre è perché ci ostiniamo a ripetere sempre gli stessi errori? Perché prendiamo decisioni che alla fine si rivelano sbagliate e controproducenti?
La risposta può essere più ovvia di quanto si possa immaginare. Forse perché il nostro cervello - pur funzionando bene bene nella maggior parte delle situazioni della vita - semplicemente non è adatto ad affrontare la complessità dei mercati finanziari. E questo per una ragione molto semplice: a guidarci nelle nostre scelte di investimento è soprattutto la componente emotiva e non quella razionale del nostro cervello il quale elabora le risposte emotive in dodici millesimi di secondo mentre impiega il doppio per quelle razionali e con molto più dispendio di energie. Per questo, le emozioni spesso ci mettono nei guai: semplicemente perché arrivano prima.

La soluzione? Imparare ad investire in modo razionale.
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Re: CORSI 2016

Messaggio21/02/2016, 20:51

Tutto questo discorso – ma sicuramente ci torneremo – per dire alla fine che il trading non è un’attività facile, è un lavoro duro e impegnativo che richiede, come tutte le altre professioni, studio e preparazione.

La differenza tra un dilettante perdente e un professionista vincete è innanzitutto avere capito il ruolo giocato dalle emozioni nel processo decisionale negli investimenti e che alla base dei movimenti di prezzo di un generico sottostante ci sono dinamiche prevalentemente di tipo stocastico, e, in quanto tali, difficili da prevedere.

Perciò, costui ha imparato a non fare previsioni ingenue e a non fare scommesse. Si avvale di un metodo con solide basi teoriche e collaudato nel tempo.
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