31/03/2017, 9:54
venerdì 31 marzo 2017
Si sono affacciati due nuovi scenari sulla ribalta dei mercati il primo riguarda il fatto - ormai noto - che Trump sta prendendo tempo per quanto riguarda i provvedimenti più "succosi" del suo programma, ossia il piano infrastrutturale e il taglio delle tasse, indirizzandosi invece su quelli di carattere proibizionistici e questo non convince gli investitori tant'è che alcuni incominciano a tirare i remi in barca vista la recente correzione.
Dall'altra incominciano ad arrivare i primi dati sull’inflazione dell’ Eurozona che mostrano come le spinte inflazionistiche si sono letteralmente sgonfiate tornando ad un tasso di incremento annuale dei prezzi del 1,6% nel mese di marzo. Ciò – oltre ad aver colto la previsione – mette Draghi in una posizione di forza nel rimuovere le misure accomodanti di politica monetaria.
Tutto questo si dovrebbe tradurre in una maggiore spinta dei listini europei nei confronti di quelli americani dove la politica di normalizzazione è già cominciata.
Dopo il consolidamento avvenuto nei giorni scorsi, oggi il nostro mercato sarà chiamato a prendere una decisione: ingranare marce più alte per dare corpo a un rialzo più consistente, oppure scalare le marce e continuare a muoversi in laterale in spazi sempre più ristretti.
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Meno si rischia più si guadagna ...