In attesa della Fed bisogna alzare la guardia.
Il nostro listino azionario - nella settimana seguente il giorno dei riporti - sembra aver mantenuto una certa dose di euforia, proseguendo senza troppi intoppi il movimento di risalita in atto. Il fatto poi, di aver superato proprio venerdì scorso quella quota 21.000 che la settimana precedente aveva respinto con forza il precedente tentativo, hanno aperto la strada fino alla successiva resistenza in area 21.750.
Molti si domandando come mai le borse continuano imperterrite a macinare strada a rialzo quando le preoccupazioni per una imminente recessione globale dovrebbe farli precipitare, cosa che è successa a dicembre. La svolta credo sia stata nel diverso atteggiamento assunto dalle banche centrali che hanno modificato la loro politica monetaria bloccando o diluendo i processi di normalizzazione dei tassi con la possibilità - addirittura - di ricorrere a misure accomodanti a sostegno delle economie qualora ce ne fosse bisogno e, fino a quando c’è l’ombrello protettivo della liquidità a buon mercato, non c’è orso che tenga. Lo abbiamo già sperimentato negli anni addietro.
La notevole confidenza che il mercato ha accumulato in questo primo trimestre dell’anno, basata sulla benevolenza delle Banche centrali, potrebbe però finire questa sera dove tutti si aspettano una conferenza stampa di Powell accomodante… sarà cosi…?
Meno si rischia più si guadagna ...