Commento di apertura giovedì 13 luglio 2017
Ancora una volta si è capito chi comanda nel mondo della finanza: le banche centrali e le loro politiche monetarie.
Ieri, i mercati azionari hanno chiuso tutti in territorio positivo dopo aver appreso dal presidente della Fed, Janet Yellen, che le strette monetarie necessarie avverranno gradualmente.
Nella sostanza il discorso della Janet Yellen all'audizione alla Camera Usa è stato improntato sempre allo stesso modo, cioè quello di volere un graduale ritorno alla normalizzazione dei tassi, quello che è cambiato è nella forma. La signora Yellen sa come dosare le sue parole: spingere sull’acceleratore e mandare in estasi i mercati oppure frenare e renderli di cattivo umore.
Fatto sta che l'effetto Yellen ha dato vigore alle borse spingendo addirittura il Dow Jones a superare i suoi massimi storici. Anche i mercati europei, che erano ben intonati fin dal mattino, hanno approfittato della compiacenza della Fed e hanno dato un chiaro segnale di inversione di breve che pone fine alla mini correzione in atto.
Il nostro Ftse-Mib con il suo +1,52% - come succede da un po’ di tempo a questa parte - è risultato il migliore d’Europa lasciandosi alle spalle la resistenza in area 21.200 che lo aveva imbottigliato da più di due mesi e adesso cammina spedito verso il suo prossimo obiettivo rappresentato dal massimo annuale intorno ad area 21.800.
E’ possibile tuttavia che oggi la Yellen, nella sua seconda audizione davanti al Senato, corregga parzialmente il tiro costringendo i mercati ad un passo indietro.