16/05/2018, 10:24
I colori giallo verde sbiadiscono
La giornata di ieri ha visto gli indici americani aprire la seduta in gap ribassista continuando a scendere costantemente per il resto della giornata.
Alla fino hanno limitato i danni con un colpo di reni nel finale con un -0,68% per l’indice SP500. Questo movimento di ritorno verso il supporto rotto la scorsa settimana in area 2.700 punti e che adesso funziona da resistenza deve essere catalogato come semplice pullback e quindi la possibilità di ritornare a salire già a partire dalla giornata odierna è assai probabile. Certo! Un ulteriore correzione dell’indice nella giornata di oggi sarebbe un segnale preoccupante che potrebbe innescare movimenti ribassisti più ampi.
Quello che spaventa in questo momento Wall Street non è tanto la crisi geopolitica in medio-oriente sull’orlo di una guerra aperta tra Israele ed Iran, piuttosto dai rendimenti obbligazionari sul Treasury decennale arrivato di nuovo a superare quel fatidico livello del 3% che rende conveniente lo spostamento dei capitali dall’azionario all’obbligazionario, aumento dettato dal fatto che la FED dovrà avere – causa il livello di inflazione – un atteggiamento più aggressivo per quanto riguarda i tassi.
La situazione italiana l’abbiamo sviscerata nel commento di ieri e sembra complicarsi di più ogni giorno che passa. I mercati al momento restano cauti tant’è che ieri la nostra borsa è stata ancora una volta la migliore chiudendo a un +0,31% il Ftse-Mib. Il motivo sembrerebbe proprio l’allontanamento delle prospettive di un accordo di governo gialloverde e la possibilità di indire lezioni anticipate non più a luglio ma a primavera dell’anno prossimo data l’esigenza di scongiurare l’aumento dell’IVA e l’approvazione della legge di bilancio entro dicembre con un governo “ neutrale” che gestirà l’ordinaria amministrazione e le elezioni per quasi un anno.
Meno si rischia più si guadagna ...