Facciamo il punto…
Borse europee volatili e contrastate, nell'attesa dell'avvio di Wall Street, che, a giudicare dai futures, si profila intorno alla parità, dopo la performance al rialzo registrata la scorsa settimana.
In Europa, invece, gli indici dopo un avvio al rialzo hanno frenato e a metà seduta procedono in ordine sparso, con Francoforte, Parigi e Amsterdam in lieve rialzo, Madrid in calo (anche Londra guadagna circa mezzo punto percentuale).
Maglia nera è indossata da Milano con il FTSE MIB che perde -1,25% a 26.269 punti.
Piazza Affari risente dell'andamento dello spread BTp/Bund, che si è spinto su livelli che non si vedevano dall'estate 2020 (162.8).
Considerando l'elevato livello di debito del nostro Paese, sono livelli che creano qualche apprensione negli investitori che preferiscono in questa fase alleggerire i portafogli.
Naturalmente il brodo di cultura dei mercati in questo momento è rappresentato dal comportamento che assumeranno nel prossimo futuro le principali banche centrali del mondo in merito alla politica monetaria.
Già la FED ha fatto intendere che - per contrastare l’inflazione elevata - praticherà cinque rialzi dei tassi da 25 punti base nel corso del 2022 che rappresenta in assoluto la stretta più consistente dagli anni '90. Perciò si aspetta con ansia la pubblicazione giovedì dei nuovi dati sull'inflazione.
Intanto anche in Europa la politica monetaria potrebbe subire qualche sterzata: la scorsa settimana la numero uno della Bce, Christine Lagarde, per la prima volta non ha escluso una revisione del costo del denaro anche nel corso del 2022. Del resto anche nel Vecchio Continente l'inflazione a gennaio si è spinta al 5,1% annuo.
Borse europee volatili e contrastate, nell'attesa dell'avvio di Wall Street, che, a giudicare dai futures, si profila intorno alla parità, dopo la performance al rialzo registrata la scorsa settimana.
In Europa, invece, gli indici dopo un avvio al rialzo hanno frenato e a metà seduta procedono in ordine sparso, con Francoforte, Parigi e Amsterdam in lieve rialzo, Madrid in calo (anche Londra guadagna circa mezzo punto percentuale).
Maglia nera è indossata da Milano con il FTSE MIB che perde -1,25% a 26.269 punti.
Piazza Affari risente dell'andamento dello spread BTp/Bund, che si è spinto su livelli che non si vedevano dall'estate 2020 (162.8).
Considerando l'elevato livello di debito del nostro Paese, sono livelli che creano qualche apprensione negli investitori che preferiscono in questa fase alleggerire i portafogli.
Naturalmente il brodo di cultura dei mercati in questo momento è rappresentato dal comportamento che assumeranno nel prossimo futuro le principali banche centrali del mondo in merito alla politica monetaria.
Già la FED ha fatto intendere che - per contrastare l’inflazione elevata - praticherà cinque rialzi dei tassi da 25 punti base nel corso del 2022 che rappresenta in assoluto la stretta più consistente dagli anni '90. Perciò si aspetta con ansia la pubblicazione giovedì dei nuovi dati sull'inflazione.
Intanto anche in Europa la politica monetaria potrebbe subire qualche sterzata: la scorsa settimana la numero uno della Bce, Christine Lagarde, per la prima volta non ha escluso una revisione del costo del denaro anche nel corso del 2022. Del resto anche nel Vecchio Continente l'inflazione a gennaio si è spinta al 5,1% annuo.
Meno si rischia più si guadagna ...