Trump ci ripensa e i mercati tornano a volare
Con l’allentamento della tensione in Siria, dopo la marcia indietro di Trump che ha twittato una sostanziale smentita sull’imminente bombardamento missilistico, i mercati si sono mossi a rialzo.
Evidentemente le prove dell’effettivo utilizzo di armi chimiche da parte di Assad non è del tutto provato e gli americani stanno prendendo tempo contrariamente a quanto sostenuto da Macron che invece dice di avere le prove.
Tutte le borse all'unisono hanno effettuato un movimento rialzista a cominciare da quelle americane. Gli indici europei hanno seguito a ruota tranne il nostro Ftse-Mib che si è invece comportato meglio degli altri, e che rafforza la prospettiva di ritornare nel breve sui massimi annuali.
In effetti, nonostante l’impasse politica che, a oltre un mese dall'esito delle elezioni del 4 marzo, sta bloccando la formazione di un nuovo governo, l’economia italiana seguita ad annoverare tangibili segni di ripresa grazie soprattutto agli sviluppi dell’industria manifatturiera.
E’ evidente anche che i mercati mostrano sempre più di gradire lo stallo politico che blocca la formazione del governo ed allontana i populismi di vario genere dalla stanza dei bottoni. Non dimentichiamoci che sul nostro Paese e sul suo futuro gravano pur sempre, come sappiamo, numerose ipoteche: a cominciare da un ingente debito pubblico (il terzo del mondo per entità), la cui sostenibilità rimane in ballo soprattutto perché sappiamo che quest'anno terminerà anche il Quantitative Easing della Bce.
La settimana dovrebbe quindi terminare – Trump permettendo – senza troppi scossoni.
Con l’allentamento della tensione in Siria, dopo la marcia indietro di Trump che ha twittato una sostanziale smentita sull’imminente bombardamento missilistico, i mercati si sono mossi a rialzo.
Evidentemente le prove dell’effettivo utilizzo di armi chimiche da parte di Assad non è del tutto provato e gli americani stanno prendendo tempo contrariamente a quanto sostenuto da Macron che invece dice di avere le prove.
Tutte le borse all'unisono hanno effettuato un movimento rialzista a cominciare da quelle americane. Gli indici europei hanno seguito a ruota tranne il nostro Ftse-Mib che si è invece comportato meglio degli altri, e che rafforza la prospettiva di ritornare nel breve sui massimi annuali.
In effetti, nonostante l’impasse politica che, a oltre un mese dall'esito delle elezioni del 4 marzo, sta bloccando la formazione di un nuovo governo, l’economia italiana seguita ad annoverare tangibili segni di ripresa grazie soprattutto agli sviluppi dell’industria manifatturiera.
E’ evidente anche che i mercati mostrano sempre più di gradire lo stallo politico che blocca la formazione del governo ed allontana i populismi di vario genere dalla stanza dei bottoni. Non dimentichiamoci che sul nostro Paese e sul suo futuro gravano pur sempre, come sappiamo, numerose ipoteche: a cominciare da un ingente debito pubblico (il terzo del mondo per entità), la cui sostenibilità rimane in ballo soprattutto perché sappiamo che quest'anno terminerà anche il Quantitative Easing della Bce.
La settimana dovrebbe quindi terminare – Trump permettendo – senza troppi scossoni.
Meno si rischia più si guadagna ...