Fate attenzione a queste date.Mercati e investitori stanno col fiato sospeso in attesa di vedere cosa succederà nei prossimi giorni in Russia, dove il Paese, alle prese con un'imminente scadenza di rimborso di titoli di stato, rischia a breve di finire a in default.
- Mercoledì 16 marzo 2022: scadranno oltre 100 milioni di dollari di pagamenti per cedole di due bond russi, uno in scadenza nel 2023 e uno nel 2043.
- Giovedì 31 marzo 2022 Mosca dovrà pagare 359 milioni di dollari su un bond al 2030
- Lunedì 4 aprile 2022 quando scade un'obbligazione da 2 miliardi di dollari.
Come sapete, a causa delle sanzioni internazionali, Mosca non può più accedere a gran parte delle riserve estere della Banca Centrale e non può quindi finanziarsi sui mercati. Ora, se il governo russo tra due giorni non pagherà i creditori avrà poi a disposizione 30 giorni di tempo per provvedere a rientrare. Ma se non dovesse riuscire a pagare nemmeno dopo questo periodo cuscinetto, scatterebbe l'insolvenza formale.
La contromossa di Mosca nei giorni scorsi è stata quella di annunciare il pagamento del debito ai creditori dei Paesi ostili (tra cui figura anche l'Italia) direttamente in rubli. In tal caso creditori verrebbero ripagati con la divisa locale presso la cassa di compensazione russa ma i soldi sarebbero a tutti gli effetti bloccati e non disponibili visto che le sanzioni non permetterebbero di cambiarli in dollari o in euro. In questo caso i creditori si ritroveranno in mano una valuta in caduta libera che non può cambiare in dollari o in euro, e che ulteriori sanzioni minacciano di ridurre a “carta straccia”.
A cosa porta tutto ciò? Al cosiddetto “default event” in grado di innescare una crisi finanziaria globale e fallimenti a catena fra istituzioni, aziende, investitori esposti.
Per molti osservatori la possibilità di un default di Mosca a questo punto è molto probabile e potrebbe esser decretata ufficialmente già intorno alla metà di aprile.