FEBBRAIO 2016

Ora, bisogna tener presente che mentre i mercati americani hanno rotto a rialzo la citata zona di congestione, i principali listini europei sono ancora alle prese con la parte alta del box disegnato e quindi con una evidente divergenza.

Allargando l’analisi a tutta la settimana si vede come il quadro – almeno sulle Mibo scadenza breve – sia tutt’altro che migliorato continuiamo ad avere volumi sulle Call OTM e chiusure di posizioni di Put OTM.
Quindi una posizione complessivamente ribassista...

Tanto è vero che questo tipo di distribuzione ci consegna una strategia completamente diversa rispetto a quella precedente e orientata a ribasso pur in presenza di un quadro migliorativo avuto nella giornata di venerdì: Short Future Sintetico

Il Crossover, così come la distribuzione complessiva delle Mibo front month, non è cambiata e siccome il prezzo è rimasto sulla sinistra dell’incrocio tra Call e Put ogni discesa si accompagna ad un incremento degli Open Interest delle Put ITM che vanno coperte attraverso l’aumento di open Interest prevalentemente di future. Le discese e i rimbalzi vanno inquadrati sotto questo profilo.

Guardando gli Open Interest sul future, effettivamente questa logica la ritroviamo. Il movimento di recupero del mercato nella giornata di venerdì del + 2,57% ha comportato una riduzione della componente di Put ITM da coprire liberando parte dei future short messi sul “piatto” per questa ragione. Nella sola giornata di venerdì l’OI sul future è sceso di -946 contratti e sull’intera settimana di -557 pezzi.

Dunque si preferisce in questa fase fare leva sui future piuttosto che con le opzioni forse per assecondare l’inerzia del recupero; del resto i future sono strumenti veloci, e spesso così come sono stati aperti altrettanto velocemente possono essere chiusi. Tuttavia il mercato - come abbiamo visto - rimane saldamente in mano ai ribassisti.

L’ultimo dato della volatilità storica a 21 giorni annualizzata è 37,6% e rappresenta il 91° percentile. Ciò significa che nelle ultime 100 rilevazioni, più del 90% dei valori di volatilità registrati sul mercato, sono più bassi: siamo dunque nella zona di eccesso della volatilità statistica.

Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi lunedì 1 febbraio 2016
(aggiornamento ore 12.45)

Commento…

Il rimbalzo di venerdì dei mercati ancora una volta innescato dalle banche centrali sempre disposte a somministrare medicine (astinenza monetaria) al malato terminale (mercato) con un certo accanimento terapeutico.

Mi domando come mai questi stimoli monetari dovrebbero funzionare in futuro quando quelli imbastiti fino ad oggi non solo non hanno stimolato l’economia reale, ma hanno alimentato una bolla speculativa gigantesca.

La realtà è che ogni nuova somministrazione di "morfina monetaria" diventerà sempre più pericolosa, perché si alimenta l’euforia allontanando i valori di mercato a quelli reali dettati dai fondamentali dell’economia e che in generale sono in rapido deterioramento, prova ne sia le recessioni ormai conclamate dei paesi emergenti, la forte frenata della crescita cinese, il rallentamento evidente dell’economia americana segnalata venerdì dal dato relativo al Pil del 4° trimestre in forte contrazione.
E l’Europa? Beh… a confermare la battuta d’arresto anche dell’Europa c’è, non soltanto l’anticipazione della contrazione del mercato azionario del vecchio continente, ma sarà sufficiente aspettare pochi giorni e arriverà la ratifica direttamente dati preliminari del Pil del trimestre appena trascorso che a quanto pare saranno deludenti.
L’effetto inerziale di cui si era parlato nel fine settimana è durato quanto una bolla di sapone.

Dal punto di vista tecnico dopo una partenza in progresso raggiungendo l’area 18.800 il future ha perso 350 punti in un baleno fino ai minimi di 18.445 riportandosi poi sulla parità. I nostro listino è sostenuto dal “Risiko bancario delle popolari” ma se si sgonfia anche questo...

Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi lunedì 1 febbraio 2016 (aggiornamento ore 15.50)

Commento…


Le mani forti sono per il momento in standby e torneranno presto a picchiare duro quando si presenterà l’occasione. Sanno perfettamente che il ciclo economico è irrimediabilmente compromesso e si va verso una nuova fase di recessione globale.
Dal punto di vista tecnico il CDV è rimasto sempre negativo anche quando questa mattina in apertura il future ha fatto quella sparata. I livelli dove il future riacquisterebbe forza sono al momento molto più in alto a quota 18.575 più o meno dove è collocato attualmente il VWAP (18.580). Il PVP formato in area 18.470 non sembra per il momento dare un minimo di impulso.

Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi lunedì 1 febbraio 2016 (aggiornamento ore 16.40)

Commento…


Per oggi i giochi sembrano fatti! La tenuta di Wall Street sta preparando un recupero nel finale aspettiamo la formazione di un PVP nella parte bassa della distribuzione con ottica VWAP

Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi lunedì 1 febbraio 2016 (aggiornamento ore 16.40)

Commento…


Per oggi i giochi sembrano fatti! La tenuta di Wall Street sta preparando un recupero nel finale aspettiamo la formazione di un PVP nella parte bassa della distribuzione con ottica VWAP

L’indicazione più che giusta! Indovinate dove si è fermato il future? Esattamente sul VWAP!

Approfittato dell’indicazione acquistando una Call 19.000 marzo e vendendo Put 17.500 febbraio. Tra l’altro la prima acquistata a 550 che rappresenta il minimo di giornata (alla fine batteva 620) le Put a una media di 264 di cui una venduta sui massimi a 280 punti (alla fine battevano 210). Morale? 850€ di profitto lordo!