SCADENZA OTTOBRE 2018

Skew di volatilità implicite dedotte dai prezzi di chiusura delle opzioni Mibo scadenza ottobre di oggi giovedì 11 ottobre 2018.

Differenziale Open Interest Mibo ottobre di Giovedì 11 ottobre 2018.

Ecco il risultato della giornata di ieri sulle opzioni Mibo scadenza ottobre. Intanto si è insistito ancora sulla chiusura generalizzata di Put ITM ( a partire dalle 19.750 con tutti gli strike intermedi fino ad arrivare alle 22.000). Apertura di Put OTM quindi di copertura e infine, chiusura di Call OTM.
Come si vede è un quadro con elementi che vanno all'unisono verso un’ intenzione di rimbalzo piuttosto che a una continuazione del trend ribassista in atto.

Perciò, oggi potrebbe essere una giornata di recupero.

Distribuzione di tutti gli Open Interest Mibo scadenza ottobre.

Di tutte le Put scadenza ottobre a mercato, il 65% sono ITM la restante sono Put OTM. Statisticamente quando si raggiungono degli eccessi di questo tipo intorno al 70% della componente ITM di uno dei due tipi di opzioni, diventa assai probabile una reazione del mercato che tende a riportare il prezzo in direzione del crossover.
Oltretutto sullo strike 19.000 sono presenti il quantitativo maggiore di Put per questa scadenza che funzionerebbero comunque da linea invalicabile.
Sotto abbiamo la ripartizione delle posizioni complessive degli Open Interest Mibo scadenza ottobre in base alla loro moneyness

Strategia dedotta dalla distribuzione complessiva degli Open Interest Mibo scadenza ottobre

Generalmente, la strategia ricavata dalla distribuzione degli Open Interest (in questo caso quella delle Mibo scadenza ottobre), rimane immutata, quello che cambia è il rapporto di questa con il prezzo dell’indice. Come si vede l’indice ha fatto ancora qualche gradino di discesa e si è portato a 6 figure dal massimo della strategia fatta dagli istituzionali questo mese e che coincide con lo strike 20.750.

Aggiornamento media ponderata delle Call e delle Put degli Open Interest Mibo scadenza ottobre.

Quella delle Call si trova a 22.063 (linea Blu) scesa di 37 punti rispetto a alla precedente e quella delle Put si trova a 19.282 (linea viola) diminuita anch’essa di 50 punti (la banda di oscillazione è rimasta pressoché della stessa ampiezza ma è come se si fosse spostata di una cinquantina di punti più in basso).

Fatta 100 la distanza tra questi due livelli, il prezzo di chiusura si trova al 4° posto partendo dal livello più basso quindi vicino alla linea di supporto virtuale più importante in assoluto per la scadenza di ottobre, rappresentata dalla media ponderata delle Put.

Open Interest future di giovedì 11 ottobre 2018.

Chiudiamo la lettura degli Open Interest andando a vedere - come al solito - quella relativa al future.
Abbiamo già parlato della correlazione inversa tra l’aumento degli Open Interest del future e andamento discendente del derivato (si vede anche visivamente).
A una discesa del mercato – in questa fase - corrisponde generalmente un aumento dell’OI del derivato, e, maggiore è il differenziale, tanto più intensa sarà la pressione dei venditori, viceversa quando sale l’OI diminuisce.

Ieri, l’OI del future è ancora aumentato di 2.575 pezzi.

Nelle ultime 5 giornate è aumentato di 11.824 contratti mentre da inizio mese 19.469 contratti.
Ciò è da mettere in relazione – in massima parte – al fatto che la componente Put ITM - inizialmente esigua - è andata via via aumentando con lo spostamento in basso del sottostante, per cui i venditori di Put colpiti sono stati costretti a coprirsi utilizzando prevalentemente questo strumento

Aggiornamento situazione ore 10.20

Buona l’apertura di Piazza Affari e delle altre borse europee che iniziano l'ultima seduta della settimana con gli indici in territorio positivo.
Dopo i forti ribassi registrati nelle ultime giornate, la caduta sembra essersi arrestata.

Tecnicamente: arrivati a quota 19.500 di future sono entrati molti volumi e hanno creato una asimmetria negativa nella distribuzione che ha riportato il prezzo del derivato di 100 punti più in basso.

I nervi sono rimasti ancora scoperti per cui basta un non nulla per far riprecipitare la situazione... comunque diamo ascolto per il momento a quanto è emerso dalla lettura degli OI.

Strategia

Diamo uno sguardo anche alla strategia che nonostante le ultime pesanti discese si mantiene nei ranghi e soprattutto sopra lo zero. Ci stiamo avvicinando - con tutte le difficoltà del caso - all'obiettivo di guadagno prefissato.

Aggiornamento situazione ore 14.50

Piazza Affari e le borse europee si confermano in territorio positivo (anche se lontano dai massimi toccati in apertura), dopo i forti ribassi registrati nelle ultime due giornate. E’ naturale che l’indice Ftse Mib – non aiutato dalla politica italiana alle prese con la legge di bilancio oramai bocciata su più fronti e con la Bce di Mano Draghi che ha già fatto sapere che, in caso di crisi di liquidità, non darà aiuti al Paese – trovi difficoltà a trovare una stabilizzazione rapida del mercato azionario e obbligazionario.
Tecnicamente – a poco più di mezz’ora dall'apertura di Wall Street – vediamo un VWAP (1) piatto dopo la discesa di questa mattina il che significa che pochi si mettono a rialzo e il prezzo del future appena sale tende a ritornare in basso. Tanto più che il PVP (2) è rimasto tale dall’inizio della seduta.

Trend Pressure e CDV al momento dell'apertura di Wall Street... sono entrambi sulla parità...