Ora, rimanendo ancora in superficie e senza entrare in concetti di econometria più difficili che esulano dal nostro scopo, diciamo che esiste una procedura o un test di cointegrazione che tenta di misurare quanto una relazione sia “stabile” tra due o più serie temporali con trend stocastici o apparentemente casuali e questo lo fa attraverso un valore (detto coefficiente di cointegrazione) in grado di trasformare le differenze delle serie storiche in una serie storica stazionaria.
E che vor di'?
Significa che l'andamento delle differenze dei quadrati dei singoli valori normalizzati delle due serie graficamente disegna una sorta di sinusoide la cui distribuzione ha media nulla e varianza costante, in pratica un oscillatore perfetto per una strategia di "Spread trading in convergenza" profittevole ed a basso rischio.
Una volta trovata la coppia di titoli le cui serie storiche sono cointegrate, possiamo sfruttare il principio anzidetto e ogni qualvolta lo spread si allontani in modo significativo dalla sua media, possiamo puntare al suo riallineamento vendendo appunto il titolo più forte e acquistando quello più debole della coppia.