12/06/2018, 9:53
Tria imita Padoan e la borsa ringrazia…
La giornata borsistica di ieri è iniziata bene per i mercati europei, molto bene per il nostro Ftse-Mib che è partito a spron battuto in gap up per terminare sui massimi di giornata. Eppure il fallimento del G7 avrebbe dovuto frenare i facili entusiasmi.
Ma cos’è stato che ha fatto fare questo enorme salto all’indice milanese?
Sono state le parole del neo ministro dell'economia, Giovanni Tria che ha rilasciato una lunga intervista sul Corriere della Sera che ha sostanzialmente rassicurato sulla situazione economica italiana, nonostante le gravi perdite sui mercati delle scorse settimane, spiegandole come «normali interrogativi che accompagnano una transizione politica». Ha poi ribadito chiaramente che il governo non solo non vuole uscire dall’euro, ma che agirà «in modo tale che non si avvicinino condizioni che possano mettere in discussione la nostra presenza nell’euro».
E così a Piazza Affari si è concretizzato un rimbalzo di oltre il 3,4% e il rendimento del BTP decennale è tornato ben sotto il 3%.
Adesso il focus si sposta sulle decisioni delle banche centrali che detteranno il ritmo ai mercati questa settimana. La Federal Reserve dovrebbe apportare un nuovo rialzo dei tassi di interesse, mentre dalla Bce si attendono i dettagli che porteranno alla fine del QE. Gli investitori sembrano temere che la Bce possa discutere la fine del programma di quantitative easing a settembre, nonostante il vistoso rallentamento della crescita proprio nel Vecchio continente.
Per il momento dopo un’apertura ancora in rialzo, per un fatto puramente inerziale, l’indice Ftse Mib è tornato attualmente sulla parità.
Meno si rischia più si guadagna ...