26/03/2019, 9:57
Nubi all’orizzonte
In genere, prima di una lunga fase ribassista, si vedono sul mercato delle schermaglie e un aumento di volatilità con un movimento degli indici di natura prevalentemente laterale nel senso che aumenta l’ampiezza delle oscillazioni degli indici ma questi rimangono prevalentemente su gli stessi valori.
Una di queste schermaglie potrebbe essere stata il selloff delle borse di venerdì scorso, quando una parziale inversione della curva dei rendimenti dei T-bond americani ha riacceso i timori di una recessione in arrivo. E’stato solo l'assaggio di un ben più pesante declino degli indici azionari americani e di una lunga fase di mercato ribassista?
Beh…. c’è chi dice che il rallentamento globale non deve essere scambiato per recessione anzi le politiche monetarie accomodanti, il prezzo dell’energia più basso, e gli accordi commerciali Usa Cina dovrebbero dare nuova linfa all’economia. Può darsi!
Ma quanto sta accadendo nel mercato obbligazionario USA dovrebbe far riflettere. Alla fine della settimana scorsa gli yield dei titoli di Stato decennali sono scesi di 1,9 punti base al di sotto dei tassi a tre mesi. Cosa significa? Significa che per la prima volta dal 2007, venerdì scorso i rendimenti dei titoli di Stato americani a tre mesi rendevano più di quelli a 10 anni. Questa rappresenta la prova provata che il mercato USA sta scontando una recessione nel medio periodo. In altre parole la corsa decennale dello S&P 500, dal marzo del 2009 protagonista di uno dei più robusti rally azionari della storia di Wall Street è ormai giunta al capolinea.
Meno si rischia più si guadagna ...