Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi giovedì 21 luglio 2016 (aggiornamento ore 12.20)
Commento…
In tutti noi c’è la consapevolezza che se Draghi, alle 14,30, si presenterà davanti ai microfoni a mani vuote ci sarà un tonfo da parte dei mercati delusi. Questa volta non saranno sufficienti le promesse di interventi futuri drastici e risolutivi nella speranza che i mercati abbocchino all’amo. Se poi consideriamo che, alcune misure attese, sono già state scontate con il rally delle ultime 3 settimane, allora si capisce il rischio che stiamo correndo.
Per quanto ci riguarda, noi siamo messi peggio degli altri a causa della debolezza delle quotazioni delle banche italiane - accentuato dalla Brexit – e che rispecchia le attese di maggior fabbisogno di capitali e ne rende più arduo il reperimento proprio quando le risorse del Fondo Atlante sono quasi esaurite e gli esiti dei nuovi stress test Eba-Bce (che saranno diffusi il 29 luglio) potrebbero indicare debolezze da sanare. C’è il rischio di una nuova fase di credit crunch estivo?
È probabile! I mercati poi, almeno quelli che non sono gravati dal fardello del settore bancario in crisi, stanno addirittura inanellando record su record come gli indici americani e sono in una fase di pesate ipercomprato e si apprestano – inevitabilmente – ad una corposa correzione estiva.
Tecnicamente oggi abbiamo avuto ancora un movimento di stallo su valori intorno ad area 16.700 anche se il CDV esprime una debolezza dall’inizio delle contrattazioni. In questo momento abbiamo una asimmetria positiva a causa del fatto che si è formato sulla parte bassa della distribuzione un PVP a 16.665 mentre il VWAP è a quota 16.735.
Commento…
In tutti noi c’è la consapevolezza che se Draghi, alle 14,30, si presenterà davanti ai microfoni a mani vuote ci sarà un tonfo da parte dei mercati delusi. Questa volta non saranno sufficienti le promesse di interventi futuri drastici e risolutivi nella speranza che i mercati abbocchino all’amo. Se poi consideriamo che, alcune misure attese, sono già state scontate con il rally delle ultime 3 settimane, allora si capisce il rischio che stiamo correndo.
Per quanto ci riguarda, noi siamo messi peggio degli altri a causa della debolezza delle quotazioni delle banche italiane - accentuato dalla Brexit – e che rispecchia le attese di maggior fabbisogno di capitali e ne rende più arduo il reperimento proprio quando le risorse del Fondo Atlante sono quasi esaurite e gli esiti dei nuovi stress test Eba-Bce (che saranno diffusi il 29 luglio) potrebbero indicare debolezze da sanare. C’è il rischio di una nuova fase di credit crunch estivo?
È probabile! I mercati poi, almeno quelli che non sono gravati dal fardello del settore bancario in crisi, stanno addirittura inanellando record su record come gli indici americani e sono in una fase di pesate ipercomprato e si apprestano – inevitabilmente – ad una corposa correzione estiva.
Tecnicamente oggi abbiamo avuto ancora un movimento di stallo su valori intorno ad area 16.700 anche se il CDV esprime una debolezza dall’inizio delle contrattazioni. In questo momento abbiamo una asimmetria positiva a causa del fatto che si è formato sulla parte bassa della distribuzione un PVP a 16.665 mentre il VWAP è a quota 16.735.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Meno si rischia più si guadagna ...