OPERATIVITÀ SCADENZA FEBBRAIO 2017

Segnalo formazione di un PVP nella parte alta della distribuzione formato in seguito al raggiungimento della deviazione standard da parte del Ftse Mib future

Fase di stallo sulla prima deviazione standard a rialzo ma sembra una zona di accumulazione per una eventuale ripartenza. Chiusura sui massimi?

A guardare dall'inclinazione del VWAP sembrerebbe di si...

Commento di chiusura

Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un rialzo dell'1.07% a 19.064 punti. La giornata ha preso da subito la direzione del rialzo aprendo in gap up e mantenendo una buona impostazione ma il “colpo di frusta” è stato inferto in tarda mattinata quando la Commissione Europea ha alzato la stima di crescita per il 2016 e abbassato il livello di deficit Pil dell’Italia.
Dopo l’apertura - ancora in rialzo da parte di Wall Street - abbiamo tirato i remi in barca e ci siamo adagiati in corrispondenza della prima deviazione standard a rialzo.
L’avvicinarsi alla resistenza che più volte ha respinto il future e il fatto che gli indici americani sono in forte ipercomprato dopo aver aggiornato diverse volte i massimi storici, ha evidentemente fatto scegliere la strada di una maggiore cautela.

Questa la distribuzione definitiva di oggi lunedì 13 febbraio 2017

Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi martedì 14 febbraio 2017 (aggiornamento ore 09.45)

Commento…

Ieri, la settimana si è aperta all’insegna degli acquisti per le borse europee compresa Piazza Affari che non ha fatto eccezione grazie alla buona intonazione del settore bancario. Una spinta dovuta – oltre al traino americano - soprattutto alle previsioni macroeconomiche della Commissione Europea che ha rivisto a rialzo le stime precedenti.

In mattinata lo spread si era pericolosamente riavvicinato alla soglia dei 200 punti ma poi si è andato gradatamente ridimensionando fino a chiudere ampiamente sotto la soglia della chiusura precedente.

Tutto passato allora? Calma e gesso! L’Italia è stata considerata ancora una volta il fanalino di coda dell’Unione Europea, con un +0,9% previsto per il 2017 (niente revisione al rialzo) e +1,1% per il 2018. L’unica nota positiva è che abbiamo evitato la procedura di infrazione visto che ci hanno concesso del tempo per preparare la manovra correttiva di aggiustamento dei conti richiesta da Bruxelles.

Dal punto di vista tecnico partenza in flessione per il Ftse Mib future che in apertura è sceso sotto la soglia dei 19.000 formando un PVP a quota 18.965. Il VWAP e nei paraggi. Lo spread Btp Bund sembra tenere per cui è probabile che possa risalire.

Prima operazione in controtrend chiusa con il Garcia

Ieri in chiusura c’è stata una zona di volumi in corrispondenza dei valori di chiusura questi volumi stanno facendo da tappo e frenano momentaneamente l’ulteriore salita del future sull’indice.
Quindi l’ulteriore salita sarà condizionata dal superamento dei valori di PVP di ieri collocati a 19.055 punti e coincidenti con la chiusura del future. Aggiornamento ore 10.50

Anche dopo l’apertura di Wall Street continua lo stallo dei mercati. Il Ftse Mib future riduce lievemente i rialzi. Si evidenzia comunque una buona performance complessiva del comparto bancario con lo spread Btp/Bund che si trova in calo a 183.2 punti base.

Rotto lo stallo! Si tratta adesso di capire se l’indice Ftse Mib ha la forza di rompere l’importante resistenza posta a livello dei 19.200 corrispondente a 19.175 di future. Questo scenario annullerebbe il segnale della recente discesa e confermerebbe il trend rialzista iniziato alla fine di novembre 2016.

Distribuzione definitiva dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi martedì 14 febbraio 2017

Commento…

L’indice Ftse Mib chiude a 19.187 punti (+0,65%) quindi a un passo dall’importante resistenza posta a livello dei 19.200.
Domani ci sarà la giornata dei verdetti; se l’indice supererà questo livello annullerebbe il segnale della recente discesa e confermerebbe il trend rialzista iniziato alla fine di novembre 2016. Oppure scende sotto questo livello che dobbiamo considerare un semplice pullback (dopo la rottura del supporto che adesso è diventata resistenza del livello di 19.200 punti indice).
Per quanto riguarda i volumi sul future una giornata abbastanza fiacca in attesa di quello che dirà questa sera il presidente della Fed Janet Yellen dopo che l'economia americana continua a compiere progressi verso quegli obiettivi stabiliti dalla Fed per cui potrebbe considerare un aumento dei tassi nel solco della normalizzazione. Comunque gli ultimi tick sono stati nei pressi dei massimi e il CDV chiude con il segno positivo dopo una partenza e per l’intera giornata in rosso.

Distribuzione dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi mercoledì 15 febbraio 2017 (aggiornamento ore 10.00)

Commento…

Ennesima triplete per i mercati azionari americani che hanno collezionato un nuovo record assoluto per tutti e tre i principali indici (SP500, Dow Jones e Nasdaq100).
La carta giocata da Trump degli sgravi fiscali “eccezionali” è stata presa evidentemente sul serio dai mercati dimenticando per il momento le incognite suscitate dalle misure protezionistiche varate all’inizio del suo mandato.
I mercati non si sono fatti minimamente intimidire neanche dall’audizione del Presidente della FED Yellen al senato nonostante abbia indicato senza tanti giri di parole che ci sarà un aumento dei tassi di interesse in ognuna delle prossime riunioni del FOMC fino al raggiungimento della normalizzazione: “aspettare troppo potrebbe essere poco saggio” queste le sue parole.

Siamo in una situazione di perfetta irrazionalità dei mercati se pensiamo che poco tempo fa bastava solo una parola fuori posto da parte di qualche membro del FOMC per scatenare il putiferio.
Ma si sa i mercati hanno sempre ragione! Però, quando si tira la corda da una parte e per lungo tempo si rischia di spezzarla. Questi eccessi dei mercati vengono generalmente seguiti da correzioni; più ampio è stato il movimento rialzista più la correzione sarà profonda.
Attenzione quindi al primo campanello di allarme a non rimanere con il cerino in mano.

Dal punto di vista tecnico, il ritorno sopra la soglia dei 19.200, ha definitivamente invalidato il segnale ribassista scattato alla fine di gennaio soprattutto nel caso in cui venga mantenuto anche in chiusura di seduta.