SCADENZA GIUGNO 2017

Aggiornamento ore 10.10

Segnalo formazione di un PVP a quota 21.130 punti.

Riflettevo sul fatto che i nostri politici non si mettono d’accordo nemmeno sulle regole del gioco figuriamoci sulle leggi che interessano i cittadini. In un paese realmente “civile” ci si sforza di trovare le regole che tutelino tutti i partecipanti alla vita democratica altrimenti sembra come quella pubblicità del “gratta e vinci”: “ti piace vincere facile!”
D’altra parte – abituato a ragionare con i numeri - faccio fatica a credere che Pd e maggioranza – avendo più di 300 deputati – vanno sotto ad un emendamento passato con 270 sì contro 256 no e addebitino poi la colpa ad altri tacciandoli come irresponsabili.
Porcellum, Italicum, Consultellum… ne abbiamo le tasche piene! Per quanto sarà dateci finalmente uno straccio di legge elettorale che ci possa consentire di esprimere la nostra rappresentanza.

Aggiornamento ore 14.40

E' vero! Siamo scesi inspiegabilmente più del previsto portandoci sotto la soglia del PVP fissato a 21.130 punti, c’è da dire però che da una parte, la forbice di differenza tra il rendimento offerto dal Btp a 10 anni e dal suo omologo tedesco, il Bund tende ulteriormente a contrarsi arrivando a battere in questo momento 181,93 punti base e questo significa che gli investitori hanno abbassato il rischio generale prezzato dal mercato nei confronti dell’Italia; dall'altra, che la soglia dei 21.000 per il momento sembra tenere per cui possiamo dire che il consolidamento – pur su livelli più bassi – si possa ritenere ancora valido e possa portare a livelli di prezzo del derivato superiori rispetto ai valori attuali.

Commento di chiusura venerdì 9 giugno 2017

Il principale indice milanese chiude a 21.122 punti (+0.38%) in una seduta che ha visto lo spread Btp Bund contrarsi ulteriormente consolidando il calo del rendimento del decennale italiano. Le minori probabilità di elezioni anticipate nel nostro Paese ha spinto oggi il differenziale a toccare un minimo a 181,8 punti base dopo che solo due giorni fa aveva toccato 203 punti. Ne hanno approfittato le banche che sono tornate a salire.
Per quanto riguarda il Ftse Mib future, il consolidamento avvenuto nei pressi di area 21.000 ha portato – dopo l’apertura di Wall Street – a recuperare i valori espressi in partenza. L’ufficialità come al solito l’ha data il cambiamento di campo del CDV che da rosso è passato in territorio verde. Alla fine abbiamo avuto una distribuzione abbastanza simmetrica con PVP e VWAP quasi affiancati e disposti in posizione centrale.

Commento di apertura lunedì 12 giugno 2017

Inizio settimana prudente per Piazza Affari e le Borse europee che hanno aperto intorno alla parità. La giornata odierna sarà condizionata dai risultati del primo turno delle elezioni legislative in Francia, dove En Marche, il partito del neo presidente francese, ha battuto i suoi avversari, rafforzando la posizione di Emmanuel Macron. In Italia invece si sono svolte le elezioni amministrative con risultati che tagliano fuori in numerosi ballottaggi il Movimento Cinque Stelle. Eventi all’insegna della stabilità politica che dovrebbero fare bene alle borse.

Intanto si contrae ulteriormente lo spread BTP/BUND e si riporta sui 174,71 punti dopo la fiammata dei giorni scorsi.

Il mercato sembra consolidare sui valori di venerdì scorso quando – dopo aver testato il supporto in area 21.000 punti si era riportato si livelli più alti chiudendo nei pressi del PVP VWAP a in area 21.120 punti. Il superamento di questa area è la condizione necessaria per dare nuovo slancio al trend rialzista.

Aggiornamento ore 10.00

Due i motivi di ritrovato ottimismo - e per ceri versi inatteso - sul fronte nostrano avvenuti la scorsa settimana.

• L’affossamento della legge elettorale in via di elaborazione dal parlamento, che sembra allontanare l’appuntamento elettorale e che ha rappresentato un fattore di debolezza – insieme alla vicenda delle banche venete nell’ultimo periodo e di cui abbiamo più volte documentato.
  
• I risultati della riunione della Banca centrale europea che non hanno prodotto scossoni: tassi di interesse invariati, che resteranno ai livelli attuali ben oltre l’orizzonte del programma di acquisto titoli, con rischi deflazionistici scomparsi.

Insomma - anche se la complessità del mondo politico italiano non fornisce nessuna garanzia – sono situazioni che mettono da parte molta ansia accumulata a fine maggio ed inizio giugno per Piazza Affari e che fanno ben sperare per nuovo impulso al trend rialzista.

Oggi, dopo una partenza il leggero ribasso, il mercato ha fatto capire subito le sue intenzioni, dapprima puntellando la zona con cui aveva chiuso venerdì e poi da qui prendere la rincorsa per un nuovo strappo. Anche il CDV è ampiamente in territorio positivo e sembra che abbia voglia di crescere.

Aggiornamento ore 11.00

Cosa ci sta frenando? I mercati hanno paura che quello che è successo venerdì sera sulle borse americane possa innescare una reazione a catena ("effetto domino"). C’è stato uno stano aumento di volatilità sia sull’indice SP&500 che soprattutto sul Nasdaq 100 con uno storno abbastanza pesante partito subito dopo la chiusura dei mercati europei ed il recupero nel finale non è bastato a fugare le perplessità, che oggi sembrano di nuovo appalesarsi sui listini del vecchio continente. E pensare che la seduta americana di venerdì era partita in deciso rialzo tanto da far registrare per i due indici citati lo sfondamento dei massimi storici. Anche il VIX ha risentito di questa situazione e ha avuto una fiammata fin sopra quota 12. Sono prove tecniche prima che finisca la grande “abbuffata” stimolata dalle banche centrali? Questa è la domanda che ci perseguiterà per il futuro. I Future americani dei principali indici sono oggi in netto calo.

Intanto siamo di nuovo alle prese con il supporto dei 21.000 punti e il CDV ha fatto capolino in territorio negativo vediamo se regge... da quello che si vede dalla distribuzione sembrerebbe di si! Il VWAP è relativamente lontano dai prezzi attuali e l'asimmetria negativa non giustifica questo ampio spazio. In questi casi prima di prendere qualsiasi decisione a rialzo si aspetta la formazione in basso di un nuovo PVP.

aggiornamento ore 12.00

Indiziato numero uno di diventare il nuovo PVP il livello 20.935 punti. Ciò creerebbe una asimmetria positiva nella distribuzione dei volumi del future in grado di riportarlo nelle parti alte della distribuzione con un primo target il livello attuale del VWAP e in seconda battuta il vecchio PVP.

Situazione trading system Trail sempre flat dopo la chiusura dello short a 21.035 avvenuta la scorsa settimana.

Andiamo a vedere il rapporto VIX/ VXV

Quando parliamo di volatilità, a tutti viene in mente il classico volatility index (VIX) che misura la volatilità implicita media incorporata nei prezzi delle opzioni sull'indice americano S&P500 che scadono a 30 giorni. Il VIX viene considerato il migliore indicatore del sentiment di breve termine degli investitori, vero e proprio "termometro della paura" sui mercati azionari. Ma non c’è solo il VIX che ci da indicazioni in questo senso. Per esempio, c’è anche il VXV che prende in considerazione la volatilità implicita delle opzioni che scadono a 3 mesi sempre sullo stesso sottostante.
Ebbene, diventa molto interessante andare a mettere in relazione proprio il VIX con VXV, creando un nuovo indicatore ossia il ratio di volatilità a breve contro quello a lungo i cui eccessi possono darci buone indicazioni.
Quando il rapporto tra VIX e VXV raggiunge i suoi picchi massimi, tra le due linee rosse del grafico ci troviamo molto spesso proprio coi minimi di mercato. Quando invece lo stesso ratio raggiunge i suoi livelli di minimo, tra le due linee verdi allora è un eccellente segnale ribassista soprattutto dopo un lungo periodo a rialzo.
Dal grafico riportato il ratio dopo aver stagnato per lungo tempo nella parte bassa sta prendendo coraggio e si sta dirigendo verso la parte alta. Nell'ultimo periodo ci ha già provato per ben due volte. Cosa significa? Significa che se non dovesse rientrare la volatilità a breve in termini relativi tende ad essere più alta di quella a lungo cioè il sentiment si sta spostando gradatamente verso una fase correttiva.