SCADENZA GIUGNO 2019

La scadenza di giugno è il periodo in cui molte società dell’indice Ftse Mib staccano i dividendi. Se si utilizza questo tipo di sottostante bisogna tenerne conto in quanto lo stacco implica la perdita di valore dello stesso e quindi influenza il prezzo delle opzioni. In particolare le Call che scadono dopo lo stacco dei dividendi avranno meno valore del solito, al contrario delle Put con la stessa scadenza che avranno un valore superiore.

Lunedì 20 maggio staccheranno la cedola ben 19 delle 40 società del Ftse Mib.

Attraverso un semplice applicativo calcoliamoci il dividendo implicito tramite la parità put-call delle opzioni.

L'impatto stimato del dividendo sull'indice Ftse Mib dovrebbe essere di 412 punti pari all’ 1,95% di decurtazione.

Il Trend Pressure e il CDV sono leggermente negativi e sembra che vogliano incrementare maggiormente questa negatività.

Migliora la situazione...

Ridotto il gap con la zona cuscinetto anche se il prezzo rimane sotto...

Ecco la distribuzione dei volumi sul future Ftse Mib quando sono le ore 14.22

Come è possibile vedere, ci troviamo nella parte bassa della distribuzione quindi in una condizione di debolezza. C’è stato qualche tentativo di recupero ma si è subito infranto.

Oggi, dopo le scadenze del mese di maggio, ha prevalso una certa prudenza sui mercati azionari europei, con il Ftse Mib che chiude cedendo lo -0.22% a 21.105 punti.
Gli operatori sono rimasti alla finestra, consolidando, vogliono prima capire come evolveranno le trattative commerciali Usa/Cina prima di prendere nuove posizioni.
Sono arrivati - infatti - messaggi contrastanti dai due Paesi con il Ministero del Commercio Cinese che ha indicato di non avere piani per la ripresa dei colloqui con Washington, contraddicendo quanto dichiarato dal segretario al Commercio, Steven Mnuchin, che prevede la ripresa dei negoziati "a breve".

Considerando lo stacco dei dividendi questa la distribuzione dei volumi di Open Interest sulle Mibo scadenza giugno.

La strategia montata dal mercato in base agli Open Interest è un Long Put Vertical Spread

Siamo arrivati al bivio

La correzione delle ultime settimane da parte degli indici azionari mondiali, appare più convincente del solito dove bastava una piccola flessione per poi riprendere fiato e proseguire il rialzo. Lo vediamo anche sul fronte volatilità implicita delle opzioni che è arrivata a valori simili a quelli di inizio anno.

Da che cosa è dovuto questo cambio di passo? Beh… sicuramente alla riapertura di una vecchia ferita che sembrava definitivamente in via di guarigione e che invece rischia di compromettere la flebile ripresa mondiale.

Mi riferisco, ovviamente, alla guerra commerciale tra USA e Cina che si è riacutizzata all’inizio di questo mese, quando Trump – nel corso delle trattative - ha alzato i dazi al 25% su 200 miliardi di dollari di merci importate dalla Cina con la minaccia di alzare dazi su altri 300 miliardi di restanti importazioni. Inoltre ha imposto limitazioni a imprese USA di acquistare componenti a numerose aziende tecnologiche cinesi.

E’ di oggi la notizia che Google ha sospeso la licenza Android che forniva a Huawei. La decisione avrà molte conseguenze per il colosso hi-tech cinese, all'avanguardia nello sviluppo delle nuove reti di comunicazione mobili 5G e per chi utilizza i suoi smartphone, perché di fatto esclude il produttore cinese da diversi servizi offerti da Google, compresi gli aggiornamenti al sistema operativo.

Va da se che questi sviluppi rischiano di portare alle stelle le tensioni tra Washington e Pechino.

Dopo la chiusura delle posizioni andate in scadenza del mese di maggio, la settimana entrante è molto importante per sciogliere un nodo cruciale: la correzione è destinata a proseguire o inizierà una fase di recupero progressivo? E soprattutto – visto che domenica prossima ci sanno le elezioni europee, un voto ai sovranisti potrà influire negativamente?

Ai posteri l'ardua sentenza…

Lo stacco dei dividendi di oggi sembra aver messo le ali al future…