SCADENZA SETTEMBRE 2021

Oggi avremo qualche certezza in più…

Il mercato azionario USA ancora rialzista, in questa fase sta presentando evidenti segni di divergenza dovuti all’ipercomprato. Del resto c’è la necessità - direi fisiologica - da parte del mercato americano di prendere fiato dopo la galoppata a rialzo che dura ormai da oltre 7 mesi e soprattutto in un contesto nel quale l’inflazione ha rialzato la testa. Perciò, è assai probabile qualche cambiamento della politica monetaria da parte della FED in senso restrittivo e il mercato tenta di scontarlo in anticipo.
Oggi avremo la prova del nove sulle effettive intenzioni del mercato americano dato che si trova in contatto con importanti supporti.
Conviene dunque aspettare che Wall Street faccia la sua mossa considerando che i movimenti dei suoi indici condizionano pesantemente il resto dei listini mondiali, in questo caso avremo qualche chance in più dal punto di vista previsionale.

Situazione grafica aggiornata a martedì 7 settembre 2021

In attesa che Wall Street ci chiarisca le idee l’unica cosa che possiamo fare è quella di una analisi grafica dell'indice Ftse Mib

Dopo il lungo trend rialzista partito a marzo 2020 dopo la pesante correzione avvenuta in seguito alla pandemia Covid 19, negli ultimi due mesi abbiamo avuto una certa accelerazione di questo trend; infatti le due rette di regressione lineare tendono a divergere.
Cosa abbiamo? Abbiamo un canale di lungo periodo ascendente la cui trend line inferiore (linea verde) che dista dalla retta di regressione lineare esattamente di una Deviazione Standard e che funziona da supporto dinamico sta puntando sui 24.600 punti. Tale supporto dinamico è stato violato una sola volta ad ottobre 2020 ma prontamente recuperato. Certo, se l’indice dovesse scendere sotto questo livello (24.600) darebbe un segnale grafico ribassista molto forte.
L’altro canale – relativo agli ultimi due mesi - ci informa che abbiamo avuto una certa accelerazione rialzista i cui limite a ribasso è di 25.600 punti
Riassumendo: i livelli da monitorare a ribasso sono 25.600 che funziona come primo supporto e 24.600 come secondo supporto. Sotto questi supporti il trend di lungo periodo è da ritenersi definitivamente cambiato.

Anche il trading system Trail sul Ftse Mib non ci aiuta nel nostro giudizio. Nell’ultimo periodo ci sono diversi segnali di entrata e uscita ravvicinati il che stanno ad indicare assenza di trend o in generale stallo del mercato.

Anche l’indicatore ADX, sovrapposto al grafico del prezzo, che misura la forza del trend senza però fornirci indicazioni precise sulla sua direzione, ci sta dicendo che ci stiamo muovendo ancora in laterale, evento segnalato tipicamente quando questo indicatore di tendenza si porta sotto la linea dei 20.

Passiamo all’analisi della volatilità storica.

Come si vede dal grafico sotto, che riporta la situazione del nostro indice dell’ultimo anno, dai minimi relativi (17.637) battuti il 29 ottobre 2020 (punto 1) l'indice ha intrapreso una salita che ha portato sui massimi di periodo fatti il 13 di agosto 2021 (punto 2) con un incremento del 51% rispetto ai minimi e con un bilancio molto soddisfacente per il nostro indice.

La volatilità storica a 21 giorni annualizzata ha dato origine - nel periodo considerato – ad un trend discendente con massimi e minimi decrescenti. La retta di regressione lineare, che ci indica dove si trova statisticamente la media di periodo, ha avuto anch'essa un andamento discendente e, insieme alle due deviazioni standard, ha formato un canale di regressione lineare che ha contenuto quasi tutte le oscillazioni della volatilità storica.
Quindi mercato in salita volatilità in discesa.
L’ultimo valore di questa importante variabile vale esattamente il 10,5% e si trova esattamente sulla retta di regressione lineare della volatilità.

Ora, 10,5% di volatilità storica è un valore molto basso dal punto di vista assoluto e se il mercato riflette una volatilità di questo tipo è perché non ritiene che al momento ci siano nubi all’orizzonte.
Vediamo invece come possiamo interpretare la volatilità dal punto di vista relativo.

Rango

Il rango, ossia una misura di valutazione relativa che viene spesso utilizzata in statistica, ci dice che il valore attuale, in un intervallo compreso tra 0 e 100, è 20 quindi in una zona di bassa volatilità. All’inizio di luglio di quest’anno il rango mostrava il valore massimo.

Percentili

Che la volatilità storica sia in una condizione di bassa volatilità relativa è confermato anche dal canale dei percentili dove l’ultimo valore segna 11° percentile il che significa che solo 10 valori su 100 hanno avuto valori di volatilità più bassi. Quando il valore di volatilità si trova al di sotto del canale dei percentili 20/80 avendo sfondato la parte bassa del canale, beh allora … risulta molto improbabile che la volatilità dal punto di vista evolutivo si impenni. Del resto sappiamo che una delle sue caratteristiche è la persistenza.

Tirando le somme...

Dall’analisi sul prezzo e sulla volatilità, le strategie che trovano maggior riscontro questo mese di settembre sono quelle moderatamente rialziste. Naturalmente le fasi in cui è possibile prendere posizione in questo senso sono quelle in cui il mercato compie una correzione; un po' come è successo questa mattina.