Tra gli indicatori di analisi tecnica utili per la costruzione delle strategie in opzioni deve essere annoverato sicuramente quello delle Bollinger Bands.
Credo che la maggior parte degli utenti del forum conosce o ha utilizzato, almeno una volta, le Bollinger Bands e quindi sa di che cosa stiamo parlando.
Per chi ignora l’argomento ricordiamo brevemente di che cosa si tratta.
Le Bollinger Bands - create da John Bollinger - rappresentano un tipo particolare di envelope (busta), ovvero un indicatore che si disegna direttamente sul grafico dei prezzi e serve a “racchiudere” le loro fluttuazioni e ad evidenziarne così i movimenti più significativi.
La differenza sostanziale tra le Bollinger Bands e le envelope è che quest’ultime sono tracciate secondo una percentuale fissa sopra o sotto la media mobile, mentre le bande di Bollinger sono tracciate secondo livelli di deviazione standard dei prezzi di chiusura sopra o sotto una media mobile.
Ora, visto che la deviazione standard è una misura di volatilità (ecco il motivo per cui può tornare utile a noi opzionisti questo tipo di indicatore), le bande si muovono seguendo i prezzi, allargandosi o restringendosi in funzione della volatilità del titolo cui sono applicate.
La figura postata mette in evidenzia questo principio, mostrando come le fasi di bassa volatilità si alternano a quelle ad elevata volatilità dove i prezzi tendono a muoversi intorno alla media mobile tentando di "forzare" le barriere costituite dalle Bande.
Credo che la maggior parte degli utenti del forum conosce o ha utilizzato, almeno una volta, le Bollinger Bands e quindi sa di che cosa stiamo parlando.
Per chi ignora l’argomento ricordiamo brevemente di che cosa si tratta.
Le Bollinger Bands - create da John Bollinger - rappresentano un tipo particolare di envelope (busta), ovvero un indicatore che si disegna direttamente sul grafico dei prezzi e serve a “racchiudere” le loro fluttuazioni e ad evidenziarne così i movimenti più significativi.
La differenza sostanziale tra le Bollinger Bands e le envelope è che quest’ultime sono tracciate secondo una percentuale fissa sopra o sotto la media mobile, mentre le bande di Bollinger sono tracciate secondo livelli di deviazione standard dei prezzi di chiusura sopra o sotto una media mobile.
Ora, visto che la deviazione standard è una misura di volatilità (ecco il motivo per cui può tornare utile a noi opzionisti questo tipo di indicatore), le bande si muovono seguendo i prezzi, allargandosi o restringendosi in funzione della volatilità del titolo cui sono applicate.
La figura postata mette in evidenzia questo principio, mostrando come le fasi di bassa volatilità si alternano a quelle ad elevata volatilità dove i prezzi tendono a muoversi intorno alla media mobile tentando di "forzare" le barriere costituite dalle Bande.
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Meno si rischia più si guadagna ...