Realtà e modelloquesta equazione, ovvero questo modello, ci dice quale sarà la posizione del corpo istante per istante. Ad esempio, se la massa del corpo è di 1 kg, dopo un secondo avremo:
VI5.png
Il corpo, dopo un secondo, si troverà a circa 5 metri dal punto in cui è stato lasciato! Se volessimo calcolare la posizione del corpo dopo 2 secondi, occorrerà sostituire 2 al posto di t nel modello. E così via.
Una prima osservazione che si può fare è che se il corpo, nel punto considerato origine del sistema, ha una certa velocità v, il modello che stiamo usando non funziona. Non funziona perché non tiene conto di tale informazione. E allora? Cosa si fa? Semplice, si cambia il modello con uno che funzioni. Eccolo:
VI6.png
Ma possiamo andare oltre. Il modello appena indicato, ad esempio, non tiene conto dell'attrito. Infatti vale solo nel vuoto. Fa parte dell'esperienza di ognuno di noi l'osservazione che due oggetti come - ad esempio - una piuma ed una biglia di vetro, lasciati cadere nello stesso istante, giungono a terra in momenti diversi. E ciò è dovuto proprio alla presenza dell'attrito (nel modello che non tiene conto dell'attrito, come sicuramente qualcuno avrà avuto modo di osservare, l'informazione della massa non è presente nell'equazione; cosa che invece accade nel modello che considera l'azione dell'attrito).
Ciò che in conclusione vorrei che fosse chiaro è che un modello, per quanto preciso, non riuscirà a descrivere perfettamente la realtà che intende descrivere: la realtà è sempre più complessa di qualunque modello. E questo è vero anche per la formula B&S. Ma non dobbiamo abbatterci: esiste la via d'uscita. E, soprattutto per la B&S, ci torneremo.
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