Ciao Antonio ho letto quello che hai scritto sullo spread trading con le opzioni. I vertical spread hanno un gain "stabilito" . L'impostazione dello short (o di un long) per cercare una convergenza lo condivido, io lo faccio abitualmente col Nasdaq e il DJ ma fatto con le opzioni in quel modo (se non ho capito male) il gain è attribuibile alla differenza tra i premi incassati nel vertical a credito e quelli spesi nel vertical a debito (correggimi se sbaglio). A meno che tu non lo faccia con quantità industriali credo che ci sia ben poca ciccia in questo tipo di operatività. Hai fatto uno studio tra due variabili correlate con una equity line o hai scritto solo per rispondere a qualche utente che ti ha chiesto come si sarebbe potuto fare?
Non sono entrato nel merito del sistema effettivo ma non è vero che non c’è “ciccia” anzi!
Non sono entrato nel merito del sistema effettivo ma non è vero che non c’è “ciccia” anzi!
- Primo perché il discorso deve essere fatto non in maniera assoluta ma relativa, nel senso che il gain deve essere sempre rapportato al rischio assunto.
- In secondo luogo quello che si sta tradando in realtà è la convergenza verso la media del differenziale. Ora, se questa effettivamente si verifica, significa che il titolo più forte sul quale abbiamo aperto per esempio uno Short Call Vertical Spread (a credito), ritraccia più velocemente rispetto all’altro – quello più debole della coppia – sul quale abbiamo aperto un Long Call Vertical Spread (a debito) che potrebbe a limite anche non perdere e rimanere stazionario come valore complessivo. Ciò si traduce nel fatto che quando si arriva effettivamente sulla media e si chiudono entrambe le posizioni si ottiene un gain certo!
Meno si rischia più si guadagna ...