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La strategia del re

Sezione dedicata alla discussione di strategie complesse che possono riguardare anche l'utilizzo combinato di opzioni e futures per creare figure sintetiche
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Mauro

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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 18:29

SCruz ha scritto:
Mauro ha scritto:
abc ha scritto:Puoi fornirci i dati dele opzioni (strike/prezzi ) che fanno parte del payoff che hai mostrato ?


Ottimo abc, :13

questa potrebbe essere una domanda da porre al gruppo per vedere come ce la caviamo in termini di reverse engeneering: ovvero, guardo il payoff di una figura e cerco di capire quali sono gli strike coinvolti. Naturalmente solo tipo di opzioni e strike, non anche i prezzi a cui sono state negoziate. Quello sarà il livello di eccellenza, ma dopo! ;)

Avanti, la partita è aperta!
:D

P.S.: anticipo la risposta ad una eventuale domanda: supponete che non ci siano posizioni sintetiche.


Dovrebbe essere una figura composta da uno spread ribassista, strike 3150 venduto e strike 3300 comprato [(-C3150 +C3300),(-P3150,+P3300)], con sopra un future long.

Per i prezzi, la cosa è un pò più difficile in quanto incide non solo il prezzo acquisto / vendita delle opzioni ma anche il prezzo di acquisto del future, che fa alzare o abbassare il payoff.



No, SCruz, non è così. Ed il future, comunque, non è presente nella figura.
:)
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Mauro

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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 18:57

ReMida ha scritto:Ciao Mauro, vedo che hai iniziato alla grande! Complimenti tutto molto chiaro. :25

La domanda che ti volevo fare è questa: tu che hai lavorato con i due sottostanti (almeno presumo) quali sono le differenze tecniche che riscontri, oltre il valore nominale, su cui vale la pena stare attenti? In sostanza, a parità di esposizione ti trovi meglio con l’uno o con l’altro?
:33


Ciao ReMida.
La tua domanda, in verità, richiede una risposta abbastanza ampia. Difficile dire quale sia il sottostante più "tradabile". Sicuramente nessuno dei due, in assoluto, e l'uno o l'altro relativamente alle diverse fasi temporali.

Si potrebbe mettere a confronto lo spread bid-ask del book di negoziazione delle opzioni che dovrai trattare nel corso del mese, naturalmente a parità di moneyness. Ma anche questo è un confronto cha va fatto con le molle. E' notorio, ad esempio, che i MM che espongono le proprie proposte sul FTSEMib sono un po' più esosi: si notano spread mediamente più ampi su tutta la chain. Però, a fianco a questo dato, direi abbastanza oggettivo, devi affiancarne un altro: l'"elasticità" del MM ad eseguirti. Quelli che operano sul FTSEMib sono meno rigidi di quelli che operano sul Dax (e quelli che operano sullo Stoxx sono ancor più rigidi). Con ciò intendo dire che se poni la tua proposta sul mid, il MM che opera sul FTSEMib ti esegue (quasi sempre); i MM sassoni, invece, quasi mai: devi avvicinarti ancor di più verso il lato col quale dovrai incrociarti.

Altro aspetto abbastanza importante è quello commissionale. Realizzare sullo Stoxx50 le stesse strategie che AZ13 propone sul FTSEMib ti porta ad una spesa almeno tripla (per la questione del rapporto tra i sosttostanti a cui abbiamo già fatto cenno). Ed anche questo va considerato. Naturalmente non tutto il male vien per nuocere. Nel senso che se devo trattare 3 opzioni, in luogo di una, generalmente posso trarre vantaggi da questo tipo di negoziazione (non entro nel merito: il discorso è abbastanza articolato).

Poi c'è la questione del ventaglio dei tipi di derivati impiegabili: con Dax e Stoxx50 puoi usare solo future e opzioni. Col FTSEMib hai a disposizione anche il miniFib: e questo, ti assicuro, è un vantaggio di non poco conto (è vero che puoi replicare, sinteticamente, un future con qualsivoglia delta, come ho mostrato qualche post fa illustrando la figura del future simile; ma questo ti obbliga al pagamento di doppie commissioni e, soprattutto, di doppio costo dovuto al maggior spread bid-ask dell'opzione rispetto a quello solito del future).
Sempre in questo stesso ambito devi considerare il rapporto tra i sottostanti governati da opzioni e future:
- nel FTSEMib l'opzione controlla la metà del sottostante controllato dal future; e poi c'è il mini, che controlla un quinto del sottostante controllato dal future;
- nel Dax l'opzione controlla un quinto del sottostante controllato dal future;
- nello Stoxx50 l'opzione controlla lo stesso sottostante controllato dal future.

E poi c'è altro ancora. Ad esempio, come reagiscono i sottostanti ai livelli Garcia? I dati degli open interest, quando sono resi disponibili al pubblico? Solo per fare qualche esempio.

Capisci perchè, dicevo, la tua è una domanda che richiede una risposta ampia?
;)
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Mauro

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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 22:56

frankenstein ha scritto:Se ho ben capito la startegia del Re consiste in una posizione di questo tipo (ma non dal payoff mi pare un po differente quella di Mauro):

Call -1 3200
Call +1 3250
Call +1 3300
Call -3 3350
Put -1 3200
Put +1 3150
Put +1 3100
Put -3 3050

La correzione di Scruz dovrebbe essere:
Call +1 3300 finanziata dalla vendita di una Put 3150


Ci sei quasi ...
:)
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Mauro

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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 23:04

frankenstein ha scritto:Grazie Mauro per la tua iniziativa.
Per tenere sotto controllo una stategia a me piace considerare in primis il Delta delle singole "naked" options.
Se una put o una call scoperta supera il delta di 0.35 inizio a controllarla strettamente e di sicuro intervengo (e spesso sono gia' intervenuto) quando il delta raggiunge 0.5. Insomma agisco sulla singola option "naked" tra 0.35 e 0.5 di delta.
Mi sbagliero' ma trovo utile considerare in primis i punti critici non coperti di una strategia.


Si, comprendo il tuo punto di vista. Il mio tende a privilegiare maggiormente il sistema in luogo di una o più componenti di esso: in sostanza cerco di guardare il prortafoglio nel suo complesso.

frankenstein ha scritto:E' ovvio che poi tutto influenza il delta complessivo, ma questo stretto controllo di alcuni strike nodali mi aiuta a tenere sotto controllo l'insieme ed eventulamente mi invita a chiudere anche certi strike che abbiano raggiunto livelli di delta ridicoli (cioe' molto bassi) e che sono un inutile sia pur basso rischio.


Concordo, quando un'opzione venduta ha dato quel che doveva dare è sempre meglio chiuderla: inutile rischiare, anche se poco. Si tratta di capire a quanto chiuderla (dimensione del prezzo, naturalmente in senso relativo) e quando chiuderla (dimensione del tempo)

frankenstein ha scritto:Come agisco se scatta l'allarme delta?
Non sempre ritengo utile portare il Delta vicino allo 0. Solo "mostri" di bravura come Az13 possono essere in grado di mantenere il delta vicino allo 0 in un mercato direzionale. Non che il bravissimo Az spesso resti leggermente delta positivo o delta negativo a seconda della sua visione del mercato (lo abbiamo visto durante i corsi), ma la regola di fondo, basata sulla convinzione che le previsioni sono.....fallaci...., consiste nel chiudere la giornata con delta vicino allo 0 e con theta positivo, lasciando che il tempo inesorabilmente trascorra....
Io che non sono cosi pronto alle correzioni come Az ( ma miglioro....) e che ho pure la "presunzione" di capire dove va il mercato...mi sono fatto un semplice schemino:
* scadenze lontane e mercato che "appare" stabilizzarsi. In questo caso faccio un ratio spread. Pertanto acquisto la call venduta e vendo 2 call con strike piu' alto (anche diverso) per recuperare quanto speso. Se sono veramente convinto raddoppio anche la quantita' (compro due e vendo 4). E' ovvio che mi espongo al rischio di una ulteriore negativizzazione del delta e all'effetto negativo della volatilita', ma il mio theta aumenta ed il B/E si sposta in avanti.
* scadenze lontane con mercato in tendenza. Costriusco una orecchia "mozzata" a cavallo dello strike "naked". In sostanza acquisto lo strike venduto (ad es. 3250), vendo lo strike 3275 e lo strike 3300 e compro lo strike 3225. Utile il raddoppio delle quantita'. Il delta certo non si azzera, ma diminuisce, non aumenta il rischio volatilita' e il B/E si sposta in avanti.
* scadenze vicine con mercato che sembra stabilizzarsi. Costruisco una butterfly cercando di centrarla bene gurdando gli O.I.
* scadenze vicine con mercato in tendenza. Costriusco un calendar comprando lo stesso strike della opzione venduta sotto attacco con scadenza successiva. Per limitare i costi e prevedendo un ulteriore avanzamento del mercato vendo uno strike piu alto sempre con scadenza successiva, ritrovandomi cosi con un tranquillo spread.
Non e certo uno schema perfetto....ed a volte puo esporre a rischio se le previsioni sono errate ( ma il rischio si controlla anche a monte sapendo bene quanto si ha di disponibilita'), ma penso che avere un metodo anche non perfetto comunque aiuti
Del resto si e' qui per imparare.


Grazie per la tua condivisione.
Davvero.
:thanks
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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 23:07

Francio ha scritto:...
Buongiorno, per farla breve ...-3 P3000 +2 P3075 -1 P3150 -1 C3150 +2 c3225 -3 C3300 anche se le comprate potrebbero essere due strike diversi(3100/3050 3200/3250), altrimenti assomiglia ad una SpiderMan, ovviamente roba di Antonio.
Ciao


Francio, anche tu ti sei avvicinato, ma ancora non ci sei. Attenzione alle +2 P ... e +2C ...
;)
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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 23:16

Riprendiamo con l'analisi della strategia.

Anche quest'oggi il mercato non è andato oltre il secondo livello Garcia, verso l'alto, e quasi toccato (sempre il secondo livello), verso il basso.

fig10.png


Delta e gamma, per il momento, sono ancora sotto controllo.
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Re: La strategia del re

Messaggio04/06/2014, 23:23

E' interessante analizzare la greca Theta, ora pari a circa 2 punti, che porta in cassa un valore di circa 20 euro/giorno.

fig11.png


Osservandone l'andamento nel tempo notiamo che per circa 5 giorni si mantiene costante e poi, lentamente, si porta a zero. Successivamente, tra il giorno 12 e il giorno 13, diviene negativa. Cosa ci indica tutto ciò? Che se il sottostante non si dovesse muovere in modo sensibile dagli attuali valori, a quella data converrebbe liquidare la strategia in quanto non ci sarebbe più Theta da incassare.

Analizzare le greche al variare del sottostante, o del tempo o della volatilità, ci consente di essere più confidenti con il nostro portafoglio.
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abc

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Re: La strategia del re

Messaggio05/06/2014, 9:03

Mauro ha scritto:
Francio ha scritto:...
Buongiorno, per farla breve ...-3 P3000 +2 P3075 -1 P3150 -1 C3150 +2 c3225 -3 C3300 anche se le comprate potrebbero essere due strike diversi(3100/3050 3200/3250), altrimenti assomiglia ad una SpiderMan, ovviamente roba di Antonio.
Ciao


Francio, anche tu ti sei avvicinato, ma ancora non ci sei. Attenzione alle +2 P ... e +2C ...
;)

+1 P3050 +1P3075, +1 C3225 +1C3250, le call vendute 3225 anziché 3300
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Andreaperugia

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Re: La strategia del re

Messaggio05/06/2014, 10:44

E' veramente interessante leggervi, grazie a Mauro per la condivisione, confesso che essendo molto più indietro di voi nello studio delle Opzioni, faccio molta fatica a seguirvi, ma ce la metterò comunque tutta!!!
Vorrei poter fare 2 domande:
- Vedo che utilizzate un bellissimo strumento per simulare e studiare le vostre Strategie, c'è la possibilità di acquistarlo?
- Chiedo poi a Mauro, ci sarebbe la possibilità di organizzare un Webinar o anche più di uno periodicamente, da affiancare a ciò che viene postato sul Forum?

Grazie!
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AZ13

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Re: La strategia del re

Messaggio05/06/2014, 12:12

Andreaperugia ha scritto:E' veramente interessante leggervi, grazie a Mauro per la condivisione, confesso che essendo molto più indietro di voi nello studio delle Opzioni, faccio molta fatica a seguirvi, ma ce la metterò comunque tutta!!!
Vorrei poter fare 2 domande:
- Vedo che utilizzate un bellissimo strumento per simulare e studiare le vostre Strategie, c'è la possibilità di acquistarlo?
- Chiedo poi a Mauro, ci sarebbe la possibilità di organizzare un Webinar o anche più di uno periodicamente, da affiancare a ciò che viene postato sul Forum?

Grazie!


Ciao! Andreaperugia, il software “Calibro” per simulare e studiare le strategie e altri programmi, così come i Webinar, non si acquistano direttamente ma fanno parte del materiale dei corsi teorici pratici svolti finora.
Meno si rischia più si guadagna ...
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