STRATEGIE STATICHE e DINAMICHE

Distribuzione definitiva dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi giovedì 1 ottobre 2015

Commento...

Una volta formato il PVP in alto a quota 21.475 e la susseguente asimmetria negativa e con il passaggio in rosso del CDV (Cumulative Delta Volume) il mercato è sceso.

Buongiorno,
vorrei dire ormai una certezza testata da tempo....aggiungendola a tutte le cose interessanti e validissime di AZ.
Mi sono accorto che ogni venerdi del mese la borsa apre sempre nell'intorno di 130 punti dei 1000 o dei 500 ? (quindi o a 870....130.....380.....630......ovviamente aggiungete la migliaia che volete)
Stamane per esempio abbiamo aperto e siamo rimasti fino alle 9.05 a 21380.....Potevamo aprire a 21130 dove abbiamo chiuso ieri ma evidentemente ai grossi operatori conveniva di più farlo più in alto. Comunque evidentemente hanno dei punti dove loro massimizzano settimanalmente i loro guadagni o che comunque riescono ad aggiustare meglio i loro profitti futuri. Insomma dopo 1 anno di osservazioni davvero posso confermarlo e lo potete notare se vi andate a vedere tutte le aperture dei 4 venerdi del mese di tutto l'anno in corso. Ovviamente è aperto il dibattito!!
saluti a tutti e buon lavoro

Distribuzione ore 12.15

Venerdì - dopo una mattinata nel complesso positiva - le borse europee hanno stornato velocemente dai massimi di giornata (-2% in pochi minuti di contrattazione) in seguito ai deludenti dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce in particolare i nuovi posti di lavoro a settembre negli Stati Uniti sono aumentati di 142.000 unità contro una stima di crescita di 203.000 il che farebbe allontanare un rialzo dei tassi a breve da parte della Fed.

Dopo che gli indici americani hanno aperto in forte ribasso, i mercati europei hanno intrapreso una costante risalita fino a riportarsi quasi sui massimi di giornata.

Questo movimento a “V” ha coinvolto maggiormente i mercati americani che, non solo hanno recuperato tutta la negatività, ma addirittura hanno terminato le contrattazioni con tutti gli indici in forte salita e sui massimi di giornata: SP&500 +1,43%, Nasdaq +1,74% e DJ +1,23%. Naturalmente questo avrà un peso per le aperture di lunedì previste in gap up.

Disposizione degli Open Interest di ottobre con sovrapposizione della funzione di ripartizione.

Commento: anche ad occhio si nota che ci sono più Put che Call nella distribuzione il rapporto Put/Call è infatti superiore all’unità e si attesta sull' 1,16. Diciamo che nel complesso il mercato delle opzioni non è orientato a ribasso… e allora questa frenata del nostro mercato da che cosa dipende? Per la verità, la scorsa settimana - dopo un’apertura in forte discesa nella giornata di lunedì - il mercato si è ripreso portando ad un saldo positivo al termine della stessa (+0,99%).

Ora, abbiamo raggiunto il crossover cioè il punto in cui i venditori di opzioni ottengono il massimo profitto a scadenza ossia sui 21.500 punti. A questo livello di strike abbiamo praticamente solo Put (la differenza tra Put e Call su questo strike assomma a 2.496 che non sono poche!) le prime Call che possono funzionare da resistenza le proviamo sullo strike 22.000. Quindi il mercato – data anche la volatilità attuale – si muoverà velocemente fino a raggiungere questa resistenza e a mio avviso potrebbe anche superarla.

Differenziale di Open Interest scorsa settimana. Complessivamente sono state aperte più posizioni sulle Put che sulle Call (rispettivamente 60% contro il 40%). Con una strategia complessiva di un short strangle…
Il che non giustificherebbe in assoluto un imminente forte rialzo anche se abbiamo raggiunto la leg destra dello short strangle. E allora? da dove deriva questa convinzione?

Ma naturalmente dai futures che hanno incrementato enormemente il loro Open Interest. Guardate che trend…
agli stessi livelli di prezzo attuali eravamo a 56.000 pezzi ora siamo a 62.000 quindi 6.000 contratti in più e – se ci fate caso – ogni qualvolta si è verificata una candela verde c’è stato un incremento di OI mentre in corrispondenza delle candele rosse l’OI del future è rimasto praticamente invariato.

Tirando le somme: sembra che non ci siano dubbi circa la direzionalità che il mercato potrà assumere la prossima settimana. Ciò che bisogna stabilire è l’entità del rialzo (i futures sono sempre volatili). Certo! Se ci sarà un ulteriore incremento del Put/Call ratio a quel punto possiamo assistere a sviluppi positivi anche di una certa entità.