STRATEGIE DI GAMMA

...entro bene ma esco di merda....

Caro questo problema è un pò comune ... anche con un buon sw

è arrivata a 500....1500€ di gain perso me ven de pianc....

...entro bene ma esco di merda....

Caro questo problema è un pò comune ... anche con un buon sw

è arrivata a 500....1500€ di gain perso me ven de pianc....

Dai dai su ... ti faccio il mio elenco di roba che ha preso a salire subito dopo averla venduta ?

La bolla continua a gonfiarsi.

Davvero è difficile comprendere la reazione dei mercati questa settimana. Ma solo all’apparenza. Perché dico questo? Perché sono un opzionista e come tale fotografo la situazione degli Open Interest. Ma andiamo per gradi.

Limitatamente a questa settimana il Put/Call ratio si è contratto del 25% cioè è passato da 1,32 a 1,07 ( ricordo che quando questo valore è intorno all’unità il quantitativo totale di OI delle Put equivale al quantitativo totale di OI delle Call). Mercati “toro” sono contraddistinti da Put/Call ratio di 4 o 5 e quindi con un eccesso di Put nei confronti di Call.

Differenziale di Open Interest di oggi. E’ palese l’aumento consistente delle Call sugli strike 23.500/23.750/24.000

Premesso che sulla nostra borsa operano prevalentemente professionisti, ci dobbiamo domandare come mai Piazza Affari anche oggi ha guadagnato molto, ma molto meno di Francoforte (+2,9%) e Parigi (+2,5%).

A frenare l’indice Ftse Mib sono stati i titoli del settore bancario eppure lo spread btp bund è sceso sotto i 100 punti. Cosa sta succedendo? Perché in questa settimana che si è appena conclusa il Dax ha guadagnato il 6,8% mentre il nostro Ftse Mib soltanto l’1,8%?

Ancora… se questo rialzo è avvenuto dopo le parole di Draghi (e non è la prima volta che questo strano fenomeno di ipnosi collettiva si materializza per poi inevitabilmente sgonfiarsi) ci sono quantomeno parecchie ambiguità e contraddizioni che si sono appalesate durante la sua conferenza stampa.

Giusto Antonio stesso pensiero che sto facendo io poi vediamo se si avvera

Cosa ha detto fondamentalmente Draghi?

• Ha detto che l’acquisto di titoli procede bene e senza intoppi e si sta intensificando l’afflusso di risorse alle imprese ed ai privati;
  
  
• che la ripresa procede ma il ritmo è ancora moderato e al di sotto delle attese;
  
  
• che si sono materializzate incognite nei paesi emergenti e nei prezzi delle materie prime che comportano rischi al ribasso nella crescita futura e di calo dell’inflazione, che si sta allontanando dagli obiettivi di stabilità desiderati dalla BCE (ossia il 2% annuo);
  
  
• e soprattutto che - cosa più importante - che l’atteso incremento del Quantitative Easing (l’acquisto sul mercato da parte di una Banca Centrale di titoli di stato tramite l’emissione di nuova moneta che va quindi ad alimentare la liquidità sul mercato) è, perlomeno, stato rinviato, e non c’è assolutamente la certezza che si faccia.

Perciò, chi valutasse quest’analisi della situazione con estrema serenità e razionalità, dovrebbe ammettere innanzitutto che le misure varate precedentemente dalla BCE hanno fatto flop e che forse si dovrà intervenire con un incremento di QE per migliorare la situazione.

La verità è una sola: l’estensione del Quantitative Easing - qualora si dovesse effettivamente concretizzare a dicembre - va bene per la Germania e non per l’Italia.

Quello che sta succedendo poi sull’obbligazionario rasenta l’incredibile. Prendiamo ad esempio il BTP. Ebbene, per la prima volta nella storia il rendimento del BTP a 2 anni è diventato negativo. Cioè si è disposti pagare per poter prestare denaro per due anni ad un debitore che ha un rapporto debito/PIL al 133% ed un debito pubblico di 2.200 miliardi. Altro che derivati!
Personalmente - sebbene sia uno che non ha certo l’ imprinting per l'avversione al rischio - sarei terrorizzato dalla prospettiva di perdere l’intero capitale per aver prestato soldi a uno stato che tecnicamente è nell’impossibilità di restituirmeli.

Bhe… con l’annuncio di questi nuovi stimoli altra “manna” dal cielo per quanto riguarda l’azionario grazie alle nuove opportunità di carry trade gratuito! E forse questo è il vero motivo per cui tutti gli indici europei sono letteralmente schizzati.

Mi sarei aspettato che almeno da parte degli americani ci fosse stata più cautela visto quello che era successo sul cambio euro dollaro che in pochi minuti ha perso un paio di figure, precipitando a 1,11 (era partito ad inizio settimana a 1,136) e invece l’entusiasmo ha contagiato anche gli americani.

Evidentemente il ragionamento seguito dagli operatori è stato più o meno questo: se Draghi farà altre misure accomodanti, come potrà la FED alzare i tassi spingendo ulteriormente al rialzo il dollaro e penalizzando le imprese americane? Hanno capito subito che stava arrivando altra droga speculativa e se ne sono infischiati dei profitti deludenti che escono dalle trimestrali: forse tassi USA azzerati ancora per larga parte del 2016? La Yellen e company emulano Draghi varando un QE4?

Ad aumentare ancor più l’euforia sono state le decisioni delle autorità monetarie cinesi che hanno nuovamente tagliato i tassi di 25 punti base. Ricordo che queste manovre di politica monetaria testimoniano una difficoltà di fondo dell’economia asiatica, certamente tassi più bassi danno ossigeno alle imprese, ma se occorre dare loro ossigeno significa che sono a corto di fiato.

Posso solo immaginare cosa succederà quando dovranno alzare frettolosamente i tassi facendo inevitabilmente scoppiare l'enorme "bubbone" che hanno costantemente gonfiato sull’obbligazionario e sull’azionario.

Bhe, come si dice: ai posteri l'ardua sentenza...

Tornando all’analisi degli Open Interest quello che sembra aver fatto la differenza la scorsa settimana - almeno sul nostro mercato -sembra – come si vede dal grafico – l’enorme balzo in avanti fatto registrare dal future +5.083 contratti in più, (+7,8%). Normalmente quando gli operatori si muovono con i future (e non con le opzioni) è perché vogliono stare leggeri ossia avere uno strumento veloce da poter smobilizzare all’occorrenza. Quindi prepariamoci a rapidi capovolgimenti di fronte.