DICEMBRE 2015

Aggiornamento delle 15.30… formato un nuovo POC a quota 20.890 punti

Aggiornamento delle 16.23… prezzo ancora sotto al POC a quota 20.890 punti

Distribuzione definitiva Market Profile eseguito direttamente sull’indice Ftse Mib di oggi lunedì 14 dicembre 2015.


Commento…

II Fise Mib archivia ancora una seduta in perdita e precisamente del -2,42% a 20.506 punti. Siamo stati la maglia nera dell’Europa.

Dal punto di vista tecnico, fallito il rimbalzo e creato una distribuzione con asimmetria negativa sopra al POC di venerdì, non appena gli è sceso sotto l’indice ha accelerato vistosamente a ribasso. Poi praticamente ha consolidato intorno ad area 20.800 ma anche questa e non ha retto e non ha tenuto nel finale nemmeno l’area 20.600 quella dei minimi di fine settembre. Alla fine ci siamo fermati a 20.506 abbiamo avuto 720 punti di escursione.

Il forte ipervenduto consiglia comunque prudenza, nel senso che possono esserci rimbalzi molto violenti. Sicuramente andremo verso un consistente aumento di volatilità.

Che cosa succederà ora?

La domanda che ci dobbiamo porre, anche rispetto alle possibili correzioni da apportare alle nostre strategie, e se le “mani forti” ossia i gestori del risparmio riusciranno a fermare l’ondata di vendite che si è abbattuta sui listini cercando di alleggerire la pressione ribassista che in due settimane ha portato via circa il 10% di utili faticosamente accumulati durante l'anno, in modo da evitare di presentarsi a fine 2015 al cospetto dei clienti con rendiconti finali negativi.

Quello del rimbalzo - a mio parere - rappresenta a questo punto lo scenario più probabile che ci accompagnerà - credo - fino alla fine dell'anno e come dicevo alcuni post fa, è assai probabile che prenderanno proprio a pretesto la decisione della FED (qualsiasi essa sia) per giocarsi tutte le carte nelle poche giornate restanti per salvare capra e cavoli. Ci sono molte evidenze che avvalorerebbero questa tesi.

Intanto – per quanto ci riguarda - siamo arrivati a un’area di supporto molto importante 20.500 la stessa che ha retto a settembre. C’è un’ipervenduto da paura che potrebbe essere riassorbito. Poi sono state rollate numerose Put su scadenze successive.

Differenziale di Open Interest e relativa strategia di martedì 14 dicembre 2015.

Ancora chiusure di Put e qualche rollata verso il centro per quanto riguarda le Call. Strategia: Long Put. Aumentati gli Open Interest sui future di 2.938 unità.

Inutile dire che questi dati non esprimono ancora un rimbalzo. Bisogna aspettare allora la FED? Direi proprio di si…

Il rimbalzo dell’indice SP500 americano della giornata di ieri e il recupero di 35 dollari al barile del petrolio dovrebbe fornire ai mercati europei – almeno in apertura - il pretesto per rimbalzare, dato che l' ipervenduto sugli indici europei è arrivato a livelli veramente eccessivi. Ma attenzione agli Open Interest che dicono tutt’altra cosa…

A causa del rollover la solita disamina dei volumi attraverso il Volume Profile potrebbe risultare falsata, per cui diamo gli aggiornamenti direttamente attraverso il Market Profile eseguito direttamente sull’indice (aggiornamento 10.55) prima del dato riguardante l’indice Zew tedesco previsto tra 5 minuti.

Attenzione al livello segnato dalla freccia…

Situazione volatilità storica. Siamo in un canale ascendente e ci troviamo ancora al disotto della linea di regressione. Tuttavia la volatilità ha toccato la parte bassa del canale inferiore che corrisponde a due DS e sta gradatamente aumentando.

Quindi la situazione è ancora in una condizione di relativa bassa volatilità che potrebbe esplodere da un momento all’altro. In questi casi si acquistano opzioni Call e Put vicini nello spazio e nel tempo (opzioni settimanali?) soprattutto in virtù del fatto che domani ci sarà probabilmente il primo rialzo dei tassi usa dopo 7 anni di politica monetaria di tassi prossimi allo zero.

I percentili – come si vede – anticipano quasi sempre il movimento successivo della volatilità. Adesso sono rientrati nel canale e si apprestano a sfondare dal basso verso l’alto (linea verde) la parte superiore. La volatilità – invece – (linea amaranto) è ancora confinata sulla parte bassa del canale in una condizione di bassa volatilità.

Situazione materie prime. Come vedete c’è un rimbalzo forte del petrolio che attualmente sta condizionando di riflesso tutti i listini.