In che modo il rialzo dei tassi incide sui prezzi delle azioni?
Il valore fondamentale di un'azione corrisponde al valore attuale dei dividendi che la società distribuirà in futuro; nell'ipotesi più semplice, che prevede dividendi costanti nel tempo, il valore di un'azione sarà pari a:
Ora, razionalmente parlando, possiamo affermare che l'innalzamento dei tassi aumenta tutti i rendimenti di mercato e, quindi, anche quello richiesto ai titoli azionari che, nella formula, si trova al denominatore: quindi il valore di tutte le azioni diminuisce al crescere dei tassi.
Più complesso è l'effetto che i tassi possono esercitare sul numeratore della frazione, cioè sui dividendi attesi per il futuro.
Innanzitutto occorre precisare che i dividendi sono funzione degli utili: le società, in ultima analisi, possono distribuire maggiori o minori dividendi in funzione degli utili che conseguono.
In taluni casi, al crescere dei tassi, gli utili attesi per una società possono calare e, con essi, i dividendi, contribuendo a ridurre ulteriormente il valore teorico delle azioni, già depresso dall'aumento del rendimento richiesto. Il motivo più evidente è certamente la variazione del costo dell'indebitamento finanziario, che necessariamente ogni azienda deve fronteggiare per svolgere la propria attività; un aumento del costo del denaro si riflette inevitabilmente in un maggior peso degli oneri finanziari nel conto economico e quindi le società fortemente indebitate, per effetto dei maggiori tassi, subiscono una riduzione degli utili a causa della crescita degli oneri finanziari, dovuta all'aumento degli interessi da pagare sui debiti.
In altri casi l'effetto sugli utili e sui dividendi può essere positivo controbilanciando, in tutto o in parte, la riduzione di valore determinata dalla crescita del denominatore.