DICEMBRE 2015

Distribuzione dinamica dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi venerdì 8 gennaio 2016
(aggiornamento ore 12.30)

Commento…

Dalla apertura abbiamo assistito alla formazione di 3 PVP che hanno assecondato la relativa salita. IL VWAP con pendenza positiva si è appiattito e adesso mostra una tendenza negativa. Ricordo che il VWAP è una media e per farla cambiare di segno l’intenzione deve essere forte altrimenti a limite questa rimane piatta.

Distribuzione dinamica dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi venerdì 8 gennaio 2016
(aggiornamento ore 12.30)

Commento…

Il dato positivo sulla disoccupazione americana risolleva momentaneamente le borse europee. I futures a stelle e strisce viaggiano intorno al +1,2%. Per quanto ci riguarda abbiamo formato una serie di PVP intorno al VWAP che è tornato a crescere, tuttavia l’area 20.300 rimane comunque abbastanza ostica da superare con un PVP a quota 20.295 alla luce anche del dato positivo di Wall Street.

Distribuzione dinamica dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi venerdì 8 gennaio 2016
(aggiornamento ore 16.50)

Commento…

Come avevamo detto nell’aggiornamento precedente l’area 20.300 risultava un ostacolo insormontabile anche dopo il buon dato sull’occupazione americana che aveva proiettato i futures americani a +1,24%. Evidentemente la volontà di scendere era dietro l’angolo tant’è che prima dell’apertura di Wall Street è stato creato un PVP a quota 20.295 di cui abbiamo segnalato la formazione. Il resto lo ha fatto la debolezza degli indici americani che – pur non essendo ancora in territorio negativo – hanno dilapidato quasi tutta la percentuale di guadagno che avevano accumulato.
Morale della favola abbiamo stornato di 300 punti. Buon per chi ha seguito l'evoluzione della mia analisi...

Distribuzione definitiva dei volumi sul future dell’indice Ftse Mib di oggi venerdì 8 gennaio 2016

Commento…

La prima settimana borsistica del nuovo anno si chiude nel peggior dei modi, con tutti i listini del Vecchio Continente che archiviano una giornata ancora con il segno meno. Eppure si era partiti con l’intenzione di un rimbalzo. Ma, leggendo i volumi si intuiva che il fiato era corto. Le borse hanno così invertito la rotta nel pomeriggio complice anche la nuova discesa dei prezzi del petrolio e i ribassi di Wall Street dopo un avvio in positivo.
Il Ftse Mib lascia sul terreno -1,58% a 19.869 punti. Segno meno anche per Dax -1,31%, Cac40 -1,59% e Ftse 100 -0,7%.
Le positive notizie arrivate questa mattina dai mercati azionari cinesi evidentemente non sono bastate.
Dal punto di vista tecnico il punto saliente è stato il grosso quantitativo di volumi sviluppato in area 20.300 che ha creato un voluminoso PVP a quota 20.295 che di fatto ha decretato la fine dei giochi almeno per quanto riguardava il recupero in atto. Il VWAP più in basso e l’asimmetria negativa della distribuzione ha sviluppato – come ampiamente documentato e in anticipo prima che si verificasse - uno storno di 500 punti di future.
La chiusura del Ftse Mib al di sotto della soglia psicologica dei 20.000 punti, l’asimmetria negativa sviluppata e ancora presente e il fatto che siamo sotto scadenze tecniche, non depone bene per la riapertura del mercato la prossima settemana.

Buongiorno Antonio,
ti volevo chiedere se hai l'intenzione di proseguire con i corsi nell'anno nuovo.
Grazie

Buongiorno te Manuel, credo di si! Ho pensato di fare, per il 2016, dei corsi specifici per sfruttare le opzioni settimanali. Naturalmente il costo del corso - data la brevità - sarà più abbordabile.

Buonasera Antonio,
per una mia migliore organizzazione (di solito inizio a mettere le posizioni a mercato la settimana di scadenza del mese che sta per terminare) ti chiedo se pensi che i corsi "settimanali" possano iniziare a breve termine.
In modo da poterli seguire in tutta tranquillità "mentale" e di portafoglio.
Grazie.

Buongiorno Antonio,
ti volevo chiedere se hai l'intenzione di proseguire con i corsi nell'anno nuovo.
Grazie

Buongiorno te Manuel, credo di si! Ho pensato di fare, per il 2016, dei corsi specifici per sfruttare le opzioni settimanali. Naturalmente il costo del corso - data la brevità - sarà più abbordabile.

Buonasera Antonio,
per una mia migliore organizzazione (di solito inizio a mettere le posizioni a mercato la settimana di scadenza del mese che sta per terminare) ti chiedo se pensi che i corsi "settimanali" possano iniziare a breve termine.
In modo da poterli seguire in tutta tranquillità "mentale" e di portafoglio.
Grazie.

Buonasera a te Manuel, faremo un corso settimanale per tutti quelli che hanno già partecipato e che attualmente hanno l’accesso al sito trading Help.
La ragione è perché posseggono già i softwares necessari per far funzionare il tutto.
Spiegheremo attraverso esempi come impostare una strategia profittevole e poco rischiosa. Si mette la strategia in piedi durante la giornata di venerdì precedente e la si porta alla naturale scadenza settimanale. Nel 90% dei casi non servono correzioni e può – a certe condizioni – essere chiusa anche prima.

Buonasera a te Manuel, faremo un corso settimanale per tutti quelli che hanno già partecipato e che attualmente hanno l’accesso al sito trading Help.
La ragione è perché posseggono già i softwares necessari per far funzionare il tutto.
Spiegheremo attraverso esempi come impostare una strategia profittevole e poco rischiosa. Si mette la strategia in piedi durante la giornata di venerdì precedente e la si porta alla naturale scadenza settimanale. Nel 90% dei casi non servono correzioni e può – a certe condizioni – essere chiusa anche prima.

Perfetto, grazie. Allora chiudo il mese di gennaio e mi rimango in attesa di iniziare i corsi settimanali
Se mi manca qualche software, si può farne richiesta?

Cosa dobbiamo aspettarci la prossima settimana

Il 23 luglio 2012 l’indice Ftse Mib toccava il minimo storico a 12.278 punti. Da quella data è iniziata una lenta salita con un canale ascendente che lo ha portato dopo esattamente a 3 anni (20 luglio 2015) al massimo relativo a quota 24.154 punti. Ebbene, la prima settimana del 2016 ha visto il nostro principale indice rompere a ribasso questo canale ascendente di lungo periodo come dimostra il grafico settimanale con un break down davvero pauroso. In una sola settimana sono stati persi 1.548 punti -7,23%. Occorre fare molta attenzione perché se non si trova un freno alla discesa, e soprattutto se non lo si trova immediatamente, la situazione potrebbe diventare drammatica, l’effetto valanga diventerebbe ben presto ingestibile anche a causa delle imminenti scadenze tecniche.
Da molto tempo abbiamo cercato di mettere in guardia gli utenti di questo forum sui reali rischi a cui si può andare incontro quando scoppiano bolle speculative e lo abbiamo fatto soprattutto quando - senza una ragione plausibile – si continuava a salire.

Volatilità potenzialmente in crescita

La prima conseguenza importante, per noi che trattiamo opzioni, è l’aumento di volatilità implicita e quindi prezzi delle opzioni alle stelle. Il pericolo riguarda soprattutto chi detiene Put vendute naked e deve necessariamente coprirsi.
Un’altra conseguenza è l’aumento indiscriminato dei margini chiesti dalla Cassa di Compensazione e Garanzia a tutela della solvibilità. In queste condizioni bastano poche opzioni scoperte per arrivare a una marginazione insostenibile anche per effetto del Gamma negativo che tende ad aumentare in prossimità delle scadenze tecniche. Inutile dire che se si dovesse superare la liquidità disponibile sul conto, arriva immediatamente dalla banca una mail di “Margin Call” in cui si chiede di reintegrare la liquidità o tramite chiusura parziale o totale della posizione, pena la chiusura d’ufficio. In genere, in simili circostanze, il trader maledice il margine, additandolo come il responsabile di tutti i suoi guai, quando in realtà esso rappresenta la semplice “cartina di tornasole” di una posizione ormai divenuta pericolosa.

Come ci si deve comportare in queste situazioni

La prima cosa da fare è quella di non avere posizioni scoperte non soltanto a ribasso ma anche a rialzo (potrebbero esserci dei forti rimbalzi di natura tecnica); il portafoglio deve essere leggero o per lo meno gestibile.
La seconda cosa da fare è quella di essere sufficientemente liquidi.
Sono semplici misure di buon senso: il mercato volatile impone di operare velocemente e senza tentennamenti e per poterlo fare occorre essere agili e avere capitali sufficienti per poter cogliere le buone occasioni che in questi casi si presentano con maggior frequenza. Ricordate sempre che in borsa i grossi affari e purtroppo molte volte le grosse perdite si fanno per eventi imprevisti.