SCruz ha scritto:
Ti ringrazio.
Per quanto riguarda la posizione dei crossover ho ancora qualche dubbio.
A me sembra che nella scadenza mensile, il crossover abbia un significato importante come punto di equilibrio delle posizioni in essere. Mentre nella scadenza settimanale abbia molto meno importanza, al contrario della singola percentuale di put/call itm indicatrice di trend di breve.
Di conseguenza anche il confronto tra il posizionamento del crossover mensile e settimanale sembrerebbe avere poco valore.
Oppure no?
Altra cosa: i volumi e gli open interest delle settimanali sul nostro indice sono molto bassi rispetto alla scadenza mensile.
Credi che la loro lettura possa essere utile oppure poco significativa?
Anche rispetto a indici come l'AEX olandese, dove le settimanali hanno volumi del 30% delle mensili contro un 7% delle nostre.
Sul nostro mercato i volumi delle opzioni settimanali sono esigui e non rappresentano le intenzioni degli istituzionali – anzi – vengono utilizzate proprio per il basso costo soprattutto dai retail, quindi non dovrebbero essere prese in considerazione da un punto di vista previsionale; viceversa su altri mercati dove i volumi di contrattazione sulle opzioni settimanali rappresentano il 30% e passa dei volumi sviluppati da quelle mensili, allora il discorso è diverso.
Per quanto riguarda il nostro mercato, le scadenze più importanti sono quelle mensili e quelle trimestrali in cui scadono future e opzioni . Per esempio: in questo momento quella di febbraio e quella di marzo, il prossimo mese quella di marzo e quella di giugno e così via.
Meno si rischia più si guadagna ...