Dopo essermi sinceramente auspicato, e aver cavalcato, questo rialzo fin dai minimi di giugno, come da miei precedenti post, scritti in giornate molto difficili per il nostro indice, sia qui:
viewtopic.php?f=4&t=621&start=80che qui
viewtopic.php?f=4&t=621&start=110Adesso che abbiamo raggiunto, almeno sugli indici più forti (per non parlare di wally), quella richiusura dei gap-down post-referendum brexit, di cui parlavo e di cui tutti sappiamo, direi che sia il DAX che il CAC, lo hanno fatto in maniera pressoché maniacale.
I periferici invece, rimangono come al solito più indietro, ed a questo punto fatico a pensare che riusciranno a chiudere i rispettivi gap (di cui sopra), senza prima dover scontare un ritracciamento degno di nota.
Guardando l'IBEX, si nota che ha chiuso il gap solo in parte, nel senso che è arrivato sui minimi di lunedì 20 giugno, cioè quelli della settimana del referendum, mentre il nostro FTSE MIB che, soprattutto sui bancari, ormai fa movimenti del +1 e -1, come se fossero +0,1 o -0,1... è chiaramente il più indietro di tutti, ed è arrivato sui massimi della settimana antecedente il referendum sulla brexit, e cioè sui massimi di venerdì 17 giugno, quindi prima del gap settimanale lasciato il lunedì seguente, in seguito ai sondaggi sempre più favorevoli al remain...
Non nego che con la volatilità a cui stiamo assistendo, e magari con qualche notizia incoraggiante sul fronte delle sofferenze bancarie, ci potrebbero essere ulteriori rialzi... un primo segnale in tal senso, arriverebbe con la rottura dei massimi di ieri, e di oggi, intorno ai 16850 punti che, alimentati da eventuali short squeeze, potrebbero dare l'impulso alla ricopertura del gap di cui sopra, che si colloca intorno a 17300.
Però sinceramente il rapporto rischio rendimento, almeno in questo momento, con wall street sui massimi storici, e con tutte le considerazioni sopra esposte, è più a favore di un ribasso, o meglio di un ritracciamento, che di un ulteriore allungo.
Chi entra long ora, rischia di rimanere con il cerino in mano, al contrario di chi vende ora, o entra short, che ha dei livelli ben precisi da monitorare, e che non si collocano molto lontano dai livelli attuali.
Da segnalare infine, come il livello orizzontale degli 8000 punti, potrebbe costituire una forte resistenza per il nostro ftse italia banche, vedi grafico postato ieri sera.
Comunque basta guardare due o tre grafici giornalieri, così come sono, senza tanti fronzoli... che parlano da se, più di mille parole:



