03/09/2016, 18:04
Ciao Fabrizio, attribuisci agli Open Interest poteri previsionali che in assoluto hanno.
Gli Open Interest fotografano semplicemente la situazione assunta dalle “mani forti” sul mercato delle opzioni rispetto a una determinata scadenza. Ben inteso anche loro possono sbagliare ma nella maggior parte dei casi si trovano dalla parte giusta del mercato.
Veniamo a noi. Questa è la distribuzione totale degli Open Interest sulla scadenza di settembre. Si vede benissimo ad occhio "nudo" che il quantitativo totale di Put è maggiore di quello delle Call. Dalla funzione di ripartizione vediamo che di queste più del 90% sono Put OTM e quindi di copertura. Chi le ha comprate è perché ha preso posizione sul fisso (titoli azionari) e ha deciso di coprirsi con le put. Spesso in aggiunta, questi operatori, vendono Call DOTM per abbassare il costo medio delle put comperate. La posizione complessiva risulta sinteticamente rialzista e va – in quest’ultimo caso – sotto il nome di Collar. Questa strategia assicura una protezione totale sul capitale investito, in caso di discesa dei corsi. L'aspettativa dell'investitore, che applica la Collar, è quella per cui teme un possibile brusco sell off del sottostante, mantenendo nel contempo la possibilità di sfruttare un eventuale modesto incremento della quotazione.
Gli operatori che hanno venduto le stesse Put OTM allo scoperto sono anch’essi rialzisti sul sottostante o a limite pensano a un mercato che possa muoversi in laterale fino al punto da non pregiudicare - tuttavia - il loro prezzo di esercizio. Naturalmente il venditore a fronte di un potenziale guadagno limitato si assume un rischio molto grande di perdita e perciò tende a coprirsi di Delta.
Quindi la distribuzione totale degli Open Interest è di base impostata a rialzo.
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Meno si rischia più si guadagna ...