OPERATIVITÀ SCADENZA MARZO 2017

Aggiornamento distribuzione dei volumi Ftse Mib future (10.10)

Continua ininterrottamente la divergenza sostanziale tra i principali indici americani e quelli europei.
Quelli americani – ormai non fa più notizia – aggiornano quotidianamente il tabellino di marcia dei record storici mentre quelli europei si muovono stancamente in laterale e sembrano pronti a correggere profondamente aspettando solo il via libera da parte di Wall Street che prima o poi dovrà far rientrare l’ipercomprato dovuto all’effetto Trump.

La domanda sorge spontanea: se i mercati europei non hanno approfittato dell’effetto traino della locomotiva americana cosa succederà quando questa arriverà al capolinea?

Oggi, il definitivo cedimento di area 18.800 ha aperto le porte ad una prosecuzione delle vendite verso i recenti minimi di periodo in area 18.500.

Indicatore Trail time frame a 30 minuti

Aggiornamento distribuzione dinamica volumi Ftse Mib future (15.30)

La tenuta dei 18.500 e la formazione di un PVP a 18.575 fa ben sperare per un recupero.

Commento di chiusura

Vendite sulle Borse europee che dopo una partenza in lieve calo hanno ampliato progressivamente le perdite, appesantite dall'incertezza politica legata alle prossime scadenze elettorali in programma in diversi Paesi dell'area euro.
Per quanto riguarda il nostro principale indice milanese l’Ftse Mib - il definitivo cedimento di area 18.800 ha aperto le porte ad una prosecuzione delle vendite verso i recenti minimi di periodo in area 18.500 – per cui anche nell’ultima seduta della settimana registra un calo (-1.18% a 18.596 punti).
Tecnicamente una seduta abbastanza facile da leggere dopo il breakout del supporto posto a 18.800 il future si è portato sui minimi a 18.505 per poi rimbalzare in concomitanza dell’apertura di Wall Street di quasi 200 punti; ma la benzina evidentemente era poca e il tentativo è naufragato riportando il future sul precedente PVP da dove era partito il rimbalzo.

Commento di apertura lunedì 27 febbraio 2017

Nell’ ultima settimana appena trascorsa nessuna novità di rilievo è giunta sul fronte dei principali mercati azionari che vedono da una parte Wall Street far segnare nuovi record (la cui spinta a rialzo è dovuta alle aspettative suscitate dall’imminente riforma fiscale da parte dell'amministrazione Trump) e dalla parte opposta la maggior parte dei listini europei arrancare in scia all'incertezza politica presente in alcuni Paesi e che ha portato gli Spread periferici ad allargarsi nei confronti del Bund.

In questo contesto, decisamente negativo il bilancio per il nostro FTSE Mib che ha visto nelle ultime cinque sedute accusare un calo del 2,15% rispetto al close del venerdì precedente, avvicinandosi ai primi importanti supporti situati nei pressi dei 18.500 punti.
L'avvicinamento a quest’area ha dato un primo segnale di rimbalzo allontanando – al momento – il rischio più concreto di un'evoluzione ribassista nel breve.

Situazione indicatore Trail con Min-Max sull'indice Ftse Mib giornaliero. Ultimo segnale scattato venerdì scorso: Entry Short a 18.855

Deciso rimbalzo del nostro mercato dovuto al settore bancario il cui indice Ftse Italia All share Banks in questo momento guadagna 3,59%.
L’indice Ftse Mib ha raggiunto la 1ª DS a rialzo in una giornata in cui – come si vede – la pendenza del VWAP (linea rossa) non è accentuata per cui questo rialzo è un po’ “artefatto” per cui attenzione alle ridiscese se non oggi nei prossimi giorni.

Curtosi positiva tipica dei mercati swing

Distribuzione bimodale. Probabile che il prezzo colmi il vuoto tra le due mode (PVP).