Options Market Balance

Concordo con gymmy72 e Pruilla. Aggiungo che e' meglio concentrarsi sull'apprendimento, sull'analisi del mercato e su tutto quanto risulta utile per operare bene. Se qualcuno offre dei prodotti utili, che c'e di male? Non e' un obbligo acquistarli e di materiale utile gratuito qui ce ne gia' molto. Tutto il resto distoglie dall'obiettivo....

bene Az13,,,non perdiamo tempo!

Vorrei condividere una analisi che ho fatto in questi giorni sulla volatilità storica utilizzando un indicatore da me costruito che fa uso degli indici di posizione.

Quello che vedete è il grafico della volatilità storica a venti sedute.

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La linea blu è la regressione lineare della volatilità storica mentre le linee rosse e verdi distano da questa di una deviazione standard rispettivamente a rialzo e a ribasso e hanno lo scopo di definire un possibile supporto e resistenza futura.

Intanto possiamo notare che le tre rette sono tutte inclinate verso l’alto. Ciò significa che nell’ultimo anno la volatilità storica è tendenzialmente aumentata.

Inoltre, dopo l’impennata subita a settembre, la volatilità storica ha fatto un triplo massimo virando a ribasso e convergendo verso la sua linea di regressione. Questa - come sapete è una delle caratteristiche della volatilità - che nel lungo periodo tende a ritornare sulla propria media.

Durante l’ultimo periodo la volatilità storica risulta più alta di quella registrata sul mercato ossia la volatilità implicita.

La prima vale circa il 39% mente la seconda si attesta sull’ATM intorno al 32%.

Quindi una differenza sostanziale che in altri momenti farebbe pensare a un rimbalzo sostanziale dei corsi visto la correlazione inversa esistente tra la volatilità e l’indice di riferimento che in questo caso è l’Ftse Mib.

Oltretutto sappiamo che normalmente la volatilità implicita risulta quasi sempre maggiore rispetto a quella storica.
Quindi i conti non tornano…

La domanda che ci dobbiamo porre è:

La volatilità storica del 39% è alta o è bassa.

In altre parole ci dobbiamo aspettare prossimamente una sua discesa o una sua risalita?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo ragionare in termini relativi e non assoluti.
E’ come quando viaggiamo su di un treno. Se qualcuno ci domanda a che velocità stiamo viaggiando?
La risposta giusta sarebbe: dipende! Nel senso che se noi rapportiamo la nostra velocità rispetto al sedile dove siamo adagiati, la velocità è nulla. Se - viceversa - la rapportiamo a una stazione appena passata, la velocità con cui ci muoviamo è abbastanza sostenuta.

Andando più nel dettaglio e soprattutto ragionando in termini relativi e non assoluti, ci accorgiamo che i valori attuali di volatilità storica intorno al 39% rappresentano solo il 6% in termini di percentili.
Ciò significa che nelle ultime 100 rilevazioni giornaliere della volatilità storica 94 valori hanno una volatilità storica superire a 39% e solo 6 valori presentano una volatilità storica inferiore.
Lo vediamo da questo grafico dalla linea celeste.

Ciao Antonio e buongiorno a tutti i forumisti

Ricordo un articolo di anni fa, tra l'altro scritto da un Ingegnere come te, che parlava di CCS (Canali centrati statisticamente) dove alla funzione di regressione sommava algebricamente una % che non ricordo.
Mi piace la tua idea di costruire un "canale" sul grafico in modo più scientifico ovvero con la D.S.

Inoltre due parole sulla volatilità. Noi dobbiamo prendere nota della volatilità per effettuare una previsione e non per stabilire che il mercato in un determinato momento è volatile o meno. Anche perchè è pur sempre un concetto soggettivo. Possiamo però utilizzare il teorema della regressione verso la media per avere un'idea dell'evoluzione della volatilità.

Interessante confrontare la vola storica e l' implicita. Mi sembra un ottimo metodo per comprendere se il prezzo delle opzioni è "conveniente" da acquistare o da vendere.

Buona giornata

Dallo stesso grafico notiamo un’altra cosa abbastanza interessante e cioè che agli stessi valori di percentile la volatilità storica (linea amaranto) avrebbe dovuto assumere valori ben più bassi cosa che - evidentemente - non si evidenzia.

Inoltre, notate il canale (linea verde e gialla) si riferiscono ai valori di percentile compresi tra il 20% e l'80%. Ebbene, la linea gialla ultimamente ha subito un forte incremento.

Ciò significa che livelli basi di volatilità storica in termini percentili sono a valori intorno al 40%.

Quindi cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo futuro?

Un incremento di volatilità storica e di conseguenza di quella implicita a valori tra il 60% e il 70% . Ciò significa che nel medio periodo dovremmo sfondare i minimi relativi fatti il 12/09/2011.

D'altronde non ci dobbiamo stupire se una Banca come Saxo Bank abbia diffuso un report di questo genere con dovizie di particolari.

https://it.saxobank.com/market-news-and-analysis/previsioni-shock-per-il-2012

Complimenti, un'analisi completamente diversa da quelle che sono abituato a leggere. Sarebbe il caso che anche io iniziassi a farci analisi ciclica sulla volatilità, probabilmente direbbe meno bugie di quella che attualmente faccio sugli indici.
Comunque, visto che con la volatilità non si scherza, quali potrebbero essere le strategie da fare, sia come orizzonti temporali che come figure. Per esempio io sò già cosa non fare: per il prossimo trimestre non andrò mai a dormire con la parte put scoperta.