22/06/2017, 9:15
Commento di apertura giovedì 22 giugno 2017
Intesa Sanpaolo fa un passo avanti verso Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. All’advisor del Tesoro, Rothschild, è arrivata solo un’offerta, approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione di ieri.
Di cosa si tratta? Cosa ha offerto? Nulla! Ha solo dato il suo assenso ad incorporare le Banche venete alla sola condizione che vengano azzerate le azioni, vengano azzerate le obbligazioni subordinate, siano escluse tutte le sofferenze, siano escluse tutte le inadempienze probabili e le posizioni scadute, siano esclusi tutti i crediti ad alto rischio e per finire siano escluse tutte le partecipazioni considerate non strategiche.
A queste condizioni, il gruppo guidato da Carlo Messina si rende disponibile - a fronte di un corrispettivo simbolico “un euro” ad acquisire entrambe le Banche.
Detto in parole povere si prende quel poco di polpa che è rimasta intorno all’osso e lascia quest’ultimo nelle mani degli azionisti, degli obbligazionisti junior e degli italiani tutti che si troveranno sul groppone ben più dei 10 miliardi di sofferenze.
Una nota pubblicità direbbe: “ Ti piace vincere facile?”
Naturalmente la borsa festeggia con ricoperture su posizioni short che da mesi insistevano sul settore bancario. Prima dell’annuncio, Intesa perdeva lo 0,5%; dopo è arrivata a guadagnare il 2,45%, trascinando il listino.
Ovviamente – affinché l’operazione vada in porto - servirà l’ok dell’Europa e dell’Antitrust, oltre a un decreto governativo che potrebbe arrivare lunedì prossimo.
Meno si rischia più si guadagna ...