SCADENZA LUGLIO 2017

Aggiornamento ore 17.00

La differenza tra i due ultimi profili in termini di volatilità si vede!

Commento di chiusura giovedì 22 giugno 2017

L’indice Ftse Mib chiude a 20.930 a -0,67% in una giornata in cui il movimento – a differenza di ieri – è stato racchiuso in soli 140 punti di oscillazione dopo l’apertura coincidente con i massimi di seduta. Il profilo risulta perfettamente simmetrico con il POC a 20.900 e con uguale lunghezza delle estensioni superiore e inferiore. Naturalmente l’area di valore risulta ancor più ridimensionata e quindi c’è stata ancora una volta compressione di volatilità.

Del resto l’andamento della distribuzione dei volumi del future sullo stesso indice vale più di mille parole. VWAP piatto per gran parte della giornata dopo una prima fase in discesa e con i vari PVP che si sono succeduti durante la giornata che - come una specie di spirale - hanno avvolto quest’ultimo a mano a mano che il tempo passava. L'ultima figura rappresenta la distribuzione odierna dei volumi sul derivato future dell'indice Ftse Mib.

Commento di apertura venerdì 23 giugno 2017

Seduta interlocutoria quella di ieri per quanto riguarda l’indice Ftse Mib, che dopo aver aperto al ribasso ha oscillato per tutta la giornata attorno al POC a quota 20.900. La flessione di ieri non modifica il quadro generale che resta sempre improntato all'incertezza di fondo. E’ ormai da più di un mese che l’indice delle blue chips è ingabbiato in un range compreso tra 20.570 e 21.200 circa. La base di questo canale laterale è stato toccato mercoledì da cui è partita poi la reazione che si è comunque limitata al ritorno in area 21.100.
Il superamento di questo impasse rappresenterebbe una rottura dello stallo e una precisa direzione in una delle due direzioni del trend.

Aggiornamento ore 09.30

Apertura all’interno dell’area di valore precedente (che era già limitata di suo) e un primo tentativo di rialzo subito rintuzzato. Ora siamo a contatto con il POC di ieri.

Aggiornamento ore 10.20

Risulta estremamente difficile, nell’ultimo periodo, fare trading intraday, ma anche il multiday risulta impossibile da affrontare, con soli strumenti lineari come le azioni o i futures: si rischia di entrare ed uscire più volte a causa degli stop che – essendo corti – vengono più volte presi. Per cui spesso se ne esce malconci. Discorso diverso per chi utilizza le opzioni in vendita con strategie coperte tipo IRON CONDOR, LONG BUTTERFLY o CALENDAR SPREAD.
Sicuramente il mercato dovrà uscire da questo lungo movimento laterale, ma quando lo farà, statene pur certi, lo farà all'improvviso, bruscamente e pesantemente.
Quindi finché dura questo movimento laterale, si affronta con strategie coperte non direzionali, dopo di che, quando ci sarà un breakout di uno dei due livelli chiave che fungono al momento da resistenza e da supporto, beh… allora si cercherà di cavalcare il trend.

Intanto il mercato sembra indebolirsi ulteriormente con il CDV che sta affondando sempre più in territorio negativo...
per ora siamo a contatto con i minimi di ieri... dove momentaneamente ci potrebbe essere qualche reazione soprattutto se a livello dei 20.800 di FIB si formerà un PVP.

Aggiornamento ore 10.35

Formato un nuovo PVP a 20.810 (quindi con entrata di volumi a questo livello) che hanno consentito al prezzo del derivato di riportarsi momentaneamente fin sopra al VWAP.

Aggiornamento ore 11.00

Il prezzo del future è di nuovo a contatto con il PVP… un suo sfondamento decreterebbe un’accelerazione ribassista.

Oltrepassati di poco i minimi di ieri…

Aggiornamento ore 14.00

Prima di proseguire verso la zona di supporto collocata a 20.570 di cui si era detto in precedenza, come si vede dal grafico riportato, l’indice Ftse Mib deve superare a ribasso il livello 20.730 evidenziato con la linea verde tratteggiata.
In questo momento è in procinto di testare questo supporto intermedio...

Aggiornamento ore 16.00

L’indice sembra non avere la forza di reagire e sta testando l’area di supporto intermedia a 20.730 prima di proseguire verso la zona di supporto "vera" a 20.570.
Naturalmente, anche qui, se dovesse succedere assisteremo in un baleno ad una sorta di accelerazione ribassista come la precedente che proietterà l’indice verso il suo target naturale: 20.570 punti.