26/06/2017, 11:10
Aggiornamento ore 11.10
Mi sono sempre sforzato, nella mia lunga esperienza da investitore, di affrontare consapevolmente il rapporto tra rischio e rendimento rispetto a qualsiasi scelta in campo finanziario.
Beh… devo dire che quella del banchiere è un’attività che non ha bisogno di questa consapevolezza. Il motivo è sotto gli occhi di tutti: quando si va bene vengono privatizzati gli utili, quando si va male arriva la socializzazione delle perdite.
E poi ci lamentiamo che i tedeschi rifiutano la condivisione europea della garanzia sui depositi!
Io mi domando? Dove sono finiti i responsabili dei crack delle banche toscane e adesso quelle venete?
Qualche capro espiatorio sicuramente verrà trovato per indorare la pillola e - dopo anni di inchieste e processi - i veri responsabili verranno assolti o condannati a pene irrisorie senza minimamente restituire il maltolto. La realtà è che in Italia non paga nessuno tranne il contribuente che si ritrova sul groppone un debito pubblico spaventoso che aumenta a ritmi incontrollabili con la certezza di una difficilissima riduzione delle tasse e di ulteriori tagli al Welfare ormai ridotto all’osso.
A parte lo sfogo, la situazione tecnica rimane impostata a rialzo. Dopo una apertura in gap up, una accettazione e successivo consolidamento dei prezzi intorno a quota 21.000, c’è stata un’altra ondata di acquisti. Ora, una ulteriore salita, oltre a rompere resistenze importanti, farà salire ulteriormente il VWAP creando una asimmetria positiva nella distribuzione che rafforzerà ulteriormente l’impostazione di fondo (cosa che al momento non si vede dato che VWAP e PVP sono più o meno allo stesso livello).
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Meno si rischia più si guadagna ...