SCADENZA LUGLIO 2017

chiusura mercoledì 12 luglio 2017

L’indice Ftse Mib chiude a +1.52% a 21.432 punti praticamente sui massimi di giornata come avevamo preannunciato.

Commento di apertura giovedì 13 luglio 2017

Ancora una volta si è capito chi comanda nel mondo della finanza: le banche centrali e le loro politiche monetarie.
Ieri, i mercati azionari hanno chiuso tutti in territorio positivo dopo aver appreso dal presidente della Fed, Janet Yellen, che le strette monetarie necessarie avverranno gradualmente.
Nella sostanza il discorso della Janet Yellen all'audizione alla Camera Usa è stato improntato sempre allo stesso modo, cioè quello di volere un graduale ritorno alla normalizzazione dei tassi, quello che è cambiato è nella forma. La signora Yellen sa come dosare le sue parole: spingere sull’acceleratore e mandare in estasi i mercati oppure frenare e renderli di cattivo umore.
Fatto sta che l'effetto Yellen ha dato vigore alle borse spingendo addirittura il Dow Jones a superare i suoi massimi storici. Anche i mercati europei, che erano ben intonati fin dal mattino, hanno approfittato della compiacenza della Fed e hanno dato un chiaro segnale di inversione di breve che pone fine alla mini correzione in atto.

Il nostro Ftse-Mib con il suo +1,52% - come succede da un po’ di tempo a questa parte - è risultato il migliore d’Europa lasciandosi alle spalle la resistenza in area 21.200 che lo aveva imbottigliato da più di due mesi e adesso cammina spedito verso il suo prossimo obiettivo rappresentato dal massimo annuale intorno ad area 21.800.

E’ possibile tuttavia che oggi la Yellen, nella sua seconda audizione davanti al Senato, corregga parzialmente il tiro costringendo i mercati ad un passo indietro.

Aggiornamento ore 13.50

In positivo le Borse europee che dopo il buon rialzo di ieri provano a spingersi ancora in avanti, pur muovendosi con un ritmo decisamente meno vivace rispetto a quello della vigilia.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova nei pressi dell’area dei 21.500 punti che ha già provato a superare in precedenza e attualmente batte proprio sul POC.
Frenano i bancari dopo i recenti progressi e prestano il fianco a qualche presa di profitto.

Aggiornamento ore 16.50

Torna sulla parità il future sull’indice Ftse Mib dopo una giornata passata in leggero rialzo. La distribuzione dei volumi appare simmetrica e di ampiezza contenuta con i valori centrali più frequentemente battuti durante la giornata. VWAP e PVP separati da 20 punti il primo a 21.420 e il secondo a 20.400.
Il CDV - ad eccezione di questa mattina verso le 11.00 dove ha fatto capolino in territorio positivo – per tutta la giornata è rimasto confinato in quello negativo.
Non mi aspetto un mutamento radicale del quadro fino alla chiusura.

Commento di chiusura giovedì 13 luglio 2017

Il Ftse Mib - pur muovendosi con un ritmo decisamente meno aggressivo rispetto a quello di ieri - ha chiuso la seduta in rialzo segnando un +0.42% a 21.521 punti e facendo segnare ancora una volta la migliore performance giornaliera tra gli indici del Vecchio Continente.
L'indice - dopo la fuoriuscita dal trading range delle ultime settimane - è riuscito a dare continuità al buon rialzo della vigilia, arrivando a violare la soglia dei 21.500 punti aprendo la strada ad un ritorno del Ftse Mib sui massimi dell'anno segnati a maggio poco sopra i 21.800 punti, con possibili estensioni rialziste verso la soglia psicologica dei 22.000 punti.

Le attese per domani a Piazza Affari sono per una prosecuzione degli acquisti visto anche il buon andamento degli indici di Wall Street che stanno provando a riportarsi sui massimi storici dopo che la presidente della Fed, Janet Yellen, nella sua seconda audizione - questa volta al Senato - ha ribadito che la Federal Reserve sta monitorando l'inflazione attentamente perché ci sono ancora molti fattori da prendere in considerazione. In particolare ha puntualizzato che se da una parte i recenti dati sull'indice dei prezzi al consumo hanno deluso con una lettura che resta sotto il target del 2%, dall'altra l'esperienza suggerisce che con il miglioramento del mercato del lavoro i salari e di conseguenza l'inflazione dovrebbero tornare a salire con più vigore.
Dando in sostanza l'impressione che voglia allungare il brodo...

Commento di apertura venerdì 14 luglio 2017

Continua lo stato di salute dei mercati finanziari che questa settimana hanno superato agevolmente lo scoglio delle due audizioni del presidente della Fed Janet Yellen davanti parlamentari americani. Quest'ultima ha fatto intendere che non saranno necessari molti altri interventi ai tassi di interesse per raggiungere quel livello di normalizzazione auspicato dalla FED.
Tra l’altro negli USA sono in partenza le trimestrali con conti che si preannunciano interessanti e che continueranno ad alimentare il buon momento delle borse.
In casa nostra, l'indice Ftse Mib - dopo la fuoriuscita dal trading range delle ultime settimane - è riuscito a dare continuità al buon rialzo della vigilia, arrivando a violare la soglia dei 21.500 punti e aprendo di fatto la strada ad un ritorno del Ftse Mib sui massimi dell'anno segnati a maggio poco sopra i 21.800 punti, con possibili estensioni inerziali rialziste verso la soglia psicologica dei 22.000 punti.
L’apertura dell’indice Ftse Mib è stata in linea con la chiusura.

Commento di chiusura venerdì 14 luglio 2017

Chiusura sul POC di ieri a 21.492 a -0,14%. Qualche leggera presa di profitto nel pomeriggio dopo la corsa di questa settimana ma niente di eclatante anzi nel finale – dopo aver toccato un minimo a 21.392 – l’indice delle blue chips italiano si è riportato 100 punti sopra. La seduta odierna è da considerare di consolidamento dopo la fuoriuscita dal trading range dell’ultimo mese e la successiva accelerazione che lo ha portato a violare la soglia dei 21.500 punti. La strada per un ritorno del Ftse Mib sui massimi dell'anno poco sopra i 21.800 punti con possibili estensioni rialziste sono nelle sue corde.

Indietro tutta

Normalmente, le borse azionarie, sono condizionate dalla crescita economica e dall’andamento dell’economia reale per cui segnali di rallentamento di crescita e prezzi dovrebbero frenare o quanto meno far diventare un po’ più cauti gli investitori e invece no! Se ci fate caso, dall’ultima crisi, la logica è completamente cambiata. Per esempio la scorsa settimana le borse hanno festeggiato e posto fine a quell’accenno di correzione che da circa un mese coinvolgeva le principali borse mondiali in concomitanza con il rilascio di dati macro abbastanza deludenti. La ragione è molto semplice: si allontanano i timori di politiche monetarie più restrittive con un allungamento della fase di normalizzazione da parte delle banche centrali soprattutto dopo il rilascio degli ultimi dati macro che mostrano una persistenza dell’inflazione a livelli molto bassi e lontani dal quel target del 2% ritenuto strategico dalle banche centrali.

Questa logica perversa secondo la quale più la crescita economica arranca e più difficile diventa il calo delle borse alla fine – quando la corda si spezzerà - ci porterà un conto molto salato e sul terreno resteranno allora solo macerie.

Aggiornamento ore 11.00

Apertura della settimana in leggero progresso per Piazza Affari in scia al buon momento che sta vivendo il nostro listino dopo la fuoriuscita dal trading range dell’ultimo mese e la successiva accelerazione che lo ha portato a violare anche la soglia dei 21.500 punti. Dimostrazione dello stato di forma è anche l’accenno di formazione del POC di oggi al di sopra di quelli precedenti sebbene l’area di valore del profilo rimanga al momento abbastanza esigua e potrebbe estendersi ancora in entrambe le direzioni.

Aggiornamento ore 13.00

Fase stazionaria ad eccezione di una piccola estensione nel profilo che ha creato un becco inferiore subito rientrato. Il POC rimane al di sopra di quelli precedenti e quindi in una condizione possiamo dire di massimi crescenti; il superamento del quale porterà a una allungamento della coda superiore del profilo. A quel punto l’indice Ftse Mib si troverà abbondantemente sopra quota 21.500 e pronto per portare l’attacco alla nuova resistenza rappresentata dai massimi dell'anno posta poco al di sopra di quota 21.800 punti con possibili sviluppi rialzisti di tipo inerziale.