marzac ha scritto:AZ13 ha scritto:Se poi dovesse salire e superare la soglia dei 22.500 aggiusteremo il Delta meno con il future e molto o con le opzioni a mano a mano che ci avviciniamo a scadenza.
Puoi chiarire il punto ?
Personalmente, all'approssimarsi della scadenza tendo (ove possibile a delta pressoché invariato) a sostituire le opzioni con i futures, per minimizzare l'impatto del theta ...
Chi opera professionalmente con questi strumenti tende più a essere venduto che acquistato. Sono le cosiddette strategie Delta neutrali Theta positivo e Vega negativo. Si avvantaggiano dal trascorrere del tempo che sappiamo essere in borsa l’unica certezza esistente e dalla diminuzione della volatilità, a patto però di mantenere nei limiti del possibile il Delta vicino allo zero. A questo obiettivo ci si arriva abbastanza facilmente utilizzando il sottostante (leggi future) tecnica conosciuta come Delta Hedging quando il Gamma te lo consente nel senso che se questo risulta molto grande il ribilanciamento del portafoglio diventa molto frequente e siccome il Delta ti viene contro ogni intervento si traduce in una perdita. Più interventi si effettuano e più si erode il premio incassato con la vendita fino al suo esaurimento.
Basterebbe azzerare il Gamma si direbbe. Certo! Ma il future avendo il Delta costante non ha Gamma. Quindi? Bisogna procedere con le opzioni in acquisto che avendo un Gamma positivo neutralizzano quello negativo che caratterizza un portafoglio di opzioni venduto. Ma le opzioni comprate costano care quando sono lontane nel tempo e per giunta hanno un Gamma basso, invece guarda caso, costano poco e hanno un Gamma altissimo quando stanno per scadere. Questo il motivo per cui si usa meno il future e più opzioni a copertura a mano a mano che ci avviciniamo a scadenza. Del resto, chi come me legge gli Open Interest per vedere cosa fanno gli istituzionali, si sarà certamente accorto della chiusura di posizioni originariamente naked quando mancano pochi giorni alla scadenza.