Manca qualche tessera
Sinceramente non mi so spiegare questo rally di Piazza Affari che anche ieri è stata positiva e la migliore d’Europa portando a nove le sedute consecutive di rialzo.
Tutto questo in una condizione di euro forte che penalizza le esportazioni e in un paese manifatturiero come l’Italia questo dovrebbe pesare.
Un’altra tessera del mosaico che non riesco a sistemare è il movimento ascendente impetuoso dell’euro nei confronti del dollaro quando il contesto macroeconomico dovrebbe rafforzare quest’ultima moneta anziché frenarla.
Mi spiego: la curva dei rendimenti degli obbligazionari sta salendo in USA molto più che in Europa e l’aumento dello spread a favore delle obbligazioni americane dovrebbe in linea teorica attrarre investimenti e quindi rafforzare il dollaro.
Anche i benefici della riforma fiscale di Trump, attirando capitali in USA deporrebbe a favore di una rivalutazione del dollaro. Per non parlare del rafforzamento della crescita americana stimata intorno al 3% e di fatto superiore a quella prevista nel vecchio continente dovrebbe spingere al ribasso il cambio EUR/USD. Nulla di tutto questo!
I mercati stanno scontando qualcosa di molto grosso e credo che non riguardi semplicemente solo il cambiamento delle politiche monetarie accomodanti da parte della BCE.
Sinceramente non mi so spiegare questo rally di Piazza Affari che anche ieri è stata positiva e la migliore d’Europa portando a nove le sedute consecutive di rialzo.
Tutto questo in una condizione di euro forte che penalizza le esportazioni e in un paese manifatturiero come l’Italia questo dovrebbe pesare.
Un’altra tessera del mosaico che non riesco a sistemare è il movimento ascendente impetuoso dell’euro nei confronti del dollaro quando il contesto macroeconomico dovrebbe rafforzare quest’ultima moneta anziché frenarla.
Mi spiego: la curva dei rendimenti degli obbligazionari sta salendo in USA molto più che in Europa e l’aumento dello spread a favore delle obbligazioni americane dovrebbe in linea teorica attrarre investimenti e quindi rafforzare il dollaro.
Anche i benefici della riforma fiscale di Trump, attirando capitali in USA deporrebbe a favore di una rivalutazione del dollaro. Per non parlare del rafforzamento della crescita americana stimata intorno al 3% e di fatto superiore a quella prevista nel vecchio continente dovrebbe spingere al ribasso il cambio EUR/USD. Nulla di tutto questo!
I mercati stanno scontando qualcosa di molto grosso e credo che non riguardi semplicemente solo il cambiamento delle politiche monetarie accomodanti da parte della BCE.
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Meno si rischia più si guadagna ...