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Options Market Balance

Sezione dedicata alla discussione di strategie complesse che possono riguardare anche l'utilizzo combinato di opzioni e futures per creare figure sintetiche
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Delucamax

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 17:27

AZ13 ha scritto:Come viene calcolato l’open interest?

Per comprendere come viene calcolato l’open interest dobbiamo sempre tenere presente che ogni contratto scambiato presuppone l'interazione di due controparti, una in acquisto e una in vendita. Ebbene facciamo un esempio concreto per vedere come si verificano le variazioni sul dato di open interest rispetto alle mosse delle due controparti che si incontrano sul mercato.

Poniamo – appunto - che sul mercato delle opzioni intervenga l’operatore A, che acquista una call, che è venduta dall’operatore B; se entrambi questi due operatori aprono una posizione ex novo l'open interest cresce di una unità, cioè un nuovo contratto aperto. Se successivamente interviene l’operatore C che apre una nuova posizione, e acquista una altra call, che è venduta sempre dall’operatore B, l’open interest aumenterà ancora di una unità.
Nuovo contratto aperto.

Supponiamo adesso che sul mercato intervenga l’operatore D che venderà una call aprendo una nuova posizione, che sarà comprata dall’operatore B, che chiuderà così una delle sue posizioni aperte in precedenza, in questo caso l’open interest non cambierà in quanto è vero che l’operatore D farà aumentare di una unità il numero delle proprie posizioni aperte, ma, contestualmente, l’operatore B le riduce di una unità.

Poniamo adesso il caso che operatore A che deteneva una opzione call in acquisto decide di venderla e che la sua controparte sia sarà l’operatore B, che chiuderà definitivamente le sue posizioni aperte in precedenza. In questo caso l’open interest si riduce di una unità. Chiusura di un contratto.



CAvoli spiegarlo sembra piu complesso di quello che è :-)

quindi il volume effettuato durante la giornata è sicuramente ininfluente per capire se un contratto è stato aperto o chiuso :-(
In pratica se compro un contratto tutto dipende dalla mia situazione antecedente ...se ero corto o flat :22 ai fini dell' Open interest
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MassimoTononi

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 18:53

AZ13 ha scritto:Riprendiamo il grafico postato in precedenza. Cosa notiamo? Notiamo che gli estremi della curva scontano un aumento di volatilità implicita a differenza della parte centrale.

Ossia le Call ITM e le Put OTM prezzano una volatilità implicita maggiore rispetto a quella precedente quindi risultano più costose.

Stessa situazione per le opzioni Call OTM e Put ITM.

Mentre le Call e le Put ATM scontano una diminuzione di volatilità cioè costano di meno.

Tradotto significa che il market makers prezzava uno scostamento importante del mercato ma non sapeva in quale direzione.


lo smile di volatilita è sempre inclinato maggiormente a sinistra negli ultimi tempi ,in periodi precedenti mi sembrava fosse piu equilibrato .
Dipende dal fatto che la VI generale sia raddoppiata o è la norma perche giustamente la discesa viene spesso percorsa piu velocemente?
:thanks
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AZ13

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 19:32

Delucamax ha scritto:
CAvoli spiegarlo sembra piu complesso di quello che è :-)

quindi il volume effettuato durante la giornata è sicuramente ininfluente per capire se un contratto è stato aperto o chiuso :-(
In pratica se compro un contratto tutto dipende dalla mia situazione antecedente ...se ero corto o flat :22 ai fini dell' Open interest


Forse ti è sfuggita la spiegazione del secondo quadro dell'OMB quello situato in alto a centro.
In questo riquadro si mettono a confronto i volumi di scambio giornalieri - o di un determinato periodo - con il relativo differenziale di open interest.
Non bisogna confondere i volumi di scambio con la variazione di open interest cioè con i contratti lasciati aperti su una specifica scadenza al termine della giornata di negoziazione; tutti i contratti aperti e chiusi nell'arco dello stesso giorno non determinano alcuna variazione di open interest a fine giornata.

Il quadro in questione dunque fornisce – rispetto a una determinata scadenza - una indicazione degli strike price, e dei tipi di opzione sui quali durante quel determinato lasso di tempo esiste un particolare interesse.
In effetti, una opzione potrebbe essere oggetto di un elevatissimo volume di scambio durante la giornata di contrattazione, ma non subire incrementi di open interest degni di nota.

Ciò indicherebbe che tale opzione è semplicemente oggetto di compra vendita continua da parte di operatori che aprono e chiudono le posizioni durante la giornata di contrattazione cosa che tra l’altro succede spesso in mercati molto volatili dove è possibile realizzare operazioni di tipo speculativo che vengono aperte e chiuse nell’ arco della stessa giornata di borsa.

In buona sostanza si comportano come l’operatore D e B dell’esempio precedente, nel senso che hanno scambiato un contratto ma mentre l’operatore D apriva una nuova posizione, l’operatore B ne chiudeva una precedentemente aperta; in altre parole si avrà un nuovo contratto aperto e uno già in essere che verrà chiuso per cui la variazione di open interest sarà data da +1 - 1 = 0;
Diverso è il discorso di una particolare opzione che, al contrario, vede aumentare il proprio open interest giornalmente. Probabilmente è una opzione sulla quale uno o più operatori stanno costruendo una posizione che intendono detenere per un certo periodo di tempo.
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AZ13

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 20:12

MassimoTononi ha scritto:
lo smile di volatilita è sempre inclinato maggiormente a sinistra negli ultimi tempi ,in periodi precedenti mi sembrava fosse piu equilibrato .
Dipende dal fatto che la VI generale sia raddoppiata o è la norma perche giustamente la discesa viene spesso percorsa piu velocemente?
:thanks


La volatilità quotata dal mercato non è costante come è invece stato ipotizzato da Black Scholes, ma varia in funzione dello strike e della scadenza dell’opzione.

Propriamente, si osserva un profilo con smile (letteralmente "sorriso"), quando le opzioni ITM e OTM presentano una volatilità implicita superiore rispetto a quelle ATM. Tuttavia, non sempre si osserva uno smile simmetrico rispetto allo strike ATM; per quanto riguarda gli indici per esempio le call OTM e le Put ITM sono a un livello inferiore rispetto allo strike ATM.

Quindi il fatto che lo smile su un indice ha un andamento che va da sinistra a destra e dall’alto verso il basso, non è un eccezione ma è la regola.

Ciò è dovuto alla distribuzione asimmetria dei rendimenti di un generico indice la quale ci dice che le probabilità associate ad un rialzo o ad un ribasso nelle quotazioni dell’attività sottostante non sono uguali.

Ad esempio, uno skew positivo si produce se la probabilità associata ad un rialzo delle quotazioni è maggiore rispetto a quella di un ribasso, l’opposto accade nel caso di skew negativo. Lo skew spiega il diverso valore che assume la volatilità implicita a seconda del livello degli strike. Se le volatilità delle call OTM (strike alti) superano quelle dei put OTM (strike bassi) per eguale scostamento percentuale dallo strike ATM, allora si denota uno skew positivo. Nel caso contrario lo skew è negativo.

Quando il profilo della volatilità per strike evidenzia un "sogghigno" con volatilità ATM inferiori a quelle dei put OTM ma superiori a quelle dei call OTM, si denota uno skew ancora più marcato. Un tale profilo decrescente – come abbiamo detto - si osserva spesso nel mercato delle opzioni su indici azionari e può essere causato da forte domanda in eccesso di put OTM per fini di assicurazione del portafoglio da parte degli istituzionali, che ne fa lievitare le volatilità implicita, e di contro un eccesso di offerta di call OTM da parte di gestori di fondi o speculatori in genere interessati a migliorare le proprie performance.

C’è da dire che con l’approssimarsi della scadenza le parti estreme dello skew di volatilità implicita tendono ad aumentare la loro volatilità implicita, a parità delle altre condizioni di mercato.
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Roberto

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 21:24

AZ13 ha scritto:
Roberto ha scritto:
Secondo te i Market Maker in che momento decidono di coprire con il sottostante delle opzioni vendute? Appena arrivano allo strike oppure anticipano?


Non appena le opzione vendute vanno ITM.
Roberto ha scritto:Gli addensamenti di cui parli possiamo utilizzarli per l'inizio della costruzione della nostra strategia? Mi spiego. Se sul FTSEMIB abbiamo un addensamento di call a 18000 e un addensamento di put a 13000 posso considerarli i "veri" supporti e resistenze per la scadenza in corso e quindi gestire la strategie tra i due livelli limite con il tuo OMB?


Certamente… è questo il significato!



Ciao Antonio

Grazie mille per la risposta.

Complimenti per questa tua straordinaria capacità euristica!

Buona serata
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Roberto

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 21:27



Queste considerazioni le fara Az in un bel libro che sta scrivendo :-)




:13 :13 :13
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frankenstein

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 21:45

Questa del libro e' un'altra bella notizia. C'e' proprio bisogno di sistematizzare i numerosi interessanti concetti che vengono qui enunciati. Il forum e' un ottimo strumento di discussione e confronto; un libro e' oggetto di studio e permette di ritrovare facilmente considerazioni fatte che nel forum, sempre piu articolato, si ha difficolta' a rintracciare.
Non vedo l'ora di poterlo leggere. :13
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CFra

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Re: Options Market Balance

Messaggio06/01/2012, 22:30

Grazie Antonio per le risposte precedenti, :25

devo dire che oggi avevo una visione abbastanza rialzista che si è rilevata un fuoco di paglia(anche se è calato di solo uno 0,80%)...a 15.000 è stato respinto eppure:
-la colonna di put e call posta a 15.000 non mi sembrava una resistenza
-lo skew si era ribilanciato a favore del lato destro abbassandosi a sinistra rispetto alla giornata precedente
-gli OI futures erano in diminuzione di un buon 7%, con la funzione di ripartizione verso sinistra
-gli altri rettangoli non risultavano per me decisivi se non una piccola colonnina di call a 15.000 costruita il giorno prima

E' corretta come lettura?

AZ13 ha scritto:Quando il profilo della volatilità per strike evidenzia un "sogghigno" con volatilità ATM inferiori a quelle dei put OTM ma superiori a quelle dei call OTM, si denota uno skew ancora più marcato. Un tale profilo decrescente – come abbiamo detto - si osserva spesso nel mercato delle opzioni su indici azionari e può essere causato da forte domanda in eccesso di put OTM per fini di assicurazione del portafoglio da parte degli istituzionali, che ne fa lievitare le volatilità implicita, e di contro un eccesso di offerta di call OTM da parte di gestori di fondi o speculatori in genere interessati a migliorare le proprie performance.


tale sogghigno e' inteso come rialzista (compro put protettive perchè sto costruendo posizioni rialziste) o ribassista(prevedo una discesa e acquisto put)?

sempre :33
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AZ13

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Re: Options Market Balance

Messaggio07/01/2012, 0:55

Torniamo a noi. Dovevamo finire di commentare l’ultimo quadro dell’OMB.

Come si ottiene il Put/Call ratio sugli open interest?

In pratica, si somma, per un dato mercato, l’open interest di tutte le opzioni Put, quotate su quel mercato per una data scadenza, e si divide per la somma dell’open interest di tutte le opzioni Call quotate su quel mercato per la stessa scadenza.

Avevamo detto in precedenza che esisteva una correlazione positiva – verificabile empiricamente - tra questo indicatore e la direzione del trend della quotazione del sottostante nel senso che più questo rapporto è elevato tanto più saremo in un mercato rialzista mentre invece più questo rapporto sarà basso tanto più saremo in un mercato ribassista.
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AZ13

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Re: Options Market Balance

Messaggio07/01/2012, 0:56

La spiegazione di questo comportamento del Put/Call ratio sugli open interest e dettata dal comportamento di determinate categorie di investitori presenti sul mercato. In un trend rialzista dell’indice azionario, solitamente gli operatori istituzionali aumentano, a mano a mano che incrementano i propri portafogli con nuovi acquisti sul mercato, la richiesta di opzioni Put, creando sempre nuove posizioni a copertura dei portafogli.

Ora, poiché il Put/Call ratio è un rapporto, una sua salita è da mettere in relazione ad un aumento del numeratore rispetto al denominatore, ossia i volumi totali di open interest di Put risultano più elevati rispetto ai volumi totali di open interest di Call.

Il caso opposto accade nei trend ribassisti, nei quali al progressivo smantellamento di posizioni sul mercato azionario, segue di pari passo lo smantellamento delle coperture precedentemente attuate con le opzioni Put.
Pertanto il Put/Call ratio tenderà a diminuire.
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