SCADENZA FEBBRAIO 2018

Passata è la tempesta: Odo augelli far festa…

La scorsa settimana è stata una settimana di passione per i mercati finanziari mondiali che hanno cancellato del tutto il grande balzo in avanti che avevano fatto durante il mese precedente. C'è poco da dire, la correzione è stata pesante, diversa dai ritracciamenti che eravamo abituati a vedere da un po’ di tempo a questa parte fino a portare l’indice SP500 a testare il supporto molto importante a pochi passi dalla soglia psicologica dei 2.500 punti superata la quale si sarebbe aperto il baratro e scatenato il panico.
Naturalmente adesso tutti si chiedono che cosa succederà a partire da oggi sui mercati se ci sarà un rimbalzo visto che gli indici USA venerdì scorso hanno recuperato nel finale terminando la seduta in positivo o se è stato solo un fuoco di paglia.
Personalmente non credo che da una fase correttiva si possa passare tout court a un cambiamento di trend di lungo periodo vero e proprio non lo ritengo ancora maturo. Anche perché dietro l’angolo c’è ancora il piano di Trump con investimenti sulle infrastrutture da 1.500 miliardi di dollari che proprio in questi giorni dovrebbe ritornare in auge. Perciò è possibile un tentativo di rimbalzo in direzione dei massimi prima del cambiamento definitivo verso l’inversione ribassista di lungo periodo, una sorta di distribuzione finale che faccia calmare momentaneamente le acque consentendo agli istituzionali l’alleggerimento dei loro portafogli.

La distribuzione al momento è perfettamente simmetrica. Il Trend Pressure è però sceso e si è portato a lambire il terreno bearish. Rimbalzo finito? E' ancora presto per dirlo ma a quanto pare la resistenza dei 22.500 è abbastanza fortificata da poter essere scalzata tanto facilmente.

Diamo un rapido sguardo alla strategia. Il pericolo deriva solo da un movimento impetuoso a rialzo tale da superare la soglia dei 22.500 punti e rischiare di scivolare nella fossa il cui punto di massima profondità si trova a 23.000 punti per cui il mio compito è vigilare e apportare delle correzioni al portafoglio una volta superata questa soglia.

In questo momento i future americani sullo SP500 e sul Nasdaq 100 guadagnano rispettivamente 1,13% e 1,04%. Nonostante questo rimbalzo Piazza Affari, partita bene, si sta gradatamente deteriorando. Il Trend Pressure si è portato stabilmente in territorio bearish. Se Wall Street non dovesse mantenere le aspettative ci potrebbe essere addirittura una inversione a "U"per quanto riguarda il principale indice milanese.

Buon pomeriggio, AZ13
intendi una figura di inversione ad "U" rovesciata sul nostro indice maggiore? scusa la mia, eventuale, erronea interpretazione. Grazie

Buon pomeriggio, AZ13
intendi una figura di inversione ad "U" rovesciata sul nostro indice maggiore? scusa la mia, eventuale, erronea interpretazione. Grazie

Ciao!
Intendevo semplicemente la possibilità che oggi potremmo vedere anche il segno meno visto che il future Ftse Mib stava perdendo momentum nonostante i futures americani apparivano tonici figuriamoci se quest’ultimi dopo l’apertura cominciassero a stornare.

Commento di chiusura di oggi lunedì 12 febbraio 2018

Giornata interlocutoria quella di oggi sui mercati azionari europei e americani dopo la pesante flessione della scorsa settimana. Stamani, alla riapertura dei mercati, abbiamo visto un tentativo di rimbalzo che a quanto pare sembra che non sia andato perfettamente a buon fine almeno per quanto riguarda il nostro indice Ftse Mib che pur chiudendo alla fine a 22.336 punti (+0.77%) era arrivato nella prima parte della seduta a superare di poco la soglia dei 22.500 punti. Sentito questa importante resistenza è tornato indietro. La distribuzione dei volumi del relativo future sull’indice - come vedete - è una distribuzione simmetrica mantenuta tale anche dopo l’apertura di Wall Street . Perciò ogni tentativo di correzione veniva automaticamente rintuzzato riportando il prezzo del derivato al centro del profilo distributivo. La simmetria si evince anche dalla vicinanza del VWAP e PVP collocati rispettivamente a 22.350 e 22.345 punti.
Cosa succederà domani? Sebbene il pallino rimanga ancora saldamente nelle mani di Wall Street i cui esiti condizionano pesantemente le altre borse ora come non mai, possiamo dire – almeno per quanto ci riguarda - e considerando anche che siamo a pochi giorni dalle scadenze tecniche, che le posizioni sono abbastanza definite, cambiate in corso d’opera, e raramente possono mutare l’imprinting.

Oggi nessuna operazione sulla strategia che nella seduta odierna si è avvicinata al punto di massimo guadagno a scadenza. Naturalmente l’utile è cresciuto per effetto del passaggio del tempo avendo un Theta positivo.

Effetto Donald Trump arrugginito…

Pubblicato il piano di massicci investimenti federali per ammodernare ponti, autostrade, vie d’acqua, aeroporti. Il nodo del finanziamento degli Stati e dei privati.

“Per troppo tempo le istituzioni americane hanno investito in maniera inefficiente sulle infrastrutture di questo Paese, ignorando le criticità esistenti e permettendo così che il nostro sistema infrastrutturale si deteriorasse. Di conseguenza, gli Stati Uniti hanno perso sempre più terreno rispetto agli altri Paesi. È ora di dare agli americani le infrastrutture moderne e funzionanti che meritano”, con queste parole il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha reso pubblico un corposo documento di 53 pagine che segna l’avvio del tanto atteso piano della Casa Bianca per rilanciare il sistema infrastrutturale americano.

L’effetto Donald Trump questa volta sembra aver funzionato solo parzialmente visto che i principali futures americani sono colorati già di rosso.

Domani avremo il dato sull’inflazione americana che è prevista in rialzo e che è la vera responsabile delle cadute di questi giorni. Se le attese venissero confermate, potremmo assistere a nuovi balzi dei rendimenti dell’obbligazionario a scapito dell’azionario. Se invece il dato risultasse accettabile la FED - fermo restando il rialzo dei tassi a marzo - potrebbe mantenersi non troppo aggressiva per questo anno e i mercati potrebbero prenderla bene.
E l’Europa? L’Europa è alla finestra ad osservare da vicino e a replicare - come sempre - l’andamento degli indici USA.

Distribuzione al momento dei volumi sul future Ftse Mib (10.45). Trend Pressure ha preso la sua direzione.