Passata è la tempesta: Odo augelli far festa…
La scorsa settimana è stata una settimana di passione per i mercati finanziari mondiali che hanno cancellato del tutto il grande balzo in avanti che avevano fatto durante il mese precedente. C'è poco da dire, la correzione è stata pesante, diversa dai ritracciamenti che eravamo abituati a vedere da un po’ di tempo a questa parte fino a portare l’indice SP500 a testare il supporto molto importante a pochi passi dalla soglia psicologica dei 2.500 punti superata la quale si sarebbe aperto il baratro e scatenato il panico.
Naturalmente adesso tutti si chiedono che cosa succederà a partire da oggi sui mercati se ci sarà un rimbalzo visto che gli indici USA venerdì scorso hanno recuperato nel finale terminando la seduta in positivo o se è stato solo un fuoco di paglia.
Personalmente non credo che da una fase correttiva si possa passare tout court a un cambiamento di trend di lungo periodo vero e proprio non lo ritengo ancora maturo. Anche perché dietro l’angolo c’è ancora il piano di Trump con investimenti sulle infrastrutture da 1.500 miliardi di dollari che proprio in questi giorni dovrebbe ritornare in auge. Perciò è possibile un tentativo di rimbalzo in direzione dei massimi prima del cambiamento definitivo verso l’inversione ribassista di lungo periodo, una sorta di distribuzione finale che faccia calmare momentaneamente le acque consentendo agli istituzionali l’alleggerimento dei loro portafogli.
La scorsa settimana è stata una settimana di passione per i mercati finanziari mondiali che hanno cancellato del tutto il grande balzo in avanti che avevano fatto durante il mese precedente. C'è poco da dire, la correzione è stata pesante, diversa dai ritracciamenti che eravamo abituati a vedere da un po’ di tempo a questa parte fino a portare l’indice SP500 a testare il supporto molto importante a pochi passi dalla soglia psicologica dei 2.500 punti superata la quale si sarebbe aperto il baratro e scatenato il panico.
Naturalmente adesso tutti si chiedono che cosa succederà a partire da oggi sui mercati se ci sarà un rimbalzo visto che gli indici USA venerdì scorso hanno recuperato nel finale terminando la seduta in positivo o se è stato solo un fuoco di paglia.
Personalmente non credo che da una fase correttiva si possa passare tout court a un cambiamento di trend di lungo periodo vero e proprio non lo ritengo ancora maturo. Anche perché dietro l’angolo c’è ancora il piano di Trump con investimenti sulle infrastrutture da 1.500 miliardi di dollari che proprio in questi giorni dovrebbe ritornare in auge. Perciò è possibile un tentativo di rimbalzo in direzione dei massimi prima del cambiamento definitivo verso l’inversione ribassista di lungo periodo, una sorta di distribuzione finale che faccia calmare momentaneamente le acque consentendo agli istituzionali l’alleggerimento dei loro portafogli.
Meno si rischia più si guadagna ...