La resa dei conti
Venerdì scorso l’indice azionario americano SP500 era sceso fino ad adagiarsi sulla trendline rialzista a di lungo periodo e nella giornata di lunedì, alla apertura dei mercati, ha dato luogo a un rimbalzo abbastanza corposo - di probabile natura tecnica - dettato dal forte eccesso ribassista sviluppato nella settimana precedente e che ha portato l’indice a recuperare quasi 3 punti percentuali.
Avevamo già messo in guardia e lo facciamo di nuovo sul fatto che l’aumento di volatilità alla fine di un lungo bull market rappresenta l’anticamera di una forte correzione.
Ebbene ieri sera, a mercati europei chiusi, il principale indice americano ha di nuovo preso la strada del ribasso con una scivolata che ha eroso quasi tutto il rimbalzo precedente riportandolo di fatto a contatto con il supporto dinamico di lungo periodo.
Ora si tratta di vedere se oggi o nei prossimi giorni romperà questo supporto cedendo definitivamente il testimone ai venditori. Dal punto di vista tecnico sappiamo che un supporto diventa sempre più debole a mano a mano che viene testato (e questa sarebbe la terza volta in poco più di un mese) per cui sono aumentate oggettivamente le probabilità di cedimento e quindi di inversione definitiva del trend di lungo periodo.
E i mercati europei? Beh… come al solito sono costretti ad inseguire Wall Street in questo sali e scendi e anche oggi non sono da meno con gli indici principali che perdono oltre il punto percentuale.
Naturalmente il fiato rimarrà sospeso fino all’apertura pomeridiana dei mercati americani nella quale si decideranno le sorti future dei mercati.